Appena recensito il nuovo, omonimo disco della cult band Sacred Oath, Holy Metal si è mosso per avere notizie di prima mano da Rob Thorne, deus ex machina della Power band da Danbury, Connectictut...
Alessio: Iniziamo parlando del nuovissimo “Sacred Oath”, sono positivi i primi responsi, sia dai fans che dalla stampa?
Rob: Molto positivi, sia da parte dei fans che dai giornalisti! E' una sensazione che da grande soddisfazione registrare un disco del quale sei orgoglioso e, che viene accolto alla grande.
A: Sempre riguardo l'ultima uscita, ci sono delle canzoni che desideri menzionare in particolare? A proposito delle liriche, ci puoi spiegare cosa provavi mentre scrivevi i nuovi testi?
R: “Counting Zeros” è il primo singolo e abbiamo già girato un video per questa traccia. Amo questa canzone, sento che rappresenta un nuovo livello per la band, sia musicalmente che riguardo le lyrics. Ma, a dirti la verità, amo tutti pezzi dell'album, ad esempio “Blood Storm” è una killer track! La maggior parte dei testi, sono una documentazione di fatti del mondo reale, come la guerra in Iraq e la corruzione nel nostro Paese e, meno fantasy/occult oriented rispetto al nostro precedente disco. Sono molto frustrato dalla ricerca della verità nella nostra nazione, sono sempre stato un “ricercatore”, infatti questa volta mi sono indirizzato dritto alla sorgente.
A: Farete un tour di supporto per la nuova release? Saremo così fortunati da vedervi suonare di nuovo in Europa e, perchè no, in italia?
R: L'italia è in cima alla mia lista, e spero vivamente di suonarci quest'anno. Il tour verrà fatto ma, non so di preciso quando saremo in Europa...
A: I Sacred Oath sono senza dubbio una cult band ma, grazie al revival del Metal “Old School”, state vivendo una seconda era gloriosa, spiegaci come è cambiata la scena Heavy, sia in Connecticut che negli US.
R: Il genere musicale che suoniamo è molto tradizionale rispetto a molti gruppi che sento oggigiorno, trent'anni fa la musica Metal era molto di più che “rabbia” e “odio”, oggi, invece, è tutto ciò che sento, è veramente un peccato. Come lo chiamano? Death core? E' spazzatura (SACROsante parole n.d.r.!!!) ma, ci sono un manipolo di band che rimangono ancorate a ciò che l'Heavy Metal è veramente, una completa e libera espressione delle emozioni ed esperienze umane.
A: Pensi che questo vostro g rande come-back resisterà per molti anni? Intendo dire, provate la stessa passione per l'Heavy Metal di quando registraste “A Crystal Vision” nel 1987? Questa può sembrare una domanda scema ma, voglio sentire le parole di un cantante che ha vissuto in prima persona la scena americana underground.
R: Abbiamo appena firmato un contratto di dieci anni con la World Sound, quindi penso che terremo duro! I Sacred Oath sono in forma smagliante ora, sia musicalmente che professionalmente, abbiamo un'ottima distribuzione per tutto il catalogo, per la prima volta da quando siamo nati e, abbiamo tutta l'intenzione di suonare in giro per supportare il disco, quindi, abbiamo svariate chances in più di sopravvivere ora, rispetto al 1987.
Senz'altro è stato fantastico far parte della scena underground a quei tempi, ma, eravamo molto giovani e in una cattiva posizione per sopportare le insidie dell'industria discografica, inoltre ho molta più passione per i Sacred Oath e per la musica Metal adesso, rispetto ad allora! Il successo ti fa star bene!
A: Il live album “'Til Death do us Part”, registrato al mitico Keep it True festival, è semplicemente magnifico, cosa ti ricordi di quella sera? Cosa ne pensi degli Headbangers tedeschi ed europei?
R: E' stata una serata sensazionale per noi, per diversi motivi. Era il primo show del nostro (breve) tour europeo, già questo la rende speciale e, in più, non avevamo idea che lo stessero registrando! Quindi è stata una piacevolissima sorpresa salutarsi con un live album. Lassù gli Headbangers sono MAGNIFICI (sì lo ha scritto in maiuscolo! n.d.r.), non mi dimenticherò mai di quella sera.
A: Cambiando un attimo argomento, ho letto che sei completamente coinvolto nella musica, tramite la tua Angelthorne Music Company, dicci quando e perchè nacquero questi studios e, ovviamente se ci sono delle Metal bands che hanno registrato per te.
R: La parte “studios” della Angelthorne, riguarda in realtà solo gruppi nei quali io suono, come i Sacred Oath appunto o i Soundscape, e, ovviamente, i progetti solisti che ho registrato, quali “Iago”, “America the Beautiful” o ancora “Rock Mass”. Fondai la label nel 1995, così da essere in una posizione di maggior controllo verso la mia musica e i copyrights. Mi è andata sicuramente bene, anche perchè sono molto impegnato con i miei side projects, quindi raramente trovo tempo per lavorare con altre bands, anche se ricevo molte richieste.
A: Forse, non tutti i nostri lettori sanno che, il tuo vero cognome (Volpintesta) è chiaramente di origine italiana, da dove viene precisamente la tua famiglia? Ci sei mai stato? E dato che hai detto di voler suonare in italia, in che città ti piacerebbe farlo e, c'è qualche posto che gradiresti visitare?
R: Le mie nonne erano una di Torino e l'altra di Napoli, mentre mio nonno era calabrese, ci sono stato in italia, che paese stupendo!
La maggior parte della vacanza l'ho passata alle Cinque Terre, la prossima volta che sarò da voi, vorrò senz'altro suonare a Roma e a Milano, poi farò una puntatina a Capri! (alla faccia quante ne sa? E chi sei Mengacci? n.d.r.)
A: Spero ti sia piaciuta l'intervista e, mi auguro che dopo averla letta, qualcuno in più diventi fan dei Sacred Oath! Grazie del tuo tempo Rob, chiudi la chiacchierata come vuoi...
R: Grazie Alessio, è stato un mio onore! Spero che i lettori ascolteranno il nuovo album, diventando fedeli Oathbangers!!! Così potremo venire in italia a suonare!
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.