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Eluveitie

Line up:

Chrigel Glanzmann – vocals, mandola, whistles, pipes, gaita, acoustic guitar, bodhrán
Meri Tadic – violin, vocals
Merlin Sutter – drums
Siméon Koch – lead guitar
Ivo Henzi – rhythm guitar
Anna Murphy – hurdy gurdy, vocals
Kay Brem – bass
Päde Kistler – bagpipes, whistles
www.eluveitie.ch
 

In occasione dell'uscita di “Everything Remains (As It Never Was)”, ultima fatica in casa Eluveitie, ecco quanto ha da dirci l'“hurdy-gurdysta” Anna Murphy a proposito del nuovo disco, della nuova edizione del Paganfest Tour (in cui gli svizzeri sono co-headliner con i finlandesi Finntroll), ed altre curiosità:

Marco: Siete tornati a produrre musica più “heavy” dopo il vostro primo album acustico, come mai questa scelta? Quando ci dovremmo aspettare un “Evocation pt. II”?

Anna: Perchè siamo e saremo sempre una metal band. “Evocatio n I” è stato pensato come un esperimento, volevamo provare qualcosa di diverso. Non sappiamo ancora quando cominceremo a lavorare ad “Evocation II”, niente è ancora stato pianificato, ma poi senza dubbio star certo che lo pubblicheremo prima o poi!

M.: A proposito invece del nuovo disco, la maggioranza dei vostri fans si starà probabilmente chiedendo “Cosa significa questo titolo?”. Puoi dirmi qualcosa a riguardo? E cos'ha a che fare con l'artwork? C'è qualche tema ricorrente all'interno dell'album?

A.: Il nostro nuovo disco narra una raccolta di storie della Gallia Antica. Storie particolari, destini individuali, leggende che sono state trasmesse (a volte in modo frammentario) e tramandate nel tempo. In quest'album vogliamo considerare queste storie da un punto di vista molto critico, e magari anche un leggero sorriso sarcastico, con l'idea che in fondo nessuno sa esattamente com'erano le cose allora. Ed è anche il motivo per cui l'album ha questo nome: “Everything Remains As It Never Was”.
Riguardo alla copertina... la ragazza simboleggia una cresciuta Slania (la ragazzina raffigurata nella cover appunto di “Slania”, il nostro precedente disco metal), che è anch'essa collegata al titolo. Tutti e tutto cambia, cresce, si sviluppa... ma la domanda principale è: siamo veramente mai cambiati a parte nei tratti fisici visibili all'occhio umano?
Spero che questo possa spiegare più o meno quello che cerchiamo di esprimere. Ovviamente i testi, così come il titolo e la copertina lasciano aperte diverse interpretazioni che possono essere fatte da chiunque.


M.: Ci sono alcuni elementi in questo lavoro che riportano ai primi dischi, ed altri che sembrano rafforzare la direzione del vostro sound. In particolare su “Everything Remains” direi che brani come “The Essence Of The Ashes”, “Quoath The Raven”, “Sempiternal Embers”, così come la stessa titletrack, sono in qualche modo l'”essenza” di questo disco, e magari rappresentano meglio di altri quello che sono oggi gli Eluveitie. Sei d'accordo? Se dovessi scegliere un brano solo dall'intero album, quale e perchè?

A.: Penso sia piuttosto difficile scegliere delle canzoni che siano il “nocciolo di quest'album. Personalmente credo che sia l'intero disco in sé, nella sua diversità, che rappresenta ciò che gli Eluveitie sono ora. C'è un brano come “(Do)minion” che è un pezzo pesante, con tratti doom/thrash metal, e compare sullo stesso disco di una traccia decisamente più “pop”-oriented, che è “Quoth The Raven”. Tutti questi elementi che sono così diversi fra loro ma hanno perfettamente senso quando sono messi assieme... questo sono gli Eluveitie :-)

M.: Pare che a volte le parti vocali abbiamo tratti diversi, meno potenti, ed in generale ci sono vari elementi più moderni, ho ragione?

A.: Sono d'accordo, il disco è più moderno! Abbiamo provato un sacco di cose nuove ed inoltre Ivo questa volta ha scritto tre brani interi... Le sue canzoni contengono molti più elementi che derivano dalla musica rock moderna, rispetto a quelle in stile death-melodico che Chrigel scrive di solito. Anch'io ho preso una direzione completamente diversa nelle linee vocali se paragonato a quanto avevo fatto in “Evocation”, e pure Chrigel ha provato nuove tecniche nei sui screams and growls, oltre ad utilizzare molto più del solito un cantato più pulito.

M.: Alla fine del disco un brano come “Ludgunon” arriva un po' a sorpresa se paragonato a quanto si sente nei primi 40 minuti. Come vi è venuta questa idea?

A.: Haha si, è vero. Bè in realtà “Ludgunon” sarebbe dovuto essere il nostro singolo, Chrigel lo aveva già pianificato prima ancora che “Thousandfold” fosse scritta. La sua idea era di comporre un brano folk-rock molto “eccentrico”, così lui ed io abbiamo avuto questa intuizione di inserire un coro “jodel”, che avrei cantato. Così passo dopo passo il tutto si è sviluppato in quello che ci ha portato a creare ciò che poi ascoltare ora... E' una bella canzone, ma dopotutto non abbiamo voluto pubblicarla come singolo.

M.: Dove posizioneresti questo disco a confronto con “Spirit” e “Slania”? Puoi dire di essere completamente soddisfatta dal risultato delle registrazioni?

A.: Si, assolutamente. Oserei dire che questo è quasi un album perfetto per gli Eluveitie! Non solo per il songwriting che è fortemente evoluto, ma anche la produzione è decisamente migliore. Non sarei in grado di piazzarlo al di sopra o al di sotto dei nostri lavori precedenti... magari tutti vicini tra loro, a mostrare la nostra evoluzione, hehe.

M.: Che impatto pensi potranno avere i nuovi brani sul pubblico in uno show dal vivo? Sapete già quali suonerete durante questo tour?

A.: Penso che i nuovi brani saranno un gran successo live! Ne abbiamo già provati un paio e penso che siano stati recepiti alla grande. Perciò non vedo davvero l'ora di suonare queste canzoni ad un pubblico che già conosca il CD. Durante il Paganfest suoneremo 5 tracce dal nuovo album... stiamo a vedere come va :-)

M.: Guardandoti indietro da adesso, sei completamente soddisfatta con quel che avete fatto fin'ora o c'è qualcosa che rimpiangi o avresti preferito fare in modo diverso?

A.: Non ho nessun rimpianto. Forse ci sono cose che io o noi come band avremmo potuto fare diversamente, ma non ci penso e cerco di ignorarlo perchè comunque non ci si può più fare niente... quindi è inutile perdere tempo a pensarci. Tendo a non guardare né indietro ne avanti... vivo l'attimo.

M.: Con tutti i vari strumenti di cui avete bisogno nei vostri show, il soundcheck può essere abbastanza complesso, e certamente richiede un po' più tempo rispetto alla maggior parte delle altre band. Vi siete mai trovati in una situazione dove (quasi) niente funzionava come dovrebbe? Quanto spesso invece puoi dire di essere stata completamente soddisfatta dai suoni?

A.: Si è davvero fastidioso avere poco tempo per il sound check, ed abbiamo decisamente bisogno di più tempo di band “normali”, ma ci si è fatta l'abitudine. Suoniamo così tanti concerti dove le cose vanno per il verso sbagliato o non funzionano... e dispiace si, ma se almeno riusciamo ad esibirci, ed il pubblico si diverte, allora diavolo, chissenefrega :-)
Abbiamo preso parte a diversi tour e show singoli, perciò penso sia successo molte volte di essere anche davvero soddisfatti dei suoni, si! Anche se non ho idea della resa di fronte al palco, perchè ovviamente non posso essere lì ;-) Ma siamo una band difficile da mixare, specialmente se stiamo già avendo problemi sul palco, quindi è impossibile per noi suonare come da CD.
Direi comunque che abbiamo avuto in generale recensioni positive dal vivo, e la gente sembra sempre divertirsi quando ci vede suonare sul palco... ed è tutto quello che conta. Il divertimento e l'energia, e penso che se la gente vede quanto ci piace suonare per loro, allora posso anche perdonarci qualche piccolo problema coi suoni.


M.: Vi è capitato a volte di suonare con gruppi totalmente differenti, per esempio l'anno scorso eravate in tour con i Kreator, ed in estate vi siete esibiti al Party.San Open Air tra Brujeria e Dark Funeral. Eravate preoccupati della reazione che il pubblico avrebbe potuto avere, o è risultato utile nell'allargare il numero dei vostri fan?

A.: B, non eravamo proprio preoccupati, ma piuttosto scettici. I fans dei Kreator, così come la gente che va al Party.San di solito è il classico metallaro “true”, a cui in genere non piacciamo molto ;-) Ma ovviamente questo significa generalizzare! Non sto dicendo che sono tutti così. Mi piace molto andare in tour con band che non sono folk o pagan metal, quindi mi diverto davvero un sacco in quei tour un po' “diversi”. E' stata sicuramente un'opportunità per aumentare i nostri fans, anche se non posso certo dire che ogni “diehard” fan dei Kreator abbia apprezzato la nostra musica.

M.: Un altro Paganfest, in cui siete co-headliner coi Finntroll, inizierà non appena esce il nuovo album. Ma prima ancora avete viaggiato verso Est per un'apparizione addirittura in India. Eravate eccitati? Qual'è invece la tua opinione sui Finntroll (il cui nuovo disco esce anch'esso il 18 febbraio) e le altre band che prenderanno parte al Paganfest?

A.: In India è stato fantastico! Non ho davvero parole per quel concerto... Non avrei mai pensato che più di 15.000 persone sarebbero venute a vederci. E inoltre è stato grandioso visitare quel bellissimo paese assieme alle persone più amichevoli che abbia mai incontrato.
Quindi ora non vedo davvero l'ora che inizi il Paganfest (comincerà domani, in questo momento infatti stiamo andando verso lo Z7 di Pratteln dove ci sarà la prima data, abbiamo affittato il locale oggi per provare un po' prima del nostro release-show)! Abbiamo un'opinione molto molto buona sui Finntroll, perchè siamo diventati davvero buoni amici... Ogni volta che ci si vede siamo come una grande famiglia hehe. Non conosco ancora nessuna delle altre band al momento... quindi non vedo l'ora di incontrarli tutti, so che il tour sarà grandioso :-)


M.: Dopo aver promosso “Everything Remains” in tour, cosa potremmo aspettarci dagli Eluveitie?

A.: Passeremo molto tempo tra tour e festivals quest'anno. Quindi ci concentreremo sul migliorare la nostra attività live e poi vedremo dove ci porterà tutto questo :-)

M.: Vuoi aggiungere qualcos'altro per i lettori di Holymetal.com?

A.: Grazie mille! You rock :-)

Intervista di  Marco Manzi

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