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Humangled

Con un forte debutto come "Fractal" gli Humangled irrompono nella scena estrema italiana e urlano forte e chiaro il loro nome. Se da una parte è vero che la band ha ancora da maturare, iniziando a impostare le loro coordinate stilistiche con questo primo capitolo, dall'altra troviamo gia dei musicisti con le idee chiare e convinti su come deve suonare il loro death metal. Scambiamo quindi due parole con questi pisani, che si dimostrano disponibilissimi e onesti.

Ciao Ragazzi benvenuti su Holymetal. Siete finalmente arrivati al vostro debutto discografico, vi va di introdurre "Fractal" e la band in generale ai nostri lettori?

La band non è altro che la manifestazione sotto forma di studio project di un progetto intrapreso una quindicina di anni fa. Sin dagli esordi ma anche dopo la ripresa del 2007, abbiamo sempre cercato di concretizzare la nostra idea di musica estrema. Fino ad oggi sia i problemi tecnici che immaturità, non ci hanno mai concesso di realizzare un lavoro che corrispondesse alla nostra idea. Avvalendoci di un budget discreto e di vari studi di registrazioni, finalmente siamo riusciti a dar vita al sound che volevamo in origine. Certo la perizia compositiva e la qualità dei suoni si è evoluta col tempo, ma le coordinate di arrivo sono pressappoco quelle già presenti dalle origini. 

A differenza di molte death metal band moderne siete decisamente più tradizionali: niente produzione iperpompate, niente blast beat, niente che si avvicini al brutal. Quanto è importante per voi questo legame alle origini del genere?

Siamo legati culturalmente alle band storiche del death metal e ci viene spontaneo esprimerci in questo modo. Non scriviamo mai un brano volutamente ispirato a qualcosa, ne decidiamo a prescindere di mettere o di non mettere qualcosa, ma le canzoni di Fractal in qualche maniera sono uscite così "da sole". I blastbeat sono ridotti all'osso perché i pezzi (intesi come plot, come idea di fondo ma anche come consecuzione compositiva), a nostro avviso, non lo richiedevano.

Avete solo un chitarrista, cosa che, nonostante il forte impegno di Luke, può risultare un rischio a non rendere al massimo la proposta. Avete pensato di assoldare una seconda chitarra in futuro?

L'idea di far salire a bordo un chitarrista è sempre ben presente. Ovviamente cerchiamo qualcuno che riesca a essere parte dell'insieme in maniera completa. La realizzazione di Fractal serve anche come coordinata stilistica per proporre il nostro sound. Le richieste di apparizioni live stanno velocizzando questo processo, ma dopo alcune esperienze non esattamente costruttive del passato preferiamo valutare bene gli eventuali ingressi in lineup.

Il disco è stato masterizzato e missato da Dan Swano, cosa che immagino vi abbia appagato molto. Volete raccontarci qualcosa circa questa esperienza e la realizzazione generale del lavoro?

Dan è un professionista assoluto, proprio in virtù della necessità di dar voce ad un idea così specifica, abbiamo dovuto lavorare molto anche a monte per chiarire esattamente quello che volevamo fosse il risultato. Siamo realmente molto soddisfatti del suo lavoro, ci ha aperto le porte degli Unisound, cosa che recentemente non fa quasi mai (generalmente lavora a distanza, ma noi avevamo bisogno di parlare faccia a faccia con lui per spiegare bene il risultato sonoro che avevamo in mente).

Il vostro logo è grandioso, come del resto la copertina. Quanto è importante per voi il livello d'immagine per una death metal band?

Grazie per i complimenti! L'aspetto visivo, ma anche la particolarità dei testi, tutto quello che si muove attorno a Humangled fa parte del progetto stesso. Avere dei riscontri positivi ci fa veramente molto piacere.

Domanda di rito: cosa ne pensate della scena metal italiana?

Crediamo che la scena musicale italiana sia assolutamente folta di proposte interessanti. Il problema che affligge il nostro paese risiede più a monte: pochi sbocchi, poco supporto, mancanza di professionalità e l'insolita attitudine di piangersi addosso. Però vorremmo citare alcune band che riteniamo realmente di ottimo livello: Faust, Karnak, Zora (quest'ultima non perché ci suona il nostro bassista).

Attualmente, secondo voi, qual'è lo stato più forte per quanto riguarda il metal estremo?

Nonostante oggigiorno si possa tranquillamente rispondere Polonia, noi preferiamo volgere lo sguardo verso gli Usa e altri stati europei di riferimento come Svezia, Inghilterra e Olanda.

C'è qualche band underground che volete consigliare ai nostri lettori?

oltre a quelle già menzionate, direi che l'underground Italiana brulica di ottime proposte. Più che suggerire dei nomi, suggeriremmo di supportare il Metal Italiano, comprare i dischi, andare ai concerti. 

Inutile chiedervi quali siano le vostre influenze perchè sono praticamente evidenti. Piuttosto, avete un sogno nel cassetto in particolare? Con quale storica band vi piacerebbe condividere il palco?

Beh visto che non abbiamo molta esperienza live non faremmo distinzione. Abbiamo molte richieste e poterne accontentare qualcuna sarebbe gia una cosa bellissima.

Avete in programma qualche data live per promuovere la release? Mi piacerebbe molto vedervi dal vivo.

Al momento nessuna, forse solo qualcosa presso la nostra etichetta con gli altri del rooster. Ma sono ipotesi sottoposte alle variabili di cui abbiamo gia detto. 

Ok l'intervista è finita. Vi lasciamo l'ultimo spazio per dire quello che volete e invogliare i nostri lettori a supportare "Fractal" e gli Humangled.

Ringraziamo tutti per l'opportunità che ci avete dato e speriamo che i vostri lettori abbiamo voglia di darci un ascolto. Un abbraccio a tutti di cuore

Intervista di  Thomas Ciapponi