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Fallen Fucking Angels

Line up:

The Butch - Pounding drums, spaghetti & vocals
Stè Giusti - Italian pizza guitar
Tera - Ham 'n bass
www.myspace.com/fallenfuckingangels
 

I Fallen Fucking Angel sono una band davvero singolare. Accanto alla loro indistruttibile carica legata imprescindibilmente alle furiose scorribande dello speed metal più tradizionale, dopo ben dieci anni on the road, in cui si sono accumulati piccoli successi e grandi soddisfazioni, il gruppo mantiene saldamente i piedi per terra, aderendo quasi istintivamente ad un’attitudine giocosa e ironica che ne evidenzia ulteriormente la notevole personalità. Proprio quest’anno i FFA celebrano l’anniversario dei dieci anni di attività, un evento che permette al leader e fondatore della band, Filippo “The Butcher” Belli, di fare un primo consuntivo della parabola travagliata ma invidiabile di una formazione capace di conquistare il pubblico soltanto grazie alla propria forza e particolare personalità. HolyMetal, augurando da parte sua almeno altri dieci anni di più grosse soddisfazioni al gruppo toscano, ha voluto incontrare proprio Filippo per raccogliere le sue impressioni.

Ciao Filippo, benvenuto tra i lettori di Holymetal. So che questo è un momento di particolare rilievo per i FFA, ma prima di giungere al presente, raccontiamo a grandi linee la storia e i cambiamenti della band fin da quel primordiale 1998.

Ciao Marco. Dal 1998 a oggi è successo di tutto: quando siamo partiti eravamo dei ragazzini di 14 pieni di speranze e voglia di suonare, abbiamo registrato 3 demotape tra il 1999 e il 2001 suonando i molti posti del luogo (dal piccolo locale alla sagra del pesce ahaha); poi la formazione è cambiata del tutto, con bassista, chitarrista e cantante nuovo nel 2003 abbiamo registrato il nostro primo demo cd “Metal against Mtv”, suonato ancora dal vivo, e registrato il nostro esordio discografico“Fat Totalitarian Metal” due anni dopo. Purtroppo, subito dopo, Luca il cantante, e mio amico di vecchia data, ha abbandonato la band, che è stata ferma per un anno quando poi ho deciso di andare avanti e di occuparmi delle parti vocali. Così ho reclutato Stefano Giusti, un altro vecchio amico, alla chitarra e Gianluca, un motivatissimo e baldo giovane, al basso; con questa formazione ho registrato un ep “Raise An Earthquake/Bombman” che verrà presto pubblicato in vinile dalla Anger Of Metal records, e il nostro secondo album che verrà pubblicato presto appena troveremo una piccola label/distribuzione intenzionale a stamparlo.

Quale è stata la molla che ti ha spinto a mettere su la band e a credere così fortemente in essa?

I Fallen sono stati la mia prima band in assoluto e rappresentano una grossa parte della mia vita alla quale sono enormemente legato. Ho sempre creduto nella nostra proposta musicale – lo Speed Metal- e in quella attitudinale. Siamo quelli delle liriche sullo Slow Food…quindi non vedo proprio un altro progetto che mi possa soddisfare più dei Fallen Fucking Angels.

Quando hai cominciato a suonare la batteria avevi già in mente gli obiettivi futuri? L’idea di una band? E se sì, questa idea corrispondeva a ciò che poi sarebbero divenuti i FFA?

Ho iniziato a suonare a 13 anni, la prima band è arrivata a 14 e poi pian piano mi sono unito ad altri progetti poi terminati o andati avanti senza di me. I primi tempi suonavo in due band e mi dividevo tra Genova, la mia città natale, e Viareggio, il luogo di origine dei miei genitori. Il mio target era quello di divertirmi suonando il mio genere preferito, e così faccio da 12 anni. Naturalmente i progetti che ho ora sono diversi da quelli del 1998; all’epoca non sapevo niente e la seratina nel pub dietro casa era il massimo, adesso cerco anche altri luoghi ma diciamo che il mio spirito di fondo è rimasto sostanzialmente lo stesso.

Quali sono le influenze principali della band, sia come musicalità che come spirito e attitudine?

Al livello musicale l’influenza principale sono gli Exciter, anche se devo dire che nel nostro sound trovo altre caratteristiche riconducibili al metal canadese, come la velocità dei Razor o la melodica rozzezza degli Anvil. Dal punto di vista attitudinale posso dire che ne abbiamo una propria e tutta nostra; è una cosa della quale vado molto fiero. Come esempio di riferimento si possono prendere i Tankard e il loro approccio ironico e scanzonato. Il nostro è molto simile. ma mentre Gerre & Co. si occupano di birra, noi preferiamo occuparci di spaghetti e presciutto ehehe.

L’ironia e l’autoironia sono elementi quasi fondamentali di te e della tua band. Inclinazione naturale o scelta programmatica?

Dunque diciamo subito che nei nostri primissimi demo non c’erano pezzi come “Extralarge” o “Eveything Concernin’ Pork”, eravamo più piccoli e all’epoca il nostro desiderio era suonare come i Metallica. Successivamente crescendo sono venute fuori queste idee, non perchè ci sia stato un programma di fondo. Giusto per fare un esempio, quando ho pensato al testo di “Extralarge” ero a fare una passeggiata con Luca e gli dissi . Il nostro demo cd, “Metal Against MTV”, ha la title track che è una joke song venuta fuori così per caso, ma che in molti ci richiedono tutt’ora dal vivo. Quindi diciamo che è una cosa naturale, diventata poi anche una scelta, considerando che sopratutto ultimamente stanno uscendo troppe band che si somigliano eccessivamente.

Che cosa raccontate nei vostri testi?

Come ho detto prima abbiamo un’ampia componente ironica legata alla cucina italiana, ma non è che sia così in tutti pezzi. Affrontiamo anche gli argomenti più vari: dalla storia in “Mercyless Death”, “Bombman” o la nuovissima “Stricken & Sunk”, fino all’esaltazione dell’Hm, vedi “A Lethal Injection Of Metal” o “Asskickers”, passando per tematiche più sottili e psicologiche tipo in “Raise An Earthquake”. Insomma c’è di tutto e a noi piace così.

Come nasce una canzone dei Fallen Fucking Angel?

Ultimamente compongo quasi tutto io, semplicemente perchè nonostante sia un batterista/cantante mi diletto anche con la chitarra e mi vengono, a volte, molti riff ganzi. Spesso mi viene in mente una canzone con la chitarra, l’arrangio, ci trovo un titolo interessante e dopo costruisco le lyrics. Successivamente la propongo in sala prove agli altri e se piace si suona!

Come mai l’idea di aggiungere dopo anni al vostro nome quel “Fucking”?

I primissimi demo tape uscirono sotto il monicker Fallen Angels. All’epoca non avevano internet e ci affidammo così ad un nome che scoprimmo essere comune a molte band. Allora decidemmo di cambiarlo ,ma siccome qualcuno in zona già ci conosceva, non avevamo intenzione di cambiare completamente nome e quindi nel 2002 mi venna l’idea di mettere in mezzo al nome della band la prima parola inglese che mi veniva in mente. Lo proposi agli altri ed accettarono entusiasti, indovinate quale fu la parola? No, non si tratta del termine termodinamica in inglese!

Recentemente la band ha festeggiato i suoi dieci anni di attività. Come avete celebrato l’evento e che feedback avete ricevuto?

Abbiamo organizzato un piccolo live in un locale di zona. Qui in Versilia solo due locali fanno suonare Heavy Metal, il Baraonda al Cinquale che però ha le serate piene fino a Settembre e il Pool Jazz Club a Capezzano Pianore. Abbiamo optato per quest’ultimo il quale fa suonare solo il mercoledì sera, così il 28 maggio abbiamo “festeggiato” con un concerto tra amici e il lancio di salame sul pubblico. E’ stato tutto organizzato in un mese e mezzo, perchè avevo problemi con il lavoro e la tesi da finire, ma è andato tutto molto bene: erano presenti tra l’altro tutti i vecchi membri della band!

Il vostro “Raise An Earthquake”, pubblicato in mc con la Iron Bonehead tedesca, come è stato accolto dalla critica e che risposta ha avuto dal pubblico di affezionati?

Dunque l’ep “Raise An Earthquake” è stato in parte pubblicizzato da Patrick della Iron Bonehead, quando gli mandai il promo lui lo apprezzo e si propose di farci tramite con alcune zine e piccole label tedesche, allorché gli mandai l’ep in cassetta e lui fece un po’ di promozione. In questo modo entrammo in contatto con Udo della Anger Of Metal, che ci propose di stampare l’ep in vinile, che sarà disponibile spero il più presto possibile. La recensioni sono state buone e anche la risposta del pubblico, le copie che girano sono molte poche per ora (150 circa – 100 cd e 50 cassette) ma è andato sold out in breve tempo, ho avuto tra l’altro buoni responsi anche da tedeschi che avevano acquistato o sentito il prodotto.

Una scelta controcorrente quella di pubblicare vinile e musicassetta, fuori dalle logiche puramente commerciali. Questione di necessità o orgoglio passatista?

Beh si tratta di piccole label molto coraggiose con scelte molto giuste ed oculate. Secondo me non si tratta di un problema di cassetta, vinile o altro, è semplicemente che ormai la gente si è stancata di comprare tutti i prodotti che escono, a prezzi esorbitanti, quando si può scaricare. Quindi a questo punto è meglio fare un prodotto mirato ad un determinato pubblico, stampare un numero limitato di copie e venderlo a prezzo ragionevole, chi lo vuole se lo compra altrimenti lo scarica. Il mercato dei vinili e delle cassette ha questo lato positivo, che è piuttosto chiuso, compra chi è proprio affezionato, e in questo modo si crea un mercato molto piccolo ma abbastanza sicuro.

So che state preparando un nuovo lavoro, di cui avete pubblicato nella vostra pagina myspace un roughmix. A che punto sono i lavori?

Abbiamo ultimato il nostro secondo album, il titolo provvisorio è “Everything Concernin’ Pork” e stiamo cercando una piccola label intenzionata a stamparlo. Si tratta di 10 canzoni per 34 minuti di musica, tutto nel nostro stile, senza nessuna batteria fatta al computer o chitarra tanto iper-distorta quanto finta. E’ un prodotto magari un po’ rozzo ma che è in grado di crearsi sicuramente un piccolo spazio in mercato musicale asfittico come quello attuale.

È notizia di questi giorni l’incredibile opportunità per i FFA di suonare a fianco dei propri idoli, i mitici Exciter, nella cornice del Play It Loud III, grazie alla generosità di Giuliano Mazzardi della My Graveyard Productions, promotore dell’evento.
Filippo, confessati ai lettori, come ti senti al solo pensiero? Condividi le tue emozioni…

Mi sono commosso, e non dico tanto per dirlo. Si tratta di un sogno che si sta avverando e per questo debbo ringraziare tutti, da Giuliano che lo sta realizzando, a chiunque ci sia stato vicino in tutti questi anni e sopratutto nei momenti difficili.

Quali sono gli obiettivi dei FFA, dove vi piacerebbe arrivare e cosa vorreste concretamente ottenere?

Ora come ora l’obiettivo è quello di realizzare il nostro nuovo album, farlo uscire prima del P.I.L e organizzare qualche data per promuoverlo, visto che con il nostro esordio discografico non è stato possibile avendo perso il cantante subito dopo l’uscita discografica.

Ai tempi di “Fat Totalitarian Metal”, nel 2005, nella band cantava Luca Cicero, ora in forza agli agguerriti epic metal heroes nostrani Assedium, giunti di recente al secondo album. Che differenza senti nella sua voce integrata in due realtà musicali diverse?

Luca con gli Assedium suona il suo genere musicale preferito quindi si trova sicuramente meglio dal punto di vista vocale rispetto a quando suonava con noi. Inoltre lui lo trovo molto a suo agio in alcune parti vocali più evocative, sicuramente più presenti nelle canzoni degli Assedium che nelle nostre.

Batterista e cantante della band, in piena tradizione Dan Beelher: quali sono le difficoltà di un doppio impegno, se ve ne sono?

Me lo chiedono spesso. A mio parere si tratta solamente di un discorso di abitudine, anche io all’inizio ho avuto qualche problema, che poi ho risolto provando e in breve tempo. Se suoni uno strumento da qualche anno, cantare mentre suoni non è difficile, devi solo esercitarti un po’. È chiaro che il neofita che decide fin dall’inizio di fare due cose insieme ha più difficoltà da affrontare.

Hai preso contatti con la Anger Of Metal Records. Puoi parlarci di questo contatto, come è nato e le basi su cui si è costruito il vostro incontro?

Patrick della Iron Bonehead è amico di Udo della Anger. Lui ci disse che avrebbe pubblicizzato il nostro ep, così facendo lo passò a molte persone fra le quali Udo. Questi ci mandò una e-mail dicendo che avrebbe voluto stampare il nostro ep in 500 copie in vinile, di queste la maggior parte le venderà lui e il resto toccheranno a noi. Io ho accettato la proposta e sul sito della Anger Of Metal c’è l’ep dei Fallen Fucking Angels tra le “future releases”.

Avete suonato al Revenge Of True Metal Festival 2007, suonerete al Play It Loud 2009; dove vi piacerebbe suonare ancora?

Mi piacerebbe suonare un po’ in giro per l’Italia o per il mondo, in particolare in Europa, mi piacciono i piccoli pub dove magari suoni davanti a meno di 100 persone, che però sono esaltatissime. Sarebbe forte suonare in qualche festival tipo il Keep It True!

Filippo, l'intervista termina qui. Ti ringrazio molto. Concludi come vuoi.

Innanzitutto Marco ringrazio tantissimo te e Holymetal per lo spazio concesso, e spero di trovarvi ai nostri concerti per farvi gustare qualche buon salume che vola dal palco ehehehe.

Intervista di  Marco Priulla

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