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Metal Veteran - "Dave Hofer" (Tsunami Edizioni/2016)

Line up:

***
 

voto:

8
 

recensione

Metal Veteran è un libro che tutti gli amanti della musica heavy dovrebbe avere. Il libro scritto da Dave Hofer, proprietario di un negozio di dischi a Chicago e reporter e innamorato del metal primi anni ’80, rappresenta senza filtri la scena metal nata negli stati uniti poco più di trent’anni fa attraverso la vita di Dan Lilker, bassista e fondatore degli Anthrax e mastermind di una miriade di altri progetti. Questa prima opera letteraria di Hofer risulta di facile lettura e appassiona subito: l’autore ha passato parecchi giorni direttamente a contatto con il musicista e attraverso testimonianze dirette ed interviste ai vari personaggi che in quegli anni rappresentavano la scena underground americana ci regala uno spaccato veritiero del movimento metal statunitense.

Partendo dalla fondazione degli Anthrax, all’epoca solo una band liceale con tanta voglia di sballarsi e divertirsi, passando attraverso i seminali thrasher Nuclear Assault o gli ironici S.O.D. fino ad arrivare ai geniali Brutal Truth, Lilker parla di se stesso e degli avvenimenti di quel periodo in maniera diretta, senza fronzoli, condendo i racconti con gustosi aneddoti che ci aiutano a vedere Danny non solo come musicista, ma soprattutto come uomo fedele alla sua musica.
Durante la lettura ci si rende conto proprio di questo: questa bella e completa biografia ci fa capire il carattere introverso e strano dell’uomo, che ha sempre messo la passione per la musica davanti alle possibilità di successo (e durante la sua carriera ha sicuramente avuto molte possibilità di fare un reale successo commerciale!) Ma Danny ha sempre preferito dedicarsi all’aspetto emozionale ed artistico della sua passione, come si evince chiaramente dal fatto che ogni volta che cambiava/fondava una nuova band era sempre per creare un gruppo più estremo del precedente, andando a volte contro tendenza ai trend che si sviluppavano e cercando sempre di trovare la propria strada artistica.
Molto interessanti le testimonianze dirette dei mille musicisti che hanno avuto la possibilità di lavorare con l’allampanato bassista di New York: da Scott Ian, Shane Embury, Gene Hoglan, Fenriz e molti altri. E tutti nella loro testimonianza hanno un aneddoto divertente e semplice che descrive Danny come una persona gentile, strana e semplice. In questo libro non si parla di soldi, di show business o cose simili: si parla con il cuore di underground, notti passate su piccoli e scomodi tourbus, di concerti non pagati, di fatica, di sudore, di momenti di frustrazione e di grande amicizia.
Si parla di registrazioni amatoriali su scassati 8 piste, di bevute e fumate in compagnia e della sensazione di voler fare le cose solo perché esiste una passione dentro che ordina di farle.
Attraverso le 288 pagine del libro, completate anche da bellissime foto d’archivio, alcune veramente rare, il disegno della scena underground degli anni ’80/90 arriva direttamente nell’immaginario del lettore, e sembra quasi di trovarsi in saletta con Lilker e soci che stanno abbozzando i primi brani dei S.O.D. o Nuclear Assault, o a fumare erba con i grandissimi Brutal Truth!

Un libro ben scritto, di facile lettura e non impegnativo.
Un lavoro consigliato veramente a tutti gli amanti della nostra musica preferita, a prescindere dalle sfumature di genere. Un piccolo omaggio ad un grande uomo e musicista, che ha scelto di essere un veterano del metal piuttosto che un musicista da copertine patinate. Trent’anni fa come oggi.

Recensione di Manuel Molteni

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