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Blazing Star

Line up:

Max The Axe - chitarre
Tomas Ticciati - basso
Tommaso Lanese - vocals e tastiere
www.myspace.com/maxblazingstar
 

Dopo aver recensito il loro ottimo ep, abbiamo incontrato i Blazing Star per un'intervista, e il risultato è scoppiettante almeno quanto il loro heavy rock neoclassico.

– Salve ragazzi. Cominciamo del vostro ep: qual è la reazione del pubblico dell’heavy rock alla sua pubblicazione? Come procedono le vendite?
MAX: Ciao Marco, intanto un saluto a tutto lo staff e ai lettori della tua rivista! Sembra che il pubblico abbia reagito bene, e onestamente questa cosa, oltre a farmi piacere, mi meraviglia, visto che il genere che proponiamo non è affatto di moda! Piuttosto...parlare di “vendite” dopo l'uscita di un primo demo-cd mi sembra un po' esagerato, non trovi?

– Siete soddisfatti dei giudizi della critica?
MAX: Al 100%. Quasi tutte le recensioni hanno trattato il nostro cd più come un singolo vero e proprio che come una demo d'esordio, e questo è bellissimo! Recentemente ci hanno recensiti su una rivista online greca, ed anche lì i commenti sono stati positivi....anzi, hanno giustamente fatto notare la quasi assenza di solismo tastieristico e questa critica ci è servita molto per la realizzazione dei nuovi arrangiamenti!

– Cosa rispondete a chi dice o scrive che siete fuori tempo, anacronistici o pretenziosi?
MAX: Ah, circolano commenti di questo tipo? Mah, senti, le malelingue sono sempre circolate su TUTTI, dagli Iron Maiden ai Manowar, quindi farne un problema è perfettamente inutile. Di solito comunque queste “critiche” provengono dal basso, molto basso...noi abbiamo realizzato un piccolo sogno, e ci stiamo impegnando per realizzarne uno più grande, poi uno più grande ancora....e così via. E' così che si vive la musica, non ascoltando le chiacchiere.

– Più che giusto. So che avete in lavorazione un nuovo lavoro. Come procede la stesura dello stesso?
MAX: Alla grande, amico mio! I pezzi nuovi sono delle cannonate, inoltre abbiamo recentemente investito diversi soldi per attrezzare un nostro piccolo studio personale per la pre-produzione, e questo è fantastico, poiché ci permette di lavorare con rilassatezza, di non farsi prendere dalla fretta (come era successo in qualche sessione del primo cd) e soprattutto di gestire ogni particolare a nostro piacimento, dal suono all'arrangiamento, dai software all'hardware.

– Qual è il vostro approccio nella composizione dei pezzi? Quanto rilievo hanno la preparazione tecnica da un lato e l’ispirazione emozionale dall’altro?
MAX: Per me non ci sono regole da rispettare, in tutte le interviste che ho rilasciato ho sempre sottolineato che alla base della nostra musica ci sono le emozioni, i nostri sogni e la realtà in cui viviamo. Trovo molto stupidi e fini a se stessi i testi che parlano delle spade, degli opliti e dei vichinghi...hanno rotto il cazzo, a me piace vedere un musicista che si mette in gioco, che parla di se stesso, non me ne frega niente di ascoltare le novelle con la chitarra elettrica in sottofondo, capisci?

– Capisco, cercate di esprimere una dimensione personale. La creazione delle vostre canzoni è un processo autonomo, oppure tenete sempre ben presenti i vostri numi tutelari?
MAX: Hai fatto bene a chiedermi questo, perché è una cosa a cui stavo facendo caso in questi giorni: se nel primo disco c'era un certo “timore” di fondo, che ci portava a non allontanarci troppo da certe coordinate, nei pezzi nuovi lo spirito libero del Rock che c'è in noi è molto più presente...ci siamo lasciati andare, abbiamo scatenato tutta l'energia Rock che ci distingue dalle fichette (perchè SONO di fatto delle fiche!)....ma cazzo, li hai visti? Vivono di cliché, proprio come le pischelle che non escono di casa se non hanno il trucco perfetto e i jeans firmati e controfirmati...patetico. Non stupirti quindi se nei nostri nuovi brani troverai molte influenze blues, west coast, ecc.

– Potrà farmi solo piacere, invece. Piuttosto, senza ricorrere alle etichette che tutti conosciamo, come definireste la vostra musica secondo un’ottica personale?
MAX: ROCK!!!!!!!!!!!!!

– Ehehehe, chiarissimo. Ragazzi, avete delle predilezioni circa la strumentazione da usare?
MAX: Io penso che con i Blazing Star non userò mai una chitarra che non sia firmata Fender. Quell'attrezzo è una vera e propria arma Rock, sia nel suono che nell'assetto. Io lo dico sempre, se una cosa la si sa suonare su una Strato, automaticamente la si sa suonare su qualsiasi altra chitarra più “moderna”, e NON viceversa.

– Max, quando è stato il momento in cui hai capito che avresti finalmente dato vita ai Blazing Star e che non c’era nient’altro che desiderassi?
MAX: Dall'oggi al domani. Uno strano coincidere di situazioni ha generato tutto questo...Sono stato anni senza suonare, avevo proprio smesso, pensa te....

– Le coordinate della tua musica suppongo siano state chiare fin da subito. Quali sono le maggiori influenze oltre a Malmsteen? E che posto ha quest’ultimo nella vostra visione dell’hard’n’heavy?
MAX: Malmsteen è il numero uno, e nessuno potrà mai togliermi quest'idea dalla testa. Come chitarristi i miei punti di riferimento sono Blackmore, Jimi Hendrix e per l'appunto Yngwie, ma mi piacciono anche altri...che ne so....Joe Stump....nel blues c'è Johnny Winter....ah, aspetta....l'hai sentito il disco nuovo di Ritchie Kotzen??? Nonostante io sia assolutamente contrario ai suoni “moderni”, quel tipo ha fatto un disco di Rock Blues esagerato!!!! Con quello non si scherza, Fender Telecaster e amplificatore a valvole che ruggiscono! Ecco, vedi?? Io ammiro questa gente qui, quelli che non si fanno troppi problemi e che suonano a seconda di come si svegliano la mattina... i vichinghi, gli elfi e i draghi possono prendere lance e spade e infilarsele nel culo, ahahahah!
TOMAS: Yngwie ? On the top of the rock…Come ho già ripetuto in un’altra intervista, per me Malmsteen, oltre ad essere un grandissimo chitarrista e songwriter (ricordiamolo..SONGWRITER), è anche uno dei bassisti più sottovalutati e importanti. Comunque nelle canzoni dei Blazing Star si possono trovare influenze di Europe e Rata Blanca, Joe Lynn Turner e Axel Rudi Pell e naturalmente Blackmore con le sue due anime: Deep Purple e Rainbow.

– In una visione d’insieme, qual è la vostra idea di heavy metal, e quali gli artisti che secondo voi, oltre ai nomi fatti prima, la rappresentano al meglio?
MAX: Chi suona dal cuore, ecco chi la rappresenta!

– Avete scelto una strada coraggiosa. Proponete un heavy rock che da anni non riscontra più il favore del grosso del pubblico heavy metal, al di là degli appassionati. Come mai questa scelta controcorrente? Siete consapevoli del fatto che la maggior parte del pubblico di oggi non sia in grado di apprezzare appieno queste sonorità?
MAX: Consapevolissimo, direi, ma la questione non mi riguarda. Noi suoniamo la musica che ci è sempre piaciuta senza pretendere successo, quattrini e notorietà. Chi pretende queste cose dal Rock non è neanche da considerarsi un Rocker. Ciò non vuol dire che non siamo felici di sapere che qualche appassionato del genere esiste ancora!

– Avete entrambi una passione viscerale per il class metal/AOR. Quanto influisce nella scrittura delle vostre canzoni, e in quali elementi di esse si può notare maggiormente questo riferimento?
MAX: Vai Tom!
TOMAS: Diciamo che non è una cosa che esce meccanicamente (tipo i Baton Rouge, comunque fortissimi). Se nel processo di songwriting ce la sentiamo di inserire qualche arrangiamento tastieristico AOR o un ritornello arioso e coinvolgente come il Class Metal e l’AOR ci hanno insegnato , perché non farlo, visto che sono una delle mie passioni ? Comunque anche in un solo pezzo potrai trovare la scala neoclassica, il ritornello hard n heavy, lo stacco di tastiera alla You don’t remember….e così via. Se parliamo di “confini del rock”, per noi, non ci sono limiti.

– Tommaso Lanese è il vocalist, tastierista e produttore della vostra musica. Come è nato questo incontro? Si è integrato perfettamente ai vostri gusti e alle vostre intenzioni?
MAX: Io e Tommy abbiamo fatto l'asilo e il liceo insieme, ne abbiamo passate tante insieme, e ora che abbiamo entrambi la possibilità di registrare musica per conto nostro, figurati se poteva mancare una rockeggiata insieme!!! Lui si è poi specializzato nel ruolo di “man behind the console”, credo che saltuariamente scriva anche recensioni di prodotti hardware e software professionali per una rivista! Sai, mi piacerebbe riunire tutti i miei amici musicisti, anche quelli che suonano altri generi, e farli intervenire sui miei brani...per me gli amici sono sacri. Pochi ma sacri.
TOMAS: ...su questo ultimo passaggio di Max, stiamo preparando qualcosa di interessante.

– Sarò curioso di conoscerla. Da qualche anno assistiamo al ritorno dell’epic metal, sia vecchie glorie che giovani promesse. Che opinione avete di questo rigoglio?
MAX: Mi viene in mente Madonna, che ad ogni disco cambia suono, a seconda della tendenza del momento...quelli sono uguali.

– Credete che ci sia un futuro per l’heavy rock? I vecchi leoni non rimarranno sulle scene per sempre: cosa pensate che accadrà al nostro genere quando non ci saranno più?
MAX: Secondo me siamo già arrivati da un pezzo al capolinea. La musica Heavy Rock è come un paio di jeans: ti entrano finché non ingrassi. E il mercato è ingrassato da fare schifo...

– La vostra proposta è, quindi, più un guardare avanti e crederci, o è un continuo tributo agli anni d’oro dell’Heavy Metal?
MAX: Il tributo alla musica che ci piace è evidente ed ovvio, a me per esempio piace tantissimo la musica classica, quindi troverai sempre qualcosa di “classico” in qua e là nei miei brani, ma è normale che sia così. Crederci? Sì, sempre e comunque, nei momenti facili e in quelli difficili, fermo restando che questa non è una missione, né una guerra, ma semplicemente un modo per raccontare noi stessi con la musica.

– Oltre al nuovo lavoro in preparazione, c’è in progetto l’opportunità di trovare un batterista di ruolo e di intraprendere l’esperienza live?
MAX: Per ora no, siamo troppo concentrati a lavorare sui pezzi, non avremmo neanche il tempo materiale per dedicarci ad altri tipi di attività. Io comunque non escludo niente.

– Max, soltanto qualche parola per ricordare ai lettori quello che fu Hammerblow….
MAX: Mah, che vuoi che ti dica...una bella esperienza, senza dubbio, ma i Blazing Star sono tutt'altra faccenda.

– Volete lasciare un messaggio preciso ai lettori e ai vostri sostenitori?
TOMAS: Venite a trovarci sul myspace www.myspace.com/maxblazingstar così potrete ascoltare delle clip del primo ep!

– Vi ringrazio ragazzi, vi auguro di continuare sempre alla grande.
MAX: Grazie a te, e spero di poterti fornire del materiale nuovo di zecca il prima possibile. ROCK ON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Intervista di  Marco Priulla

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