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Thunderstorm

Line up:

Fabio “Thunder” Bellan - voce, chitarra
Omar Roncalli - basso
Attilio Coldani - batteria
www.thunderstorm-doom.com
 

I Thunderstorm, freschi di uscita col sorprendente “Nero Enigma”, nuovo ed affascinante tassello di una discografia di prim’ordine, sono stati contattati da Holy Metal per un”resoconto del delitto” a cura del capo-gabinetto di criminologia della band, l’Egr. Dott. Doom Fabio “Thunder” Bellan ed il redattore del trattato, l’illustre psicologo dell’omicidio, il Dott. Omar Roncalli, a voi gli incartamenti...

Alessio: Ciao Thunder, innanzitutto è superfluo dire che averti sul nostro sito è solo un piacere, dato che, devo ammetterlo per correttezza, la tua band è sicuramente nella top list delle mie preferenze, non solo in ambito italiano e “Nero Enigma” non ha fatto altro che confermarmelo, ci vuoi parlare di come si è sviluppata la fase di songwriting e ovviamente del modo in cui si sono svolte le registrazioni?

Fabio: Abbiamo lavorato come sempre, iniziando da un riff di chitarra o una melodia vocale, sviluppando poi con la parte ritmica di basso-batteria l’eventuale song.
Quando la canzone ormai e’ quasi al termine, Omar, il bassista, comincia a comporre i testi seguendo le mie linee melodiche vocali. Tentare un approccio diverso non so quanto funzionerebbe, e’ sempre andato tutto liscio e in maniera ottimale, sinceramente non vedo alcuna esigenza di eventuali cambiamenti. Ci siamo affidati sempre ai New Sin Studio a Loria, in provincia di Treviso. Ormai Luigi Stefanini, il fonico dello studio, ci conosce bene e sa cosa vogliamo ottenere sia a livello di suoni che di arrangiamenti e non si corre il rischio di far suonare un album uguale all’altro poiche’ in ogni album abbiamo idee di suono e strumentazioni diverse.
Aveva senso cambiar studio se ogni album fosse stata la fotocopia del precedente ma con i Thunderstorm non si corre questo rischio....

A: E' inevitabile notare che vi siete staccati un poco dal classico Doom di stampo epico che, finora è stato il trademark dei Thunderstorm, come mai avete optato per questa scelta, per altro azzeccatissima e, come hai placato la tua infinita sete di “down tempos”?

F: Si, dopo quattro album abbiamo deciso di prendere una direzione un po' più “Metal” nel senso stretto, è un’ ordinaria evoluzione, un bisogno quasi fisiologico di cambiare qualcosa. Come ho placato la mia sete di Doom? Beh, con i Temple of Pain!

A: Quali sono stati i primi riscontri tra i fan e i media specializzati? E' stato apprezzato a dovere il nuovo lavoro? E, non da ultimo, siete completamente soddisfatti del risultato finale?

F: I primi riscontri sono stati più che buoni, tantissime recensioni, tantissime interviste...insomma tanto interesse intorno a quest'album.
Si, siamo soddisfatti del risultato finale, e' uscito proprio come ce l'aspettavamo.

A: Tornando a “Nero Enigma”, passerei la palla ad Omar per raccontaci la trama e i punti salienti del concept...

OMAR Ti posso dire che l’idea del “concept” era un po’ che ci ronzava per la testa, solo che non volevamo inserirlo nel trend di qualche anno fa. In secondo luogo io ho sempre immaginato il concept come un’opera a 360°, a la “Tommy” e “The Wall” (irraggiungibili!). Non potendo ricreare realmente la sceneggiatura, ho cercato di poterla costruire nel posto più a portata di tutti: la mente. Come fare poi a fare concentrare “la mente” soltanto sulla trama? Lo stesso sentimento che ha contribuito all’evoluzione dell’umanità è venuta in mio soccorso: la curiosità. Un po’ come a scuola se io ti forzo a fare qualcosa o ti annoia o dopo 10 minuti, l’hai dimenticato. Le cose che ti incuriosiscono ti portano a trascendere il tempo e lo spazio, proprio come la musica. La curiosità se misurata con altri individui ti porta alla “sfida”. La sfida che parte da noi stessi per creare delle atmosfere voce/musica coerenti con l’intero “feeling” dell’album, come se fosse un’unica canzone/entità morbosa, appetibile e pericolosa.

A: Avete già in programma qualche data di supporto al nuovo disco? Siete già stati contattati per qualche evento estero, come già vi è capitato in passato?

F:Abbiamo gia' fatto un paio di date in cui si e' presentato l'album nuovo e come date future, suoneremo a meta’ luglio al “Rock In somma”, a Somma Lombardo in provincia di Varese.
La vera attivita’ live partira’ dalla stagione prossima, da settembre in poi. Al momento non c’è nessuna data estera pianificata, se ne riparlera' più avanti.

A: Ho citato l'estero e, in particolar modo la Germania, poiché so che in terra teutonica siete particolarmente acclamati, quale pensi sia il vero motivo, maggiore competenza anche da parte dei fan o che altro?
Viceversa, in italia “purtroppo”, solo uno zoccolo duro vi tributa l'attenzione che meritate, si può parlare di mancanza di visibilità?

F: il problema fondamentale, e' che in Italia si ragiona coi paraocchi, da sempre. C'è troppa gente che ascolta solo un determinato sottogenere (sottolineo non genere, proprio sottogenere!) e snobba bellamente gli altri. Io non so come la chiamano gli altri ma io un termine ce l'ho: IGNORANZA MUSICALE. Ce' un sacco di gente che appena nomini Doom si mette le mani nei capelli pur non avendo mai ascoltato nulla del suddetto genere... che tristezza. (Dannata verità... CAZZO!!! ehm... scusate N.d.r.)

A: Fabio, dopo diciotto anni (su per giù) di vita dei Thunderstorm, la band ha raggiunto (ma a mio avviso lo aveva già fatto molto tempo fa!) la maggiore età, hai rimpianti per qualcosa che non è andata nel verso giusto o per il fatidico “treno perso”?

F:Uhm...no, nessun rimpianto: Tutto ciò che era da fare e' stato fatto, quello che non era da fare...beh, non e' stato fatto! Nessun treno perso insomma....

A: Dato che vi conosco come ragazzi schietti e alla mano, la vedo un po' dura ma, hai qualche brutto aneddoto da raccontarci riguardo la band, ad esempio, avete mai vissuto qualche episodio di “ostilità” nei vostri confronti?

F: Ostilità? A quanto ricordi no, forse qualche recensione inspiegabilmente un po' troppo dura nei nostri confronti ma nulla di che.

A: Di contro ti chiedo, quale è stata la vostra massima soddisfazione finora, a livello di band?

F: Beh, l'aver raggiunto quota cinque albums ufficiali senza avere un disco più importante dell'altro e l'aver suonato in festival di indubbia importanza nonostante il genere non sia “di presa” per il grande pubblico.

A: Cambiamo discorso, puoi illustrare, per chi non lo sapesse, il genere ed il sound dei Thunderstorm, nonché le tue maggiori fonti di ispirazione?
Parlaci anche della line up, da anni ormai consolidata e, dell'alchimia che solo voi tre insieme sapete creare.

F: Beh, il genere e' il Doom classico, ovvero Black Sabbath, Candlemass etc... Ma anche con forti influenze di Heavy Metal classico (anche un po' “tirato”) soprattutto per quanto riguarda l'ultimo album.
Questa line-up e' consolidata da oramai diversi anni: sarebbe stupido cambiare qualcosa, va benissimo cosi!


A: Concludi come vuoi Thunder, vi auguro che, anche grazie a questa breve chiaccherata, qualche interessato vada a procurarsi i vostri dischi e, che col tempo si unisca alla vostra “Legion Of Doom”, anche se solo uno lo farà, vorrà dire che non sarà stato tempo sprecato!!!
Grazie ancora della pazienza, ci vediamo on stage!!!

F: Date un’ascolto a Nero Enigma, anche chi non e’ avvezzo alle sonorità prettamente Doom: Non se ne pentirà!
Per chi volesse ascoltare una song dal nuovo album puo’ visitare il nostro myspace all’indirizzo http://www.myspace.com/thunderstormlair

Intervista di  Alessio Aondio

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