Dato che a noi di Holy Metal piace vincere facile, abbiamo acchiappato al volo la band più sensuale ed in auge del momento... almeno per me!.
Anche perchè se non avete ancora sentito parlare del quintetto (base!) dell'HM centro-italico, significa o che siete eremiti, oppure che, purtroppo per voi, vi mancano almeno due dei cinque sensi, dato il plebiscito di Metal kids che li ha consacrati tiranni dell'underground, dopo solo un paio di esibizioni live!
Scherzi a parte, godetevi questa bella chiaccherata con gli Axevyper, gruppo tosco/marchigiano al debutto su My Graveyard, se volete ritrovarvi negli ideali di passione e amore verso il nostro HEAVY METAL.
Alessio: Cari Luca e Guido, per cominciare, dato che siete un gruppo relativamente neonato, potreste illustrare come siete arrivati dallo scioglimento degli Assedium alla formazione degli attuali Axevyper? Cosa cambia a livello di sound, look e attitudine rispetto alla vostra vecchia band e, per quanto constatato, da dove nasce il grande affiatamento dell'Ascia Vipera?
Fils: Ave, oh mio maraviglioso Aondio, il vero ed unico Chuck Norris del Metallo Tricolore aus Stahl! (antico saluto tra squilibrati N.d.r!!!)
Io e Guido ci eravamo promessi vicendevolmente di continuare a suonare insieme, dopo la fine del vecchio progetto, si può dire quindi che, il passaggio dallo split agli Axevyper, è stato quasi contemporaneo: eravamo a pezzi (forse più lui che io) e non avevamo la benché minima intenzione di tornare ad esibirci con una vera band, tuttavia l'amore sconsiderato per l'Heavy Metal e il coinvolgimento di Damiano "La Favola" Michetti (ex bassista degli Handful Of Hate, passato alla chitarra) e l'allora sezione ritmica dei Fallen Fucking Angels, Andrea "Pandò" Tognetti e Filippo "Butch" Belli ha fatto sì che gli Axevyper diventassero una band vera e propria.
Guido: a livello di sound abbiamo preso le distanze dal cosiddetto "Epic Metal" (senza ovviamente abbandonarlo, come dimostra la vena epica di svariati brani degli Axevyper). Quello che suoniamo oggi è definibile semplicemente come HEAVY METAL, in tutto e per tutto. L'affiatamento per me nasce dall'aver scoperto dei grandi musicisti (in sala prove) e dei grandi amici (al bar)!
A: E' stato automatico per voi accasarvi alla My Graveyard, dato la conoscenza con Giuliano Mazzardi, oppure avete dovuto, ancora una volta, dimostrare la bontà delle vostre composizioni? Vi domando questo onde evitare che qualcuno, anche nel vostro piccolo, vi bolli come dei “raccomandati”, dato che, si sa, siamo un paese sempre impegnato nella “guerra tra poveri”.
Guido: Non mi nascondo dietro a un dito, uscire da una band con due dischi e parecchi concerti all'attivo non è come registrare un demo da zero. Il fatto di essere italiani non aiuta certo a dissipare sospetti di raccomandazioni e nepotismo, ma penso che sarà la qualità del nostro disco e la carica dei nostri concerti a sfatare questi dubbi.. la guerra tra poveri (poveri? io direi proprio morti di fame...) prima o poi finirà per precipitare la scena Heavy Metal italiana nel baratro, ma ti assicuro che anche allora noi ci saremo e ce ne fregheremo di tutto e tutti, come abbiamo sempre fatto, per l'enorme amore che proviamo per questa musica e per i suoi fans. Le chiacchiere, come sempre, stanno a zero.
A: Passiamo al pratico guys, raccontateci pure, condendo magari con qualche aneddoto ridanciano, dove e come si sono svolte le registrazioni, per alcuni di voi non è la prima volta in studio, per altri sì, vi chiedo quindi se vi ispira questa fase della band e se, vi è servita a cementare ulteriormente il rapporto fra di voi.
Guido: Abbiamo trascorso un mesetto presso i Green Maniac Studios di Giordano Bonuccelli (che normalmente sono la nostra sala prove), una sorta di cascina in campagna dove ne sono successe di tutti i colori tra grigliate, bottiglie di frizzantino a quintali, amplificatori smontati, gente che arriva in sala prove a cavallo, gli Axevyper che si improvvisano veterinari per "schiodare" due cagnolini innamorati... e nonostante ciò siamo riusciti a dare il massimo della nostra professionalità, ahah! (più o meno come la comunità dei “Figli dell'amore eterno” citati da Verdone in “Un Sacco Bello”, con l'aggiunta di “Leather, Spikes & Chains” N.d.r.)
Damiano: La cosa più esilarante sono stati di certo i pranzi e le cene nel giardino degli studios (si vocifera che tra McDonald's e focacce farcite qualcuno sia ingrassato di qualche chilo...).
Per il resto, beh, partite a calcetto e un po' di tintarella con tanto di telo da mare!
Andrea: Premetto che personalmente detesto registrare, che sia un demo o un album come è successo di recente, però devo ammettere che è stata un'esperienza fantastica perchè c'era tanto entusiasmo e tanta voglia di dimostrare che gli Axevyper possono dire la loro. Per me era la prima esperienza in studio e diciamo che alla fine è andata meglio di quanto avessi mai sperato, anche se devo e dobbiamo sempre migliorare molto. Il rapporto tra noi non è cambiato minimamente durante le registrazioni, eravamo grandi amici prima di entrare in studio e lo siamo ancora adesso, anche più di prima.
A: Ampliamo il discorso, partendo magari dall'annullamento del Play It Loud IV (anche perchè avreste dovuto suonarci!), definibile come la dipartita di un sogno musicale, quello di avere un festival/culto, a livello di altri europei quali il Keep It True o l'Headbangers Open Air, entrambi in Germania, per sentire i vostri pareri su una scena italiana, quella Heavy Metal, della quale si parla sempre così poco, siamo poi così scarsi o meglio pochi ma buoni?
Butch: Per quanto mi riguarda il “meglio pochi ma buoni” non è solo un detto popolare, ma uno stile di vita che ho sempre seguito. In molti attualmente dicono che Giuliano Mazzardi ha osato troppo ed è per questo che il Play It Loud è saltato; il punto è che spesso le sopracitate persone sono coloro che dicevano che il PIL era un festival troppo da culto, basti pensare che ora che i grossi nomi non mancavano ci sono state meno prevendite delle edizioni precedenti. Intendiamoci, molte di queste persone sono figlie di un modo di intendere la musica totalmente imposto, ma che non hanno mai provato a rifiutare.
Tanto questo revival degli anni ’80 prima o poi passerà e vedremo tanti clown cambiare vestiti, personalmente sono più di 10 anni che metto in guardia la gente, e ho imparato che più di questo non si può fare ma, prendendo il lato positivo, ci si può fare quattro risate su cotanta mancanza di personalità.
A: Arriviamo finalmente all'aspetto musicale di “Axevyper”, poniamo che su questa stessa pagina non ci sia una recensione e fate, ognuno di voi, dei paragoni con band assimilabili a questa o quella traccia, dando, se possibile anche le vostre preferenze.
Fils: Il primo paragone che mi viene in mente è quello con i sempiterni Running Wild, una band con la quale tutti noi siamo cresciuti, per quanto riguarda "Poserkiller"!
Butch: personalmente la cosa che apprezzo di più dell’ Axevyper sound è, che allo stesso tempo è tradizionale ed originale. Se dovessi descriverla come una ricetta direi di prendere l’epicità dei Manilla Road, aggiungere melodie Maideniane, un pizzico di robustezza Speed Metal e mescolare tutto ad altissimo volume!
Andrea: Manilla Road, Motorhead, Riot, Running Wild, Manowar, Saxon, Iron Maiden, Strana Officina.....se vi piacciono queste band il nostro disco vi farà impazzire, garantito all'acciaio.
Guido: ...senza dimenticare una massiccia iniezione di puro Metallo Americano (Shok Paris, Omen, Manilla Road, cori alla Vicious Rumors eccetera).
A: Quali sono le prossime mosse degli Axevyper? Vi concentrerete sulla dimensione live, se si dove e quando, oppure avete già in mente qualche altra mossa discografica?
Cosa vorreste cambiare rispetto al vostro debut, se mai non siete pienamente convinti, anche del minimo dettaglio?
Andrea: Per quanto riguarda il songwriting non cambierei una virgola in questo disco, e anche per quanto riguarda i suoni sono rimasto abbastanza soddisfatto.
Per il futuro aspettatevi molte altre uscite targate Axevyper , abbiamo già altro materiale pronto e non vediamo l'ora di condividere la nostra passione con voi e dal vivo abbiamo già un bel pò di date in programma, anche se non sono mai abbastanza ahahah!!
Damiano: Diciamo che per ora ci concentreremo sui live....ne abbiamo un bel pò in programma! Nel mentre ci rimboccheremo le maniche lavorando su pezzi nuovi e registrazioni per alcune uscite su split che abbiamo in cantiere.
Guido: Voglio ricordare a tutti che non ci siamo dimenticati dei nostri brani in italiano... speriamo di riuscire a dar loro una forma decorosa e magari confezionarli in un EP tutto in lingua madre!
A: Cosa vi aspettate nel futuro della band? Qual è il vostro obbiettivo? Già che ci siete, provate ad elencare pregi per i quali un headbanger che non vi conosce possa apprezzarvi ed anche eventuali difetti , che cercherete di eliminare!
Guido: Al momento, il mio unico obiettivo è trovare lavoro in Toscana o zone limitrofe, perchè non ce la faccio davvero più a stare lontano dagli altri quattro disgraziati...
Butch: il mio, invece, è di firmare per la bmg o la emi, guadagnarmi qualche milione di euro e vivere aprendo una piccola attività nelle Antille Olandesi.
Scherzi a parte, a me piace suonare dal vivo e spero proprio di continuare a farlo, riguardo il disco stiamo già avendo dei buoni responsi, e personalmente sono contento del nostro prodotto, ovvero un disco genuino e con molta sostanza che può piacere a chiunque apprezzi l’Heavy Metal... Non uso il termine “old school” perchè non conosco altre scuole per suonare HM, quindi per me sarebbe come dire che esistono “ravioli old school” o “new school”.
Andrea : Se cominciassimo a pensare di dover, un giorno, mantenere una famiglia con la nostra musica allora è meglio se ci ritiriamo... non vogliamo fare questo sbaglio! Per quanto riguarda i difetti della band, devo sempre trovarne una che non li ha. nella musica, come nella vita, bisogna sempre cercare di dare il 100% e migliorare sempre, giorno dopo giorno, l'importante è sapere che dai il massimo, il resto lascia il tempo che trova...
Damiano: Per ora del futuro non sappiamo nulla, puo capitare di tutto nella vita, intanto la cosa che possiamo fare e suonare bene, migliorarci per costruirci un futuro fatto di fuoco e freddo acciaio. Per chi non ci conoscesse ancora e sta leggendo queste righe: se amate il diverimento e le emozioni forti e vibranti dell'Heavy Metal raggiungeteci ad un nostro concerto e non ve ne pentirete!
A: Un’ultima cosa da voi, ringraziate chi vi ha permesso, oltre a voi stessi ovviamente, di intraprendere questa bella avventura e, di contro un bel “fuck you!” a chi vi ha bollato magari come “una burla”, giudicandovi senz’altro solo dal look.
Damiano: Se dovessimo ringraziare tutte quelli che ci hanno dato una mano non resterebbe spazio per il resto dell'intervista, ma sono stati tutti quanti omaggiati nei “thanks” all'interno del booklet!
Il ringraziamento più grande va a ovviamente a Giuliano Mazzardi della My Graveyard per aver creduto i noi fin dall'inizio, e averci dato questa grandiosa possibilità.
Fils: Non mi pare giusto, nei confronti nostri e di chi ci ascolta, sprecare preziosi secondi di vita per mandare a fare in culo coloro che non ci hanno dato una chance, perché ci considerano "un inutile spin-off degli Assedium" o perché "sono solo look e basta".
Viviamo in un paese libero: chi ha voglia di affacciarsi alle nostre sonorità verrà accolto a braccia aperte, come sempre abbiamo fatto; chi non è interessato non ci ascolti.
Noi faremo di tutto per far ricredere questi scettici, ma pretendere di piacere a tutti mi pare una missione impossibile, visto che di Lemmy ce n'é uno solo, e che cazzo!
Guido: ci hanno definito "una parodia dell'Heavy Metal" e ci hanno criticato perchè abbiamo registrato (a tempo perso e per farci quattro risate) una cover dei Pooh (“Rotolando Respirando”, molto divertente tra l'altro! N.d.r.)... ma sinceramente la cosa non mi tange, anzi, mantiene il livello di adrenalina alto a sufficienza per continuare a scrivere dichiarazioni di guerra come "Poserkiller" o "Revenge Of The Axe", che è la cosa che mi riesce meglio! Ciò che invece mi amareggia parecchio è la fredda indifferenza con la quale ci hanno accolto molti "colleghi"... non so se sia invidia o competizione per le scarse risorse, ma questi atteggiamenti sono davvero troppo controproducenti per essere tollerati.
A: Conclusione affidata agli Axevyper, salutate i vostri fan ed i lettori di Holy Metal
Fils: Ciao e grazie Alessio, sei sempre il migliore...AONDIO lead me to the Brimstone Gates!(tipica forma di commiato tra “Sacred Steel addicted” N.d.r.)
Grazie anche a tutti quelli che ci stanno tempestando di ringraziamenti e complimenti per il disco...siete voi gli eroi! Vi aspettiamo tutti al Paranoid Music Club di Viareggio (LU), sabato 30 Ottobre 2010 per una fantasmagorica data all'insegna dell'HM più puro con Axevyper e Dexter Ward, la nuova creatura degli ex Battleroar Mark Dexter e Manolis Karazeris.
Ah, dimenticavo: ingresso gratuito!Non mancate!
Guido: Prima o poi, caro Alessio, suoneremo di spalla ai Sacred Steel e lì voglio vederti in prima fila con due asce in mano come sei stato ritratto nel nostro retrocopertina, ahahah!!! (Guido cita uno dei miei hobby più praticati, andare a vedere i Sacred Steel e fare la figura dell'esagitato, riconducibile alla ragione solo a mazzate!!! N.d.r.)
Butch: Diciamo che il saluto generale l’ho scritto sopra, quindi in questo spazio colgo l’occasione per ringraziarti Alessio, innanzitutto per l’intervista, ma anche per la passione nell’Heavy Metal che leggo in molte tue interviste e recensioni. (Vi assicuro che una concessione così magnanima da parte di uno “straight edge” dell' Heavy Metal come Butch, è cosa più unica che rara!!! N.d.r.)
A: Grazie a voi di tutto cuore ragazzi, prima per la vostra genuina ed esauriente intervista, poi, ovviamente, per portare avanti ancora il credo dell'Heavy Metal, senza “se” e senza “ma”...
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.