In occasione del ritorno sulle scene dei Burning Starr, storica creatura del celeberrimo axeman Jack Starr, non ci siamo certo fatti scappare l'occasione di tastare il polso della band, attraverso le parole dell'ugola di cristallo di Todd Michael Hall...
Alessio: Iniziamo parlando del nuovo album dei Burning Starr, intitolato “Defiance”, ti senti soddisfatto della nuova release, o c'è qualcosa che avresti cambiato?
Todd: La vedo un po' difficile registrare qualcosa e pensare che avrei cambiato qualcosa o che avrei potuto fare meglio un determinato passaggio. Sono molto orgoglioso di “Defiance”.
Guardando indietro l'unica cosa che considererei di fare in modo diverso, è quella di finire completamente le tracce vocali di una song, prima di iniziarne una nuova.
Infatti, per quest'album, ho cercato di finire tutte le canzoni in una settimana, cosa davvero impossibile, considerando che stavo anche registrando tutte le backing vocals!
Per conservare la voce, non ho registrato tutte le parti acute di fila, così da potermi spostare su un altro pezzo e finire il grosso del lavoro.
Però, finita la settimana, io non avevo ancora terminato, quindi sono dovuto ritornare in studio più tardi per finire le canzoni, non è un particolare che si nota sentendo l'album, però questo fatto mi è davvero rimasto in testa!
A: Come sono i primi responsi sul nuovo disco, sia dai fans che dagli addetti ai lavori?
T: La gente è veramente colpita dal nuovo lavoro, però ho sentito anche persone a cui non è piaciuto, comunque ho l'impressione che loro non siano fan di questo genere di Metal, quindi non presto molta attenzione ai loro commenti. (Sacrosante parole! N.d.r.)
Invece, se apprezzi il Metal Old School, (Ah, perchè, c'è un'altra School? N.d.r.) e gli concedi una chance, troverai sicuramente delle canzoni che ti piacciono su questo disco!
A: Una domanda maliziosa adesso, a mio giudizio “Defiance” è un gran bell'album, ma, qualche volta, un po' “troppo Manowar”, quindi ti chiedo se essere prodotti, oltre che aver firmato per Joey DeMaio, abbia influenzato il vostro songwriting oppure è solo una scelta di Jack Starr, quella di suonare più Epic che in passato?
T: Penso che le strutture delle canzoni, così come dei passaggi musicali, siano spesso simili ai Manowar, ma non la vedo così ovvia.
Comunque, questa considerazione è stata fatta da più persone, quindi devo essere troppo coinvolto nel progetto per analizzarla con chiarezza.
Non penso che Joey abbia influenzato la stesura, poiché le canzoni non sono state scritte con lui, è chiaro comunque che, dato che la produzione è stata affidata a lui, un po' di influenza è evidente.
Forse Joey ha avuto qualche effetto nel sub conscio di Jack, quando stava scrivendo i pezzi, ma non te lo posso assicurare! (NO, DeMaio santone NO!!! N.d.r.)
A: Cambiamo argomento, quando hai conosciuto Jack Starr e, in che occasione ti ha chiesto di far parte della sua band? Qualcuno dice che è un leader un po' difficile, è duro lavorare con lui oppure è più facile di quanto sembra?
T: Conosco Jack Starr di nome dal 1984, da quando comprai la cassetta di “Out Of Darkness”. Infatti quando lo incontrai di persona la prima volta, portai la cassetta con me solo per fargliela vedere, ci facemmo delle grasse risate!
Per quanto riguarda l'essere coinvolto nel suo progetto, tutto nacque quando mio fratello Richard vide un annuncio su Blabbermouth.net, che diceva appunto che i Burning Starr erano alla ricerca di un cantante.
Quindi mandai per mail qualche canzone degli Harlet (La prima band di Todd N.d.r.) alla Magic Circle e Manoel (manager dell'etichetta N.d.r.) le apprezzò molto e disse sia a Joey che ovviamente a Jack e a Ned (Meloni, bassista dellla band N.d.r.) che avrebbero dovuto ascoltarle!
Mi chiamarono di lì a poco, essendo fan dei Manowar dal 1983, fu veramente eccitante ricevere una chiamata da Joey, oltre che da Jack.
Parlammo di tante cose, mi ricordo ad esempio che Jack e Ned mi chiesero quali fossero le mie influenze, io menzionai molti nomi, ma quando citai Tony Harnell dei TNT, Ned mi disse: “Oh Yeah, facci sentire il ritornello di 10000 lovers!”, così la cantai al telefono e mi applaudirono, quindi penso che a loro fosse piaciuto!
Finii per prendere l'aereo e volare fino alla Magic Circle, per conoscere Joey e vedere gli studi, lì mi disse che ero stato ingaggiato, fui molto felice!
Per la verità incontrai Jack e Ned solo qualche tempo dopo, trovai Jack una persona molto amichevole, col quale è divertente dialogare e solitamente di buon umore, quindi la sua compagnia non può che farmi piacere!
Comunque è difficile avere una relazione con qualcuno, specialmente in una situazione “creativa” come in un gruppo e non avere un momento di tensione, ad ogni modo non ne ho avuti tanti con Jack!
Lui ha generalmente una visione molto netta di come vuole una canzone, ma è comunque aperto ai suggerimenti e più che voglioso di lasciare che gli altri contribuiscano.
A: Come dicevi poco fa, e forse molti non sanno, eri il frontman di una US Metal band negli 80's, di nome Harlet, cosa ti ricordi di quel periodo e, secondo te, perchè il gruppo non ha mai raggiunto il successo, anche suonando grande musica? Puoi raccontarci anche cosa successe dopo quell'esperienza, intendo se hai cantato in altre band dopo gli Harlet...
T: Mio fratello maggiore Jon ed io, suonavamo in varie bands insieme, sin da quando avevo 15 anni, fino a che cambiammo nome in Harlet nel 1985 e, nel 1986 ci focalizzammo soltanto su brani originali.
Registrammo un demo di cinque pezzi intitolato “Virgin Wings” all'età di 17 anni, nel 1986.
Finite le high school, iniziai il college e, dovetti vendere la mia Triumph TR7 del 1978 per finanziare le registrazioni del nostro primo album, “25 Gets A Ride”, che si svolsero tra la fine del 1987 e l'inizio del 1988.
Noi proveniamo da una piccola cittadina del Michigan, Saginaw, quindi se volevamo suonare dal vivo, ci toccava guidare fino a Detroit tutte le volte, poiché da noi non c'erano posti per proporre musica propria.
Comunque suonammo molti shows a Detroit, guadagnando un po' di notorietà, ma era difficile avere un grande seguito, anche perchè noi non eravamo di Detroit!
Abbiamo promosso massicciamente il cd 25 Gets a Ride e abbiamo cercato di venderlo ad etichette discografiche. Avemmo anche una recensione (non molto lusinghiera) da Kerrang!, ma il fatto di provenire da una piccola città e di non avere contatti nell’industria musicale lo rese molto difficile. A quel tempo ero molto impegnato con l’università, così non era facile prendere e spostarci a LA, vero centro nevralgico per la musica allora. Abbiamo registrato un demo con quattro canzoni nel 1990, ma non l’abbiamo mai davvero distribuito. Quando mi sono laureato nel maggio 1991, il mondo della musica stava cambiando. Il nostro stile era diventato davvero impopolare. Abbiamo iniziato a fare cover così da riuscire a suonare più spesso e abbiamo suonato dalle tre alle cinque sere a settimana per circa due anni. Abbiamo finito di registrare e di distribuire il cd con il nome Pulling Teeth nel 1994. Il sound era abbastanza diverso da quello degli Harlet. Abbiamo fatto diversi show a abbiamo cercato di promuovere quel cd, ma a partire dal 1996 mio fratello voleva fare altri generi metal e pensava che io dovessi cantare in modo più simile al tipo dei Pantera. Non so cantare in quel modo ed ero preso con il lavoro così gli ho detto di trovare un altro cantante e non facevo parte di una band Metal dal 1996 fino a che ho iniziato con i Jack Starr nel 2004.
La cosa divertente di “25 Get a Ride”, è che il disctributore che ho contattato quando cercavo di promuovere Pulling Teeth mi disse che i suoi clienti preferivano il cd degli Harlet “25 Gets a Ride”, cosa che per me era abbastanza strana dal momento che ormai aveva 6 o 7 anni e il tipo di musica non era molto popolare negli US. Apparentemente, il distributore si concentrò principalmente sui mercati europei e asiatici, dove il Metal Old School era ancora popolare. Gli vendetti 50 cd degli Harlet e 50 dei Pulling Teeth. Tornò indietro e mi disse che voleva più cd degli Harlet così gliene spedii altri 100 che non mi pagò mai. Così, il distributore che mi aveva fregato è quello che devo ringraziare perché la gente in Europa e in Asia conosce gli Harlet. Quello è quello che avviene con il file sharing che su internet oggi.
Di tanto in tanto vedo un cd degli Harlet in vendita su eBay e di solito chiedono molti soldi. Lo trovo abbastanza imbarazzante, perché non credo che valga $ 80, ma se lo paghi molto perchè è raro, penso che probabilmente vale molto perché c’erano solo 500 copie di “25 Gets a Ride” degli Harlet. Lo so perché l’abbiamo distribuito noi stessi. Più di 500 sono state vendute qui nel Michigan, ma circa 150 sono andate fuori dal paese e in realtà era già sufficiente che alcune persone ci avessero sentito. Se qualcuno fosse interessato, sulla mia pagina web www.ToddMichaelHall.com si possono scaricare gratis tutte le canzoni degli Harlet e dei Pulling Teeth, sarebbe bello essere pagati per quei pezzi, ma a questo punto sono contento solo di sapere che ci sono persone a cui piacciono canzoni registrate 20 anni fa.
A: Sono stato fortunato a vedere i Burning Starr due anni fa al Magic Circle Festival, ero elettrizzato dal sentirti cantare su toni così alti, come fai ad allenare la tua voce, per mantenerla cristallina?
T: Mi è sempre piaciuto cantare. Mia madre mi raccontava che la mia maestra d’asilo le diceva che avrebbe dovuto farmi interessare alla musica, perché avevo un’ottima voce. Durante l’adolescenza, ero molto influenzato da tutte le grandi bands degli anni '80. mi ricordo di aver visto i Queensryche fare da spalla ai Kiss nell'84. Geoff Tate mi rapì. Non sapevo come avvicinarmi a un timbro più elevato o cantare come voce solista a quel tempo, ma ero intenzionato ad imparare come fare. Ero solito guidare ascoltando le cassette di tutte le bands degli anni '80, come Manowar, TNT, Shy, Iron Maiden, Heavy Pettin', Surgin', etc. non so esattamente come sia successo, ma è scattato in qualche modo e ho imparato come raggiungere le note alte all’inizio di “Take Hold of the Flame” (Magari scattasse anche a me, sigh!!! N.d.r.). Dopo ho continuato ad esercitarmi e ho imparato come riempire le note tra la voce di petto e le tonalità alte, alzare oltre la mia estensione e mantenere la mia dizione e pronuncia. Mi sono sforzato di avere una pronuncia davvero buona perché mi infastidisco quando sento altre persone che cantano e non riesco a capire quello che dicono.
Per quanto riguarda il fatto di cantare in modo molto pulito, è solamente una qualità innata della mia voce. In realtà trovo molto difficile fare un tono stridulo, specialmente nelle estensioni più alte. Non saprei cantare come Brian Johnson degli AC/DC se lo volessi.
Non devo davvero esercitare di più la mia voce. Per me è come andare in bicicletta. Una volta che sai come fare, non te lo dimentichi. Una cosa in cui ci si deve esercitare un po’ è cantare dal vivo perché potrebbe essere davvero difficile cantare e non danneggiare la voce, perché normalmente la musica è talmente forte che è una reazione naturale cantare ancora più forte.
Non importa quanto un mio acuto possa essere forte, non devi assolutamente urlare per tutto il tempo, altrimenti la voce non regge.
A: Tornando ai Burning Starr, promuoverete il nuovo album con un tour? Ci sarà in futuro la possibilità di vedervi qui in Italia? Dove vi piacerebbe di più suonare?
T: Dipende davvero tutto da cosa vogliono fare Joey e i ragazzi al Magic Circle Music, ma soprattutto, cosa i fan vogliono che sia. So che i musicisti si lamentano sempre che la gente non compra più la musica, ma la condivisione dei files lo rende difficile per i gruppi più piccoli come i Burning Starr. Se non vendi un determinato numero di cd, l’etichetta discografica non è più così motivata a organizzarti un tour. Spero che avremo la possibilità di suonare in più show, ma non sono a conoscenza di nulla in questo momento.
A: Riguardo ai testi di “Defiance”, possiamo dire che insieme ai temi tipicamente Epic, ne ho notati alcuni più “seri”, come in “Inquisitor” o “Indian Nation”, ci puoi spiegare come hai scritto i testi e chi ti ha dato l’ispirazione per parlare di queste tematiche?
T: Tutti i temi delle canzoni sono stati decisi prima che io facessi parte del disegno , tranne che per “Black Clouds Of Thanos”, ma comunque neanche per quella canzone ho deciso io l’argomento. Jack e Ned lavorano abbastanza a stretto contatto e generalmente, nel momento in cui concludono l’arrangiamento musicale, hanno già il titolo della canzone e spesso la maggior parte delle parole è stata già scritta. I miei contributi al cd riguardo ai testi hanno comportato l’aggiunta di parole necessarie a finire qualche canzone, che qualche volta si è trattato di alcune righe e altre volte di metà canzone. Spero di dare un maggiore contributo nel prossimo cd, ma finché vivo in Michigan e Jack e Ned in Florida , non ci sarò quando avranno fatto la maggior parte del alvoro di scrittura.
A: Ok Todd, ho finito, grazie per il tuo tempo prezioso, spero che I Burning Starr avranno più fans con questo nuovo lavoro, dopo anni di silenzio.
T: Grazie mille a te per l'intervista, anch'io spero che il nome Burning Starr ritorni ad avere la visibilità che merita, a presto!
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.