Cosa c’è di meglio se non approfittare della calata italica dei Gamma Ray in occasione dell’Evolution Festival per fare quattro chiacchiere con uno o due, o addirittura tutta la formazione al completo?
Nelle prossime righe raccolto qualche impressione dello storico act teutonico sui più disparati argomenti, il tutto condito come sempre di una dose di allegria ed ironia che da sempre li distingue:
Innanzitutto puoi parlarci del vostro ultimo tour con gli Helloween?
KH: Si è trattato del tour più rilassante che potessimo mai fare, tutto è andato come doveva. So che in molti si aspettavano litigi o altri retroscena ma tutto si è svolto bene, senza alcun problema e noi ci siamo divertiti.
C’è stata una sorta di atmosfera familiare e tutto è andato bene.
Noi e i ragazzi abbiamo lo stesso senso dell’umorismo e si è creato subito un buon feeling All’inizio non sapevamo cose c’avrebbe atteso ma anche l’organizzazione ci ha messo del suo.
Come mai avete scelto di chiamare il vostro album “Land Of The Free pt 2”?
DS: Inizialmente abbiamo pensato di intitolare diversamente l’ultimo disco, magari aggiungendo “land of the free part II” come sottotitolo.
KH: L’idea non era intenzionale e c’è venuta solamente quando ci siamo messi a tavolino ragionando su quale sound avremmo portato avanti. Eravamo tutti d’accordo sul fare un disco melodico ma con una buona dose orchestrale.
DS: E quando abbiamo provato le canzoni ci siamo resi conto che l’atmosfera creata ricordava molto il primo “LoTF”.
HR: Soprattutto in questo ultimo album abbiamo utilizzato un’accordatura standard per le chitarre, mentre per i precedenti dischi abbiamo usato un’accordatura ribassata.
KH: comunque abbiamo dato quel nome al disco anche perché ne eravamo pienamente soddisfatti.
C’è stata una serata del vostro tour che ricordate con piacere ?
KH: Sembrerà stupido vista la sede, ma la serata che ricordo più piacevolmente è stata quella di Milano: c’è stato un supporto incredibile qui e ricordo di aver sentito molta gente gridare il mio nome e quello della band, prima dello show.
A questo punto interviene HR e fa la battuta…. “Come del resto in tutte le città!”
HR: (prendendolo in giro): “Come in tutte le città!” , ovviamente stiamo scherzando, sono d’accordo con lui.
Avete già in mano materiale per un nuovo disco?
KH: stiamo ancora raccogliendo le idee. Personalmente quando siamo in tour non compongo. Invece a casa riesco a scrivere le canzoni
Che tipo di sound avete in mente di usare in futuro?
KH: al momento ancora non sappiamo, dobbiamo provare, sperimentare poi decideremo se continuare così o se riprendere la strada dei vecchi album.
HR: bisogna vedere la canzone, se si usa una scala per un brano e poi si utilizza una diversa accordatura si rischia di perdere il feeling
KH: Se non erro da “Somewhere Out in Space” in poi dal vivo abbiamo utilizzato le chitarre accordate di un semi tono più basso per pigrizia forse ma per i concerti ci va bene così.
Forse è per questo che i vostri ultimi dischi suonavano più Heavy?
KH: Non so, ne abbiamo discusso tra di noi, ma è difficile da dire. Comunque quel che dici non è del tutto sbagliato, stando un semitono sotto i pezzi sono diversi.
Quel che conta è provare soluzioni diverse fino a trovare quella con cui ci sentiamo meglio.
Cosa vi manca del metal anni ‘80/’90?
KH: Quello che più mi manca è una nuova band che si ispiri alla New Wave of British Heavy Metal. Quel genere per me è il vero heavy metal.
Negli anni ’80 c’era il metal e basta. C’erano i Venom e gli Slayer, molti diversi ma non c’erano distinzioni. Tutte le bands all’epoca conservavano un’attitudine selvaggia e ribelle. Al contrario oggi molte produzioni di classic metal sono “pulite” e precise.
DZ: E’ tutta copla dei Pro Tools! Grazie al Pc anche una band incapace può suonare bene. In molti casi quando si vede una giovane band ti rendi conto che non sono capaci di suonare bene. Però se vai a sentire il loro dischi sono perfetti. Anni fa non era così, gli Iron Maiden sapevano suonare bene anche quand’erano molto giovani perché avevano qualcosa di “chimico” che li legava. Loro si sono fatti la gavetta tra concerti e sala prove. Questo vale per quasi tutti i gruppi più vecchi che hanno sempre provato le canzoni prima di registrarle.
KH: Credo che un gruppo non debba avere un suono tutto perfetto. Per esempio mi è piaciuto molto il primo disco degli Hammerfall, non aveva un’esecuzione perfetta ma includeva buone canzoni ed era suonato in maniera spontanea. I loro ultimi lavori invece sebbene mi piacciano sono troppo puliti per quanto mi riguarda.
“Walls of Jericho” è un esempio, è stato registrato velocemente alla “1,2,3,4, go!” senza badare alla produzione. Per questo mi piace ancora, perché era genuino.
DS: Devo ammettere che ci sono ancora molte bands che sanno suonare dal vivo anche se in studio usano i Pro Tools. Ciò che Daniel intendeva è che comunque sia noi siamo i migliori!
DZ: Si siamo i migliori ma non volevo dire questo! (ovviamente il tutto viene espresso in tono ironico e suscita grande ilarità in sala)
Pensate che alla fine l’mp3 soppianterà i vecchi vinili nonostante ci sia ancora chi li usa?
KH: L’mp3 non è poi così differente dai vinili e dai cd, è solo un altro formato musicale. Tra un mp3 e un cd ci sono grandi differenze a livello di qualità audio ma penso che in un futuro gli mp3 diventeranno lo standard.
Il vinile invece è il vinile! Quello che ha fatto si che emergesse il cd non è stata la qualità migliore ma una capacità maggiore di questo formato rispetto al vinile che poteva contenere non più di 50 minuti.
DS: Secondo me il vinile non è di qualità inferiore rispetto al cd, anzi un buon impianto e un vinile sono meglio di un cd.
KH: Per me il vero cambiamento è dovuto proprio alla durata. Con l’uscita de cd le case discografiche hanno costretto gli artisti a fare più brani e album più lunghi. E tutto per gli stessi soldi che si avevano in precedenza, quando per registrare un album bastavano 40 minuti. Per promuovere il formato CD sono nate le bonus tracks che mancavano nel vinile. Le bonus tracks non esistono più a parte in Giappone ma ci sono gruppi che fanno comunque dischi di 70 minuti e più.
Penso che un album di 70 minuti siano troppi, un disco dovrebbe durare al massimo 40/50 minuti con ottimi pezzi, invece che farne uno da 70 con dei riempitivi.
Poi il vinile ha dalla sua le copertine che danno molta più soddisfazione a chi lo compra. Le copertine del cd non sono cosi belle!
DZ: magari le masse si accontentano ma i metallari si appassionano di più a certe cose, vogliono i dischi piuttosto che scaricarli e per invogliare sempre più gente le case discografiche hanno inventato edizioni limitate piene di gadgets.
KH: Oggi per vendere un disco possono includere le cose più disparate, come un libro, una macchina … e la musica?
DZ: “Potrebbero fare un cofanetto pieno di roba strana con un lettore mp3 con su l’album!”
KH: “Non sarebbe una brutta idea, il lettore mp3 potrebbe contenere e riprodurre solo e non dovrebbe essere possibile trasferire il contenuto. No, penso che sarebbe una cosa terribile, nemmeno Gene Simmons arriverebbe a tanto!”
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.