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Reflections

HolyMetal ha incontrato i Reflections in un’occasione fortuita di relax per questa intervista, dalla quale emerge la forte personalità della band e alcune interessanti anticipazioni sul futuro del durissimo gruppo palermitano. Alle domande del nostre redattore Marco Priulla ha risposto Mirko, il batterista.

- Salve ragazzi, benvenuti su HolyMetal. Presentatevi ai lettori: un breve excursus biografico e i vostri riferimenti musicali.
I Reflections nascono alla fine del 2001 ed hanno all’attivo una promo registrata ai Temple Of Noise di Roma, un cd remix intitolato Re(mix)flections curato dal dj dei TIPICAL (nota dance band degli anni 90) ed un full lenght album intitolato “Free Violence”, registrato nel 2003, che ha visto la luce solo nel 2006, distribuito dalla Edel. Nel corso di questi anni abbiamo avuto numerosi cambi di line-up (l’ultimo cambio di bassista circa una settimana fa) che hanno comunque portato sempre nuove idee per il sound del gruppo. Le nostre influenze sono da ricercarsi nel crossover/thrash degli anni 80 (Suicidal Tendencies, Anthrax, Slayer), nell’hardcore (Agnostic Front, Sick of it all) e in gruppi che comunque non si sono mai basati su schemi predefiniti (Mr. Jungle, Primus, Faith No More e Infectious Groove). Il tutto mischiato da un’idea approssimativa del nostro sound

- Avete un disco alle spalle, Free Violence; che accoglienza ha ricevuto dal pubblico? Avete avuto un riscontro commerciale soddisfacente?
Direi che i risultati sono stati più che soddisfacenti, considerando che il cd non ha goduto praticamente di alcuna spinta promozionale. La prima tiratura è andata quasi esaurita e nel frattempo abbiamo girato un video del brano “Happiness is sad” che dovrebbe girare sui canali musicali specializzati.

- Che giudizi ha espresso fino ad ora la stampa specializzata?
Diciamo che il cd non ha avuto alcun responso negativo e nessuna recensione è mai scesa sotto la sufficienza piena, ed anzi ne ha avute tante davvero ottime. Chi tra i recensori è più grande di età è riuscito ad apprezzare molto più le sfumature anni 80 del cd, chi ne ha apprezzato la varietà, chi la registrazione, chi la tecnica. Ci sono state anche alcune critiche, ma servono a migliorare (almeno quelle fatte con un po’ di criterio) e le accettiamo di buon grado.

- Avete avuto molti cambi di formazione. A cosa è dovuta questa instabilità? Oggi avete trovato un vostro equilibrio di gruppo?
Guarda, come ti dicevo poc’anzi, abbiamo cambiato bassista proprio una settimana fa (il terzo) e prima abbiamo cambiato 6 chitarristi. Vuoi per mancanza di passione, vuoi perché distanti dal modo di intendere il gruppo da parte mia e di Bruno (il cantante) che siamo gli unici superstiti della formazione originaria, vuoi perché non disposti ad investire nel progetto. Insomma le motivazioni sono tante ma finché io e Bruno ne saremo la testa, il gruppo continuerà il suo percorso.

- Tra le bands con cui avete avuto modo di suonare, quale vi ha fatto la migliore impressione? E con quali vorreste suonare?
Sicuramente con gli Agnostic Front! Trovarci a dividere il palco con il gruppo che ha accompagnato la tua infanzia non è un’emozione facilmente descrivibile. Ancor più trovarci di fronte a persone assolutamente modeste, cordiali e disponibilissime nonostante il loro status di mito è un’ulteriore sorpresa positiva! Vederli poi sul palco è stato come tornare a scuola! Stratosferici!

- Come giudicate la scena musicale della vostra città e del sud tutto?
Qualche ottima band come i None Of Us o i Trinakrius, pochi posti e manifestazioni per suonare e soprattutto, tante teste di cazzo! Ipocrisia, falsità e totale assenza di palle sono all’ordine del giorno dalle nostre parti e se ti sbatti e investi sul tuo gruppo diventi automaticamente un montato! Che si fottano tutti!

- State lavorando a qualcosa, qualche progetto prossimo?
Intanto abbiamo già più o meno pronti 7 brani che andranno a far parte del successore di “Free Violence”. Contiamo di arrivare in studio con una ventina di brani pronti tra cui potere scegliere. Nel frattempo promuoveremo ancora e a nostre spese il nostro debut album contando sulla spinta promozionale che la rotazione musicale del video può darci e sulle serate che riusciremo a fare, considerando che stranamente la nostra musica ha suscitato pareri positivi anche in persone che ci hanno ascoltato in festival tutt’altro che metal. In più adesso contiamo di giocarci un paio di assi nella manica di cui però, per scaramanzia, preferisco non parlare.

- Pensate mai alla possibilità di scavalcare i confini nazionali con la vostra musica?
Il cd è appena uscito in Benelux e si trova comunque in tutti i mailorder mondiali. Inoltre grazie all’accordo di booking e management appena siglato con Alkemist Fanatix contiamo di poter suonare e promuovere l’album anche all’estero. Adesso non solo ci pensiamo, ma siamo pronti a passare il confine nazionale che ai gruppi nostrani da poco o niente, a meno che tu non sia un buffone alla Finley o un mentecatto figlio di papà che fa il rapper facendo finta di essere in rotta con la famiglia e di aver vissuto nel ghetto (quando poi papà ti ha fatto finire gli studi e ti ha anche fatto trovare il contratto, vero pagliaccio?)

- Bene ragazzi, l’intervista finisce qui. Vi ringrazio, fate pure se volete lasciare un messaggio ai lettori di HolyMetal…
Grazie mille per lo spazio concessoci e per l’ottima recensione del cd. Speriamo di potervi invitare presto a qualche showcase dalle vostre parti. Nel frattempo grazie a voi e a tutti i lettori e veniteci a trovare nel nostro sito http://www.reflectionsofficialweb.com (che tra poco sarà on line nella nuova veste grafica) e nel nostro myspace http://www.myspace.com/reflectionsonline
See ya!!!

Intervista di  Marco Priulla