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Hail!

Line up:

Tim "Ripper" Owens - vocals
Andreas Kisser - guitars
James LoMenzo - bass
Paul Bostaph - drums
www.myspace.com/hail
 

Mentre il Sauna Open Air di quest’anno sta per concludersi, ci troviamo nella hall dell’albergo dove hanno soggiornato molte delle band alternatesi nell’edizione 2010. L’occasione è l’intervista agli Hail!, supergruppo composto da Andreas Kisser, Paul Bostaph, James LoMenzo e Tim "Ripper" Owens. Ed è proprio con quest’ultimo che tra qualche birra e l’incontro dei mondiali tra Inghilterra ed USA (1-1 per la soddisfazione degli americani), abbiamo approfittato per discutere di questo progetto e non solo:

Marco: La prima domanda è quella che sicuramente tutti vi avranno chiesto, come è nato il progetto Hail!?

Tim: E’ nato ormai qualche tempo fa. David Effefson ed io ci eravamo incontrati per fare qualcosa assieme, e pensammo che sarebbe stato davvero grande formare un gruppo simile un giorno. Poi come puoi immaginare abbiamo dovuto contattare gli altri per poter avviare il progetto. Così con David ci siamo detti "chiamiamo un pò di gente e vediamo se gli va di fare qualche show". Quindi Dave ha chiamato me, poi Andreas... ed è così che è cominciato. Abbiamo fatto qualche show con Jimmy DeGrasso alla batteria, ed è partito tutto da lì. Abbiamo riscosso successo, molto successo, e quindi abbiamo deciso poi di andare avanti.

M.: Quindi è qualcosa a cui avevate già pensato prima, non una qualche specie di "pazza idea" con cui siete usciti all’improvviso...

T.: Bè, pensammo che avrebbe funzionato, ma non eravamo sicuri di niente, ed in un certo senso credo si tratti sì di un’idea un pò pazza. Molta gente lo fa. Ma noi volevamo fare qualcosa di leggermente diverso, prendere canzoni diverse, organizzare qualche show, e alla fine mettere il tutto assieme.

M.: Pensi che la gente venga ai vostri concerti più per la musica o per vedere all’opera voi come "all-star" band?

T.: Oh io credo che sia per la musica, o almeno, noi lo facciamo per la musica, e penso che il pubblico che viene ai nostri show voglia sentire quella. E’ bello vedere che siamo noi ad esibirci, ma comunque si tratta della musica con cui siamo cresciuti. Non c’è niente di meglio di questa combinazione: fra la band E la musica.

M.: Ed avete anche suonato una cover di DIO durante il concerto... ("Stand Up & Shout", ndr)

T.: Esatto!

M.: Il pubblico è sembrato molto sensibile alla dedica.

T.: Si infatti. Vedi, il punto è che non avevamo niente di DIO in realtà nella setlist. O meglio, non avevamo questa canzone in scaletta dall’anno scorso. Ogni volta facciamo "Children Of The Sea", facciamo... E’ stata forse l’unica canzone di DIO che avevamo, ed è bello pensare che teniamo ancora le stesse canzoni di Dio nella nostra setlist, solo che ora abbiamo dovuto dedicarla a lui...
Fosse per me in realtà canterei DIO per tutta la notte, mi piace cantare i suoi brani, e raggiungere la sua estensione vocale.


M.: Certamente è stato un grandissimo cantante...

T.: Era il miglior cantante! A 67 anni ancora si esibiva, finchè poi purtroppo non ci ha lasciato... Era il più grande. Il miglior cantante Rock, il miglior cantante Metal, di gran lunga una spanna sopra tutti. Era eccezionale, non pensava certamente ai soldi, una persona grandiosa, un uomo grandioso, e si ricordava sempre il nome di tutti. Era magnifico...

M.: Vero, mi ricordo che lo vidi esibirsi per la prima volta nel 2004, ed era grandioso! Invece avevo la possibilità di vederlo nuovamente all’opera coi DIO quest’inverno, ma è stato proprio quando gli hanno diagnosticato il cancro, e quindi poi il concerto venne cancellato...

T.: Si è un peccato. E’ una grande perdita e un vero peccato... Ma sai com’è...

M.: Già, sfortunatamente non ci si può fare nulla. Cambiando invece argomento, in cosa è diverso imbarcarsi in un progetto del genere, rispetto ad una band "tradizionale"?

T.: In un certo senso è più facile. Il mio obbiettivo principale comunque è sempre quello di cantare bene, in ogni circostanza. Ma qui è diverso, canti canzoni diverse, ed è una setlist più semplice da cantare della mia. Quando sono in tour per conto mio sono una macchina per urli, e penso che le mie canzoni siano anche più difficili da cantare di quelle dei Judas Priest, davvero! Perchè quando le compongo cerco di arrivare al top delle mie possibilità.
Quindi fare questo è divertente, sei qui, con questi ragazzi, sai che intendo dire. E’ come se guardi sopra le spalle di dei grandi musicisti, è qualcosa di davvero eccezionale. E’ semplicemente diverso dalla mia band, perchè come ti ho detto mi preoccupo un pò di più del mio materiale in scaletta.


M.: Ed hai ovviamente molta più libertà.

T.: Certamente. E’ divertente esibirsi così.

M.: Hai mai pensato agli Hail! come una sorta di cover band?

T.: In un certo senso E’ una specie di cover band. Decisamente lo è. La differenza è che tutti noi abbiamo i nostri gruppi. Sai, certa gente può dire "oh guarda, fanno una cover band, perchè dovrebbero?" Per avere tutto questo! Voglio dire, siamo appena stati in tour in Siberia, Russia, e ci siamo divertiti un mondo! La maggior parte del tempo durante l’anno ci dividiamo tra Testament, la mia band solista, i Beyond Fear... Andreas è sempre in giro con i Sepultura... Ognuno ha le sue cose da fare. Perciò quando abbiamo appena un pò di tempo è bello poter organizzare tour come questo, perchè è puro divertimento, andiamo tutti d’accordo alla grande. E suoniamo cover. Ci capita di suonare ovunque e dovunque possiamo. Non posso lamentarmi!

M.: E certamente si vede la differenza da una normale cover band.

T.: Si, è diverso. C’è una gran differenza. Ascolta, se io fossi un fan e sapessi che questi ragazzi vengono a suonare, vorrei andare a vederli!

M.: Ed avete intenzione magari di registrare qualcosa con questa formazione, o è solo qualcosa che fate per divertimento?

T.: Ah, non lo so. Penso che sarebbe bello, ma il problema è trovare il tempo per farlo. Suoniamo dal vivo o registriamo? Per me è più divertente suonare. Dovremmo prenderci del tempo per poter registrare, tutti noi. Perciò ci esibiamo in questi show, se dovessimo registrare sarebbe difficile trovare spazio nei nostri programmi, ed è questo il problema. Dovremmo incasinarci per trovare il tempo di riunirci assieme e registrare. E se proprio devo allora preferisco di gran lunga fare qualche concerto. Detto questo non mi fraintendere, adoro fare dischi, prendiamo le canzoni, le registriamo... Ma non è facile, è difficile trovare il tempo per farlo.

M.: Torniamo ad un argomento un pò più triste, dato che dopo il ritorno di Dave nei Megadeth, avevate originariamente scelto al suo posto Paul Gray. Ma poi purtroppo anche lui è morto il mese scorso, ed avete chiamato per rimpiazzarlo James (LoMenzo, ndr), che guarda caso era il sostituto di Dave ai Megadeth...

T.: Lo so, il fatto è che Paul è morto, ma noi ormai volevamo fare questo tour. Perciò siamo stati abbastanza fortunati da poter chiamare James, così da poterlo fare comunque. E’ una situazione orribile quella in cui ci si è trovati. Però abbiamo dovuto fare una sola chiamata, a una sola persona, James, non abbiamo dovuto chiamare nessun altro. Siamo stati fortunati nel trovarlo subito disponibile.

M.: Qualche commento invece a proposito di Paul Gray?

T.: Ah, è stata una tragedia! E’ stato un grande amico, un grande ragazzo, e sarebbe stato splendido suonare con lui! Sarebbe piaciuto a tutti noi. Il fatto è che mi dispiace per la sua famiglia e sua moglie, ed anche i suoi amici. E’ sempre stato presente per sua mamma e per la sua famiglia. E’ questo il problema nel perdere qualcuno... E’ una situazione triste.

M.: Hai ragione... Invece dato che avete appena suonato qui in Finlandia, ci siete stati lo scorso anno... volevo chiederti che ne pensi della Finlandia e dei fans finlandesi?

T.: E’ meraviglioso! Ci siamo divertiti un mondo! Siamo stati anche ad Helsinki, abbiamo avuto la possibilità di suonare con dei grandi gruppi... Siamo fortunati di poter fare tutto questo. Non vedo l’ora di tornare, magari con il mio tour solista, all’inizio del prossimo anno. Suonare di nuovo in tutti questi posti e magari avere come supporto una grande band finlandese. Ho intenzione di portare con noi il mio chitarrista dei Beyond Fear, per questo giro solista, con le mie canzoni, dei Beyond Fear, dei Judas Priest. Perchè è davvero un gran bel posto dove suonare! Mi sono divertito moltissimo!

M.: Ed avete anche invitato diversi ospiti a suonare con voi...

T.: Esattamente!

M.: Come Osegueda e Cavestany dei Death Angel e Marco Hietala (Nightwish, Tarot, ndr) quest’oggi.

T.: Si, è stato divertente!

M.: Tra l’altro Marco ha cantato con voi anche l’altro giorno al Dante’s (in Helsinki, ndr).

T.: Si è vero, è un ottimo cantante, ed è stato bello averlo qui con noi per entrambi gli show. Davvero fantastico!

M.: Cosa mi dici invece dell’Italia? i nostri lettori italiani vorrebbero sapere quando suonerai da loro.

T.: Sarò lì con il mio tour solista in Settembre. Concluderò il tour in Italia, non sono ancora sicuro di dove, ma lo finirò di sicuro in Italia.

M.: Grandioso! Sei stato invece un pò deluso l’anno scorso quando dovevate suonare qui in Finlandia e lo show è stato spostato da un locale più grande (Kulttuuritalo, ndr) al Dante’s Highlight di Helsinki?

T.: Oh si lo ero, ma a causa del promoter! Avevamo un promoter diverso allora, ed ha deciso di tirarsi fuori. Non voleva più fare lo show. Quindi abbiamo cambiato, per questo motivo. Abbiamo cambiato promoter e tutto il resto!

M.: Ed ora si spera che le cose vadano decisamente meglio!

T.: Si, si, ora vanno alla grande!

M.: Ultima domanda. Cosa riserva il futuro degli Hail!?

T.: Sai, credo che faremo quel che facciamo sempre, andremo a suonare e divertirci. Cercando di offrire dei buoni show ai ragazzi e sperando che si divertano. E’ questo quel che rappresentano gli Hail!. Hail! simboleggia un posto dove la gente non va tutti i giorni, se capisci cosa intendo, e noi diamo al pubblico dei nostri concerti quello che vogliono, sperando che vengano a vederci.

M.: Capisco. Se hai invece qualcos’altro da aggiungere per i vostri fans...

T.: Ah bè, non vedo l’ora di intraprendere questo mio tour solista, spero il prossimo anno. Andate sul mio sito timripperowens.com per tenervi aggiornati!

M.: Ok, grazie per l’intervista!

T.: Grazie a te amico!

Intervista di  Marco Manzi

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