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Forbidden

Line up:

Russ Anderson: voce
Craig Locicero: chitarra
Steve Smyth: chitarra
Matt Camacho: basso
Mark Hernandez: batteria
http://www.myspace.com/forbiddenofficial
 

Dopo 16 anni di assenza dagli scaffali, gli storici Thrashers di San Francisco, i Forbidden, tornano con il possente “Omega Wave”, album capace di riconoscere i mutamenti del tempo, quindi chi meglio del fondatore e chitarrista Craig Locicero per spiegarci da dove è nata la voglia di rimettersi in gioco?

(Alessio): Torniamo indietro di qualche anno Craig, puoi raccontarci come hanno fatto i Forbidden a ritornare insieme, concretizzando così la reunion e, immediatamente intraprendere un tuor mondiale?

(Craig): L'idea, inizialmente, era quella di tornare insieme a suonare le vecchie canzoni, ti sto parlando del 2005/2006, quando Russ mi convinse a riformare la band dicendomi che senza di me non si sarebbe fatto nulla.
Cosicchè ci attivammo per richiamare i vecchi membri della band, per primo Tim Calvert all'altra chitarra che, purtroppo, non aveva più tempo per rientrare nei Forbidden e non è nemmeno più così interessato al Metal da tempo. Poi chiedemmo a Paul Bostaph che ci disse di voler rientrare con noi oltre che rimanere in pianta stabile nei Testament ma, quando dovemmo partire in tour, fu obbligato a dare loro la priorità, quindi, chiamai senza indugi Gene Hoglan che, oltre ad essere mio amico è un grande fan del gruppo! (che culo N.d.r.). Matt Camacho accettò subito, mentre invece esitammo un po' per la scelta di richiamare Glenn Alvelais ma, a conti fatti, fu subito disponibile ad imbarcarsi in questa nuova avventura.


A: Infatti la line up è cambiata di nuovo in questi ultimi anni, come mai Glenn se ne è andato un'altra volta?

C: Guarda, sin dai tempi di “Forbidden Evil”, io e Rob Flynn(insieme a Craig, primo chitarrista dei Forbidden e successivamente fondatore dei Vio-Lence, nonché dei più commerciali Machine Head N.d.r.) eravamo le anime Thrash, poi quando se ne andò, scegliemmo Glenn principalmente perchè era un gran chitarrista solista ma lui era molto più appassionato di Van Halen, Ratt e Malmsteen!
Mi ricordo ancora che si presentava alle prove pieno di hairspray e noi gli dicemmo che non sarebbe mai accaduto ai Forbidden perciò, ancora una volta lui ha voluto andarsene per proseguire con il suo materiale.


A: A dire la verità Craig, ho sentito gli LD/50, la nuova band di Glenn, molto simile al Thrash tecnico e claustrofobico dei Forbidden quindi, sentirlo descrivere come un glamster mi suona un po' strano...

C: Sì è vero ma, non mi va di parlare male di nessuno, solo che, quando è arrivato il momento di scrivere il nuovo materiale per l'album, Glenn continuava a dirci che voleva fare le sue cose, quindi io mi sono limitato a lasciarlo andare, pur ritenendolo ancora un grande chitarrista. Del resto, come ti dicevo prima, all'inizio eravamo un po' titubanti sulla scelta di ricontattarlo!

A: Arriviamo quindi a “Omega Wave”, il vostro nuovo album, che, dalla copertina sembrerebbe un ritorno alle origini di “Forbidden Evil”, discostandosi così dall’oppressivo Thrash dei 90’s delle ultime vostre due release, “Distortion” e “Green”.
Invece, ascoltando il disco si percepiscono molte nuove influenze, ce ne vuoi parlare

C: Per quanto riguarda la cover, siamo voluti ritornare visivamente a “Forbidden Evil”, poiché, vedendo ancora in giro ai concerti tanta gente che ce ne parla e ne indossa t-shirt, porta toppe o addirittura ha un tatuaggio di quel disegno, mi sono reso conto che è stato la nostra pietra miliare che è durata nel tempo, questa cosa mi fa letteralmente impazzire!
Sul piano musicale invece, devi tenere conto che io erano parecchi anni che non suonavo Metal (!), quindi tutto quello che senti è nato dopo il 2008, con tutte le influenze assimilate durante la prima fase della band e, con altre mie personali, acquisite negli anni successivi.
Ti posso dire che sono molto soddisfatto di “Omega Wave”, poiché lo ritengo pervaso di una forte attitudine, consolidatasi anche durante le registrazioni, avvenute nel modo che si usava anni or sono, ovvero tutti insieme nello studio, ciò ha influito molto anche nella “chimica” del gruppo che, finalmente è molto buona!


A: Parliamo allora della Nuclear Blast, la vostra nuova casa discografica, come vi trovate con loro e, siete completamente soddisfatti della promozione che sta facendo per i Forbidden?

C: A dire la verità volevamo firmare per una label solo dopo che “Omega Wave” fosse finito, per evitare pressioni ma, dato che la Nuclear Blast ci ha dato fiducia da subito, abbiamo cambiato idea.
Devo ammettere di essere entusiasta del loro lavoro, poiché nessuno di loro si è mai intromesso in sede di songwriting, registrazione e facendoci addirittura scegliere chi intervistare, dandoci così carta bianca, oltre al fatto che alcuni di loro hanno ammesso di essere fans dei Forbidden da molto tempo!
Sono quel che si dice “una macchina organizzativa” ben congegnata e degli ottimi intenditori dato che, loro stessi, mi hanno confessato che non si aspettavano un album così bello ahaha!!!


A: Supporterete anche “Omega Wave” con un tour mondiale e, soprattutto, verrete di nuovo a suonare in italia?

C: Certamente! Il 2011 sarà un anno denso di impegni per noi, dato che da febbraio/marzo inizierà il tour mondiale che, oltre agli States, ci farà toccare il Giappone, il Sud America e l’Europa, italia inclusa, sperando di poter tornare a suonare in qualche grande festival del vecchio continente!

A: Cambiamo argomento, so che tu, quest’anno, oltre che con i Forbidden, sei stato occupato coi Demonica, Thrash band nata per volere di Hank Shermann, quindi ti chiedo, come è stato poter suonare con un’icona dell’Heavy Metal come il chitarrista dei Mercyful Fate?

C: Spettacolare! I Mercyful Fate sono una delle mie band preferite di sempre (parole sante! N.d.r.), pensa che conobbi Rob Flynn grazie a loro, nel senso che, girando per il cortile della scuola superiore con l’Ep della band danese in mano, venni fermato proprio da Rob e da lì nacque una bella amicizia!
Tornando ai Demonica, Hank in persona mi scrisse prima sul myspace e poi mi mandò una mail, confermandomi di avere in mano delle tracce in stile Thrash Metal non complete, allorchè io fui incredulo ma esaltatissimo nel poter contribuire all’album.
Successivamente, a Copenhagen, conobbi gli altri ragazzi del gruppo, tra i quali Mark Hernandez, attuale batterista dei Forbidden, col quale ci ritrovammo subito per le recording sessions nella Bay Area!
Hank Shermann è un innovatore nel suo genere, merita molto di più di quello che ha riscosso!
(segnatevi questa massima ragazzi, in pochi hanno più ragione di Craig su questo argomento!!! N.d.r.)

A: Ora, ho bisogno dell’impressione di un veterano della scena Thrash come te, in tua opinione, cosa è realmente cambiato dagli anni ’80 nella Bay Area, all’attuale movimento Thrash, composto da ragazzi che, nel maggiore dei casi, erano a malapena nati quando voi incidevate i vostri seminali dischi?

C: A mio avviso non si potrà mai più ricreare ciò di cui eravamo parte negli 80’s nella zona della baia di Frisco, dato che tutto era differente, prima cosa il background, ad esempio noi avevamo Ronald Reagan e la guerra fredda coi russi, quindi tutto questo modo di intendere il “giusto” e lo “sbagliato” si ripercuoteva sulle liriche.
Poi arrivarono gli anni 90’ e tutto divenne più commerciale e, per me personalmente anche nauseante!
Ho sentito anch’io però molte band di ragazzini che suonano Thrash Metal, loro emulano il vecchio look ed il vecchio suono, solo che, l’attitudine è diversa, in primis anche i testi potrebbero essere più orientati sul “sociale”, dato che il mondo è ancor più pericoloso di una volta, invece che di parlare solo di circle pit, birra e argomenti di questo tipo.
Devo aggiungere che anche le influenze musicali erano differenti, tieni conto che io, già all’epoca, ascoltavo dai Black Flag ai Beatles!


A: (a questo punto salta la linea, con mie solenni imprecazioni blasfeme ma, dopo 5 minuti, il gentilissimo Craig Locicero mi richiama, dicendomi di avere ancora tempo per qualche domanda anche se era passata la mezz’ora concordata, perché non avevamo finito e che, tanto dopo, avrebbe solo dovuto chiamare la Nuclear Blast per altre questioni (“Nothin’ important you know…”), bene, questi, almeno per me, sono esempi di umiltà e di vero contatto coi fans, cosa da non dare MAI per scontata!)
Craig, passiamo ad una curiosità allora, tu hai un cognome italiano, sai da dove viene la tua famiglia e, hai mai visitato il tuo paese di origine?

C: Oh, sai che me lo avevano chiesto anche dei ragazzi l’ultima volta che sono stato a suonare da voi?
Bene, devi sapere che Locicero è il cognome del mio padre adottivo ma, anni fa ho scoperto che anche il mio vero padre è di origini italiane!
Mentre la mia vera madre è una Mohawk, una Nativa Americana insomma, quindi le mie origini sono un po’ miste ma, ad onor del vero, non ho mai voluto approfondire queste conoscenze anzi, ho voluto mettere una pietra sopra al mio passato…


A: Bene Craig, siamo giunti al termine dell’intervista, come vedi il tuo futuro musicale e, quale sarà la sorte dei Forbidden tra qualche anno?

C: Io mi vedo sempre inspirato nelle mie varie esperienze musicali, mentre per i Forbidden, ho deciso che non chiamerò mai più nessuno che non sia al 100% motivato nel suonare Thrash Metal, oltre al fatto di essere sempre ispirato a suonare quel tipo di musica, poi, sarà la gente che deciderà se dobbiamo andare avanti, come è vero il fatto che gente come te, che supporta la band, ci ha dato modo di tornare, grazie dell’intervista, mi sono divertito molto, a presto!!!

A: Grazie mille Craig, ci vediamo sotto il palco, non appena i Forbidden ci impartiranno una sana dose di Thrash!!!

Intervista di  Alessio Aondio

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