Black metal inteso come metodo per esternare un determinato pensiero profondo e non come squallida moda da seguire nei modi più ridicoli possibili. Questo è il pensiero degli Ater, torinesi e usciti da poco con "Oltre La Vetta", un disco interessante che segna l'avvento di una formazione da tenere sicuramente sotto d'occhio. La band stessa ci svela cosa c'è dietro questo prodotto di qualità, sottolineando l'importanza di comporre musica seguendo il proprio spirito e non le richieste di questo mercato sempre più malato e capace di contaminare anche un genere come il black:
Ciao ragazzi e grazie per la disponibilità. Siete una band praticamente nuova nel panorama black italiano, volete presentarvi ai nostri lettori?
Ciao Thomas, grazie a te per l'opportunità! Gli ATER si sono formati nel lontano 2005 con l'intento di creare un black metal veloce ed epico che ha come diretta ispirazione il paesaggio che ci circonda , in primis le Alpi che incorniciano la nostra Torino; teniamo particolarmente al rapporto con la natura e si può dire che è la nostra influenza principale, anche prima dei gruppi che ci hanno ispirato nel corso degli anni. Verso la fine del 2007 abbiamo prodotto la nostra demo, "Arcane Terre", registrata e mixata dal nostro chitarrista solista e dal nostro primo cantante ; ha avuto una bella accoglienza anche fuori Italia, sebbene la qualità della registrazione non fosse al top. A metà 2008 abbiamo registrato il primo full, "Oltre la Vetta", che siamo riusciti a distribuire per mezzo della "Winter Thorn Records" (USA) solo ora nel 2010... purtroppo quando si tratta di un genere relativamente di nicchia come questo bisogna attraversare una vera e propria gestazione per fare uscire un disco. Ora invece, dopo qualche cambio alla lineup che ha visto l'ingresso di un nuovo batterista, un nuovo chitarrista e il passaggio alla voce del nostro chitarrista ritmico, stiamo scrivendo i nuovi pezzi che andranno a costituire il seguito di "Oltre la Vetta".
Parliamo infatti del vostro debutto, "Oltre La Vetta", un album che non si limita a proporre un canonico black ma che anzi, scava a fondo in un viaggio spirituale intenso e a tratti anche malinconico.
Come accennavo precedentemente, "Oltre la Vetta" è la nostra personale metafora ed interpretazione dell'uomo che compie il proprio cammino verso la Vetta, intesa come forma di realizzazione del proprio Io; questo cammino lo abbiamo espresso come un viaggio attraverso la natura, a volte stupenda e ammaliante, a volte dolorosa e malinconica. "Oltre la
Vetta" significa puntare dritti verso al sole come dei piccoli Icaro, ben consapevoli del destino che ci accoglierà una volta a quel punto.
Avete usato qualcosa in particolare come fonte d'ispirazione? magari qualche particolare paesaggio che avete visitato o ambienti particolari...
Sicuramente il background che circonda la nostra città: Torino è la città magica attraversata dal primo fiume d'Italia e magiche sono le colline, le valli e i monti che la cingono, le fortezze che si ergono a difesa dei passaggi, i boschi e si sentieri che si spingono fino alle cime più impervie.
spaziare con la mente quando ci si trova in questi luoghi è di massima ispirazione.
Pensate di continuare sulla stessa linea compositiva in futuro?
Musicalmente il nostro stile compositivo rimane lo stesso, magari impreziosito da passaggi che l'esperienza e i cambi di lineup ci hanno portato. I testi futuri saranno sempre incentrati sul rapporto uomo/ realtà che lo circonda, proponendo un'analisi di matrice esistenzialistica, ponendo l'uomo di fronte all'infinito, di fronte alla necessità e di fronte all'angoscia che precede la scelta obbligata. Insomma, il prossimo disco tratterà della vertigine causata dall'infinita possibilità di scegliere miliardi di uniche vie, di quel maledetto horror vacui che è croce, delizia e privilegio della razza umana.
Parlando della produzione mi è piaciuta abbastanza, evidenzia bene il suono freddo delle chitarre che fanno da carro trainante dell'intera opera...
Ti ringrazio, la produzione non è quella di stampo classico black metal, ma dà un impatto che ci è piaciuto particolarmente, nonostante i vari errori dovuti all'inesperienza. I suoni delle chitarre abbiamo fortemente voluto che fossero identici a quelli che abbiamo in fase live per una questione di trasparenza verso chi ascolta il disco. Troppe volte si sentono iper produzioni che ti lasciano a bocca aperta e poi dal vivo ti assale la delusione perchè impossibili da replicare. Noi vogliamo trasmettere freddo, malinconia, sofferenza, morte, rinascita, speranza e pensiamo che questi suoni aiutino ciò che ci siamo prefissati di fare.
E' interessante notare come il black in italiano, che voi usate, abbia un fascino molto particolare. Personalmente penso che andrebbe usato con maggiore sicurezza da parte di formazioni che invece preferiscono altre lingue. Che ne pensate?
Noi utilizziamo l'italiano perchè lo consideriamo molto personale ed efficace nell'esprimere quello che abbiamo da dire; traducendo i nostri testi probabilmente molti riferimenti tra le righe andrebbero persi. Non ci interessa molto se altre formazioni usano altre lingue, noi siamo italiani e usiamo l'italiano anche perchè non abbiamo pretese di pubblico oltre confine e quindi di farci capire anche da altri popoli. C'è da dire inoltre che sono pochissimi quelli che leggono il testo di una canzone limitandosi ad ascoltare passivamente quindi motivo in più per scrivere in italiano anche se coloro i quali ci ascoltano risultano essere americani, francesi, tedeschi o quant'altro. Dico passivamente perchè l'ascolto di un pezzo è attivo quando si capisce anche il messaggio che danno i testi, che senso avrebbe altrimenti scrivere delle liriche per una canzone se non comunicare qualcosa? Un pezzo è composto da musica e parole, entrambi importanti, chi si limita ad ascoltare la musica si perde 50% del messaggio intrinseco
Ultimamente l'interesse per il metallo nero nella nostra penisola sta crescendo vistosamente. Sono nati festival di rilievo come il Black Lake, il Black Valley e il fresco Faust Extreme Fest. Siete contenti di questo passo avanti?
Vero, negli ultimi anni il black metal in Italia ha preso piede, sono nate un sacco di band ed eventi estremi incentrati su questo genere ne vediamo sempre di più Ovviamente fa piacere, anche perchè ci sono persone che ci credono veramente non considerandolo solo un motivo per lucrare, e con questo ci riferiamo al Black Lake e al Black Valley in particolare, non conoscendo molto il Faust Extreme Fest.
Avete in programma qualche data per promuovere il disco? Sarebbe bello vedervi ad uno di questi festival.
In effetti suoneremo al Black Valley III [ride]. Ci piacerebbe fare quanti più live possibile per promuovere il disco, quindi se le occasioni si presenteranno non ci tireremo indietro!
E' il momento della domanda di rito. Cosa ne pensate della scena metal italiana voi che effettivamente vi siete affacciati su di essa da poco?
Parlando strettamente della "scena" black metal, sinceramente non è di nostro interesse; troviamo che il black metal sia un genere potenzialmente infinito per quanto riguarda la capacità espressiva, ma c'è gente che, purtroppo, finisce per mostrare il black metal come una pagliacciata, noi vediamo il black metal come un tramite per far provare emozioni ed emozionarci quando suoniamo, non come uno stile di vita da seguire stile "true evil grim and frostbidden / sono misantropo e incazzato" Questo non significa che ne rimaniamo completamente fuori, semplicemente viviamo la cosa serenamente e senza teatrini surrogati dei vari Inner Circle degli anni che furono... stimiamo e siamo in contatto con molte band di nota dell'underground italiano, ma non la consideriamo una vera e propria scena.
Proprio nella vostra Torino ultimamente si stanno attrezzando per ospitare eventi di grossa portata, uno a caso il Gods Of Metal, tanto criticato quest anno. Cosa ne pensate? ci farete un salto?
Ultimamente Torino sembra stia tirando fuori un po' le palle in quanto a metal estremo, anche se le solite magagne dei concerti underground rimangono (pochi rimborsi ai gruppi da fuori, assistenza ai suoni molto bassa, e così via, anche se crediamo che sia cosa comune al panorama underground) Al GoM forse ci andremo, non siamo grandi estimatori
dei festival in generale (e della Live in particolare) ma essendo dietro casa un pensierino ce lo si farà molto tranquillamente! [ride]
Ok siamo in chiusura. Vi lasciamo l'ultimo spazio per invogliare i nostri lettori a supportare gli Ater e il loro debutto "Oltre La Vetta". Vi ringraziamo ancora per la disponibilità nella speranza di rivedervi presto sul nostro sito.
Umilmente porgiamo ai vostri lettori l'invito ad ascoltare qualche sample dei nostri lavori su http://www.myspace.com/aterblackmetal e a trovare da sè le sensazioni che ne verranno fuori! Il disco è in edizione veramente limitata e invito tutti coloro che fossero interessati a farsi sentire al più presto, sia sulla nostra pagina di MySpace che sulla nostra mail.
ATER
http://www.myspace.com/aterblackmetal
http://www.facebook.com/page/Ater/236294810314
http://www.reverbnation.com/ater (sample in migliore qualità audio)
aterblackmetal@gmail.com
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.