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Crucified Barbara

Line up:

Klara Force - Guitar
Nicki Wicked - Drums
Mia Coldheart - vocals, guitas
Ida Evileye - Bass
www.crucifiedbarbara.com
 

A ridosso dell’uscita del secondo platter delle Crucified Barbara, "Till death do us party" , abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la bassista della band Ida per saperne un pò di più di questo quartetto al femminile che, dall’uscita del debut “In Distortion We Trust” non sembra volersi fermare un attimo.
Ecco cosa c’è stato rivelato:

(Ida)Al momento ascolto differenti generi di musica da cui traggo ispirazione ma non ce n’è un in particolare che ascolto di più o meno. Quando ho iniziato a suonare all’età di 13 anni ci sono stati solo Nirvana e Hole per anni. Siamo cresciute durante la grunge-wave a il mio primo eroe è stato senza dubbio Kurt Cobain. Dopo la scoperta dei Nirvano il mio interesse per la musica è cresciuto includendo band come i Guns n’Roses, Motorherd, Sepultura, Metallica e molti altri.
Mi piace comprare dischi sia album degli anni ‘70 ,’80 che scoprire nuove bands, però lo ammetto c’è un pizzico di “old school” nei miei gusti. C’è una band attuale che mi piace davvero e si tratta dei Mastodon sono grandi sotto ogni aspetto e hanno un batterista davvero in gamba!

Parlando di "Till death do us party", sei soddisfatta dell’album?

Siamo tutte soddisfatte di questo lavoro. Sia per quanto riguarda le canzoni che la produzione. Un grande ringraziamento va a Jocke Skog (tecnico del suono) e Mats Levén (produttore) ma è anche grazie a noi che siamo cresciute come cantautrici ed abbiamo preso coscienza di quel che vogliamo.
Siamo migliorate tanto dopo l'ultimo album sia da come funziona il lavoro in studio e in via di sviluppo le nostre competenze come musicisti.
Certo, ci sono sempre delle cose che vorresti cambiare, ma penso che non essere mai completamente soddisfatti sia una buona cosa per voler sempre di più.

Qual è la tua canzone preferita e perché?

La mia canzone preferita in quest’album è “Blackend Bones per i suoi riffs heavy, le grandi melodie, l’eccellente solo ed il groove nella canzone. Amo suonarla in sede live, penso che sia un buon responso per sapere se una canzone è buona o meno.

‘Till death Do us Party’, per quale motivo avete scelto questo titolo?

E’ il riassunto di quel che siamo come band, noi quattro siamo sempre in festa assieme fino alla fine ahah. E’ anche il riferimento alla trama delle liriche. Le canzoni parlano di tutte le cose belle che ci sono nella vita come ad esempio un party e anche molti momenti oscuri come la morte.

Trovo quest’album più potente e pesante del vostro debut “In Distortion We Trust”, sei d’accordo?

Hehe. Certo! Totalmente d’accordo!

‘Jennifer’ è una triste canzone, come mai avete scelto di includerla nel disco?

Volevamo fare una powerballad e ci avevamo pensato molto negli ultimi anni. La melodia dei cori ci ha accompagnato per un po’ di tempo così è stato molto naturale vedere come sarebbe potuta tornare utile quando iniziammo a scrivere il disco.
Penso anche che volessimo mostrare un altro lato della band, un lato più vulnerabile. Mat è stato di grande aiuto nella creazione di questa canzone aggiungendo qualche piccolo extra.
Abbiamo pensato che la canzone sarebbe stata grandiosa con un duetto e la voce di Mat si abbina perfettamente a quella di Mia, siamo molto soddisfatte del risultato.

Prossimamente suonerete in Italia per quattro date,cosa ne pensi dei fans italiani?

Amiamo l’Italia! Non vedo l’ora di incontrare nuovamente il pubblico italiano. Abbiamo un rapporto speciale con l’Italia e i fans italiani, un rapporto speciale come si trattasse di un primo amore. Il vostro paese fu uno dei primi che ci ha dato un gran feedback sin da subito.
Un’altra cosa buona nel suonare in Italia sono il buon cibo ed il vino!

Riuscite a vivere di musica o avete altri lavori?

Per alcuni periodi abbiamo dovuto fare dei lavori part time ma spero che diventi presto storia!

Una domanda simpatica: molte bands maschili hanno le loro groupies, voi avete qualcosa di simile in versione maschile?

Certamente e sono molto carini, eccezion fatta per qualche pazzoide ma per lo più sono rispettosi e simpatici.

Intervista di  Paolo Manzi

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