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Suidakra

Line up:

Arkadius - Rhythm, Lead & Acoustic Guitars, Keyboards, Banjo, Vocals
Lars - Drums, Percussion, Back Vocals
Marcus - Bass
www.suidakra.com
 

Alla vigilia dell’uscita di Crògacht, nuova release dei teutonici Suidakra, abbiamo avuto l’onore di fare qualche domanda al leader maximo del combo Arkadius, che ci ha svelato qualche retroscena del concept che si snoda tra le songs del platter in questione.

(Paolo) Bene, puoi iniziare introducendoci la band? Un po’ di storia non fa mai male…
(Arkadius) Per farla breve, i SuidAkrA sono nati In Germania nel 1994. Abbiamo pubblicato diversi lavori e il nuovo, il nono album “Crógacht”, uscirà il 23 Febbraio per Wacken Records / SPV. Consideriamo il nostro genere una sorta di Celtic Metal, ma questo è solo un modo più breve per definire un melodic death metal incrociato con musica folk irlandese, questo forse descrive meglio ancora il nostro stile.

Suidakra ha un qualche significato particolare? E come mai avete scelto questo nome?

Non c’è una precisa motivazione sulla scelta del nome. Un giorno abbiamo iniziato a scrivere i nostri nomi usando dei nickname perché suonava divertente e il mio era Arkadius Suidakra. A quei tempi la la band si chiamava “Glorification” ma quel nome non ci soddisfava particolarmente così un giorno ho detto “Hey, chiamiamo la band Suidakra!” e questo è tutto, il nome non ha niente a che fare con “Dark” o “Suicide” eheheh.

Parlando del nuovo album Crògacht, potresti raccontare ai nostri lettori di cosa parla il concept?

“Crògacht” è la parola irlandese che significa “Valore” o “Coraggio”… all’inizio c’era venuta l’idea di chiamare il disco semplicemente “Valore” ma a nostro avviso non suonava bene, così abbiamo trovato il corrispettivo irlandese. Penso che si intoni con in concept al 100%.
Il disco è incentrato sulla mitologia irlandese, precisamente dell’eroe Cuchulainn. Abbiamo focalizzato il suo viaggio nell’isola di Skye, dove ha cercato di imparare le arti della guerra da una guerriera Scytha chiamata Scáthach.
Le sue decisioni metteranno in moto alcuni eventi che causeranno il tragico destino di suo figlio Conlaoch… ma non voglio raccontarti come finisce la storia ehehehe.

Trovo che nelle nuove songs la componente folk sia maggiore rispetto a quanto inciso su “Caledonia”…

Si, mi trovi d’accordo. Penso ci siano parecchie differenze tra “Crógacht” e le nostre precedenti releases sia in suoni e produzione che nel nostro songwriting. Siamo cresciuti album dopo album e, mentre i nostri primi lavori suonavano un po’ grezzi, ora abbiamo acquisito un suono più potente. Con “Crógacht” abbiamo potuto vivere l’esperienza di scrivere musica per un concept album. Voglio dire, questo non succede tutti i giorni… il nuovo materiale è più immediato, bombastico e melodico allo stesso tempo.

Quindi sei soddisfatto di questo disco?

Dopo aver suonato per diversi anni sempre la stessa set list on stage, è stato arduo aspettare di scrivere e registrare il nuovo disco. Quando abbiamo iniziato a scrivere si è creato un feeling speciale con il nuovo materiale. Ora “Crógacht” è pronto, sono molto soddisfatto del gran risultato. I fans hanno apprezzato le due nuove canzoni presenti sul nostro Myspace e anche la stampa è entusiasta.

C’è o ci sono tracce che prediligi ?

Ad essere onesto non ho una canzone preferita perché secondo me tutte le canzoni hanno le loro atmosfere e caratteristiche, Così ogni volta che ascolto il disco non sono in grado di decidere quale song sia migliore di altre… è difficile da decidere.

Riesci a vivere di musica o svolgi un altro lavoro?

Tutti abbiamo un lavoro regolare che affianca i SuidAkrA. Certe volte è davvero difficile riuscire a combinare lavoro e musica perché devi investire molto tempo libero. E’ molto più che un hobby ma allo stesso tempo non è sostenibile a livello economico dedicarsi solamente alla musica.

Cosa ne pensi dello stato di salute attuale cui gode la scena pagan/metal mondiale?

Per dirla tutta non ho idea di come mai la scena Folk Metal sia cresciuta così tanto ultimamente e non ci curiamo molto di questa cosa, alla fine come tutti i trend scemerà rapidamente. Per quanto riguarda noi si tratta solamente della musica che ci viene fuori quando scriviamo; ci piace combinare melodie allegre con un heavy metal potente.
Per questi motivi di solito non ascolto molti altri gruppi che suonano il nostro genere di musica. Per dirla tutta non ascolto nemmeno molti altri generi metal o musica in generale.


Suonare in una band pagan metal cosa significa per te?

Per me è decisamente più importante suonare in una metal band con i miei più cari amici. Non importa se sia definita pagan metal o melodic death! Siamo tutti ‘open minded’ e non ci curiamo delle classificazioni. Ci interessa solo divertirci creando e passare i giorni migliori assieme.

Quali sono le tue principali influenze musicali?

Quando ho iniziato a suonare la chitarra sono stato influenzato prima di tutto da Kirk Hammett e Angus Young. Quando invece abbiamo iniziato come band le nostre influenze abbiamo subito influenze da gruppi come Amorphis, Blind Guardian ma anche gli Emperor che hanno caratterizzato i nostri esordi quando ancora cercavamo un nostro sound.

Intervista di  Paolo Manzi

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