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Ravensthorn

Line up:

Bill Jannusch - voce
Chad Elliott - chitarra
Briant Daniel - chitarra
Don Horvat - basso
Joe Duhr - batteria
http://www.myspace.com/ravensthorncrypt
 

Anche se non c'è ancora un album nuovo da promuovere o un tour in atto, abbiamo deciso di rendere doveroso omaggio ai misconosciuti Ravensthorn, oscura band statunitense, capace di sfornare capolavori di Heavy Metal orrorifico, tramite le parole di Bill “Count Bloodwyn” Jannusch, il quale, come un fiume in piena, ha raccontato tutto (ma proprio tutto!) sulla sua malvagia creazione...

Alessio: Partiamo dagli Shadowlord, la band dalle cui ceneri sono nati i Ravensthorn, ci puoi spiegare chi ha avuto l'idea di formare la band, dove hai trovato i membri della prima formazione e come avete scelto l'immaginario orrorifico che definisce la vostra musica e i testi?

Bill: Prima di tutto, ho passato la maggior parte dei 90's fino al 2000 con i Shadowlord, con Chad Elliott alla chitarra solista, Joe Duhr alla batteria Dave Krass al basso e gli altri due chitarristi Steve Hainzl e Dave Byron.
Abbiamo delle registrazioni di brani vecchi, con parecchio materiale inedito, che potrebbe vedere la luce del giorno! Ma l'unico album, che la gente conosce è il self-titled Shadowlord del 2000.
Subito dopo questa release, che fu effettivamente la nostra terza fatica discografica, facemmo tanti concerti per supportare l'uscita e dopo iniziammo a scrivere nuovo materiale. Ma, il nostro chitarrista Dave Byron, che aveva rimpiazzato il partente Steve Hainzl, perse interesse e volle formare un altro gruppo, a nome Legend, nel quale io stesso ero coinvolto, purtroppo, in questo modo si dissolsero entrambe le band, anche se dopo altre numerose date. Infatti non trovammo nemmeno un rimpiazzo all'altezza per gli Shadowlord, anche se provammo alcuni chitarristi, incluso Mike Krall, che se ne andò subito.
Iniziai allora un side project originariamente con Greg Verthein chitarra solista, il batterista Tony Barr e un tale Jimmy al basso che, lasciò la band non appena capì che volevo portare il make up!!! (haha!!!), quindi arrivò Mario Sanchez, vecchio bassista di Tony in un altro progetto.
Entrammo subito in studio per registrare “House Of The Damned”, è stata la recording session più veloce della mia vita! Sembrava quasi di averlo inciso in tempo zero, economicamamente e efficientemente!
Ne registrammo una parte ai Pumpink Studios e l'altra ai Sotosound, Greg scrisse tutte le musiche ed io mi occupai delle liriche, suonammo subito in giro e ci buttammo direttamente sul secondo album!
“Hauntings And Possessions”, ancora ai Pumpkin Studios, con Gary Loizzo produttore, che è anche tecnico del suono degli Styx e vive a Orland Park, Illinois.
L'idea Ravensthorn, nacque appunto da Tony e Greg che mi chiesero subito di cantare con loro, il nome lo decidemmo io e il solito Greg!
Per quanto riguarda le tematiche dei Ravensthorn, posso dirti che sono sempre stato molto inspirato dai libri e film horror, oltre che dal mondo dell'occulto, ecco da dove arriva l'immagine oscura. Come del resto sono fan di Alice Cooper, Kiss e mi piace anche il black metal!


A: Nel 2002, quando uscì “House Of The Damned”, quali erano le vostre fonti di ispirazione in sede di songwriting e, in definitiva le veloci sessions andarono bene?

B: Le influenze erano molteplici, le mie erano sicuramente: Coven, Black Sabbath, Mercyful Fate, Possessed, Celtic Frost, Maiden, Dio, Kiss, tutte le band black metal, o ancora Cirith Ungol, Saint Vitus, Witchfinder General e Pentagram, scontati i Judas Priest!!! (Come si fa a non amare un appassionato del genere???!!! n.d.r.)
Gli altri ragazzi erano più orientati verso il Prog Metal tipo Dream Theater...
Le sessioni di registrazione andarono alla grande! Avevamo collaborato già insieme per tanto tempo, quindi andammo splendidamente d'accordo!


A: Avete supportato l'album con un tour? Dove avete suonato e quali bands hanno diviso il palco con voi?

B: Abbiamo prevalentemente suonato nella nostra zona (Illinois n.d.r.) fino a quando non è uscito il secondo disco.
Poi lo abbiamo mandato alla tedesca Hellion Records e gli piacque tantissimo!!! Pensammo di essere all'inizio di qualcosa di grande... comunque, dopo aver spedito loro il secondo album, ci ingaggiarono per l'Headbangers Open Air, in Germania appunto!
Il concerto si tenne nell'area di Brande/Hornekirchen, troppe bands per nominarle tutte! Circa venti, inclusi i Tyrant's Reign, i Maverick (dal Giappone!) e i Necrodeath, la gente era parecchia, mi sono sentito come una Rock Star!!!
Dopo di che, tornati negli States, suonammo di nuovo un po' in giro, prima che cominciassero i problemi. Patimmo qualche cambio di line up, prima di andare a New York e nel Jersey per partecipare ad un paio di “Killer Metal Fests”.
Ci divertimmo molto là, anche se nessuno sembrava aver voglia di pagarci troppo ma, il casino scatenato bastava, capito?
Tornavamo a casa sempre squattrinati ma esaltati dal tanto divertimento!


A: Finalmente quindi firmaste per la tedesca Hellion Records, spiegaci nel dettaglio come sono avvenuti i primi contatti e, se il lavoro svolto per i Ravensthorn ti soddisfa.

B: Abbiamo sentito parlare di loro per la prima volta dopo aver mandato “House Of The Damned” ad un distributore indipendente tedesco.
Penso che siano stati il nostro chitarrista Greg Verthein il nostro manager Jerry Parsley a scovarli, così spedimmo loro il più velocemente possibile l'album! Furono fatte un sacco di copie bootleg di quel disco, poi la Hellion decise di incaricarsi del secondo, “Haunting And Possessions”, ne andarono pazzi! Ci esposero la loro idea di realizzare un booklet full color per il Cd ed una versione in vinile, dandoci così l'opzione di aggiungere “House Of The Damned” come extra! Ebbero una grande distribuzione attraverso Sony, sapevamo che avrebbe fatto il giro del mondo e, in effetti fu così.
L'etichetta ottenne l'esclusiva per Germania e Giappone, il risultato fu bellissimo e, fu distribuito molto velocemente, ovviamente non guadagnammo molto ma, più che altro lo facemmo per l'esposizione che ci venne data, mi sentivo come se ce ne stessimo approfittando! L'album in realtà è ancora venduto su internet ma, non riscuotiamo le royalties, comunque adoro l'aspetto che hanno dato all'intero package! Il disco fu acquistato da un sacco di gente e per questo sono molto grato a Jurgen Hegewald!


A: Quindi, nel 2004, è uscito “Hauntings And Possessions”, cosa è cambiato nei due anni tra il primo lavoro e il secondo? Una curiosità, come mai avete deciso di affidare l'artwork a Travis Smith? Te lo chiedo solo perchè è uno dei grafici che preferisco...

B: Tra il primo ed il secondo disco, non è cambiato nulla, tranne che diventammo “più popolari”, e avemmo un album distribuito su scala mondiale, abbiamo cambiato il bassista Jeff Taylor, suonato in Germania e infine siamo tornati a casa!
Travis era stato contattato da Greg Vertein prima che successe tutto questo... quando iniziammo a registrare l'album!
Tra l'altro, in quel periodo, scoprii che nella casa dove vivevo, un serial killer (David Maust, adesso deceduto) viveva al piano di sopra, egli uccise tre ragazzini e li seppellì nelle fondamenta, ecco la nostra “Buried In The Basement” di cosa parla, di un fatto realmente accaduto!
Tornando invece alla copertina, sinceramente non arei voluto utilizzarla per “Hauntings And Possessions”, adoro il lavoro di Travis ma, volevo che la cover fosse molto più “Evil”... tipo una ragazza indemoniata che uccide un prete, con la sua anima che esce dal corpo! (AAAHHHRRRGGGHHH!!! n.d.r.) Comunque tutti gli altri me la bocciarono, così optammo per quel semplice ma piacevole soggetto!
Sembrava quasi che Travis volesse spiegare il significato di Ravensthorn con la sua cover, piuttosto che illustrare il titolo “Hauntings And Possessions”.


A: Finisci la biografia dei Ravensthorn ricordandoci lo stato di salute della band nel 2009, so che avete avuto problemi con la line up e anche che avete già due album pronti...

B: Dopo la tappa in Germania, il batterista dell'epoca Tony Barr e Greg, non si guardavano più in faccia, mentre io ero nel mezzo, cercando di bilanciare, per far funzionare il tutto, alla fine mi schierai con Tony, dato che i vari tentativi di far andare le cose nel verso giusto con Greg e Taylor, si rivelarono vani, il tutto poiché Tony e gli altri non riuscivano a lavorare insieme.
Così io e Tony, inziammo una serie di sedute musicali, con un arsenale di eccellenti musicisti (tutti elencati su myspace, ci potresti scrivere un romanzo su questo fatto!), come ho detto andai a New York un paio di volte e suonammo in giro in quello stato, principalmente con Jeff West e Bill Hall alle chitarre e Mario Sanchez e poi Scott Trubich al basso e ovviamente Tony Barr alla batteria.
Finalmente registrammo “Horrors Of The Black Mass” ma, l'album non è ancora stato stampato per motivi economici (te pareva!!! n.d.r.) ma voglio che venga fatto nel modo migliore! Devo ancora dei soldi al produttore e sto cercando di saldare il debito, appunto per vedere il disco pubblicato, quindi è un periodo difficile!
Dopo che Tony se ne andò di nuovo, uno dopo l'altro se ne andarono lasciandomi da solo e affermando che non avrebbero più fatto un genere satanico, con tanto di make up etc!!! Intrapresero tutti nuovi progetti, Jeff tornò nei Winterkill, che tra l'altro spaccano davvero i culi! Quindi io chiamai gli ex membri degli Shadowlord, che accettarono, con l'aggiunta di Briant Daniel alla chitarra ritmica e Don Horvat al basso, oltre appunto a Chad Elliott come lead guitarist e Joh Duhr dietro le pelli...
Loro sono realmente dei grandi musicisti e abbiamo suonato come pazzi per un anno nella nostra zona e finalmente stiamo scrivendo un altro album intitolato “All Hallow's Eve”! Voglio però riuscire a mandare in stampa “Horrors...” prima della release con la nuova line up, vedremo cosa succede, entrambi sono dischi eccellenti!!!


A: Passiamo (per non lasciare nulla al caso!) alla tua altra band, gli Witchcross, puoi descriverci il loro stile e dirci se avete qualcosa di pronto da registrare?

B: Witchcross, la mia seconda band, è nata dalle ceneri del mio primo gruppo in cui cantavo da teen ager, i Nocturnal Doom, coi quali facemmo uscire un disco nel 1991!
Noi (Dereck Anderson alla chitarra, Roger Massey al basso e Gary Pedersoli alla batteria) non abbiamo mai saputo dell'esistenza degli altri Witch Cross (cult band danese n.d.r.) europei, fino all'avvento di internet! Scoperta questa omonimia ci tenemmo lo stesso il nome, dato che loro non esistono da anni, anche se lo rendemmo di una sola parola, Witchcross appunto, ad ogni modo non lo abbiamo copiato da loro, anche perchè non ne avevamo mai sentito parlare!
Ad ogni modo suoniamo un Doom molto influenzato dal sound dei Black Sabbath, dei Coven o ancora dei Pentagram, componemmo il primo album nel '93 e ora, ne abbiamo un altro, fresco di uscita.
Infatti “Innocence And Evil” è uscito solo pochi mesi fa, ed è senz'altro un esempio di Doom d'annata, basti ascoltare pezzi come “Darkness Eternal” o ancora “Doctor Satan”!
Anche con loro abbiamo suonato numerosi show, che includono una parte di tributo ai Black Sabbath, una sorta di segmento/tributo nei nostri concerti, tra l'altro potremmo sunarne fino a 30 di pezzi dei Sabbath!!!


A: Ok Bill, spero che questa intervista aiuti a far conoscere un po' di più sia i Ravensthorn che gli Witchcross, anche qui in italia, dato che senza dubbio ve li meritate! Di quello che vuoi ai nostri lettori...

B: Thanks very much... I love you all in Satan's name... Ave Satanas!!! (C'era bisogno di tradurlo? n.d.r.) E ricordatevi che i Coven e Jinx Dawson iniziarono tutto questo nel lontano 1968 col loro debut “Witchcraft Destroys Minds And Reaps Souls”, molto prima dell' Heavy Metal, quindi visitate il myspace dei Coven, oppure salutate Jinx Dawson su facebook!!!
Grazie mille,
Bill “Count Bloodwyn” Jannusch.

Intervista di  Alessio Aondio

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