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Helstar

Line up:

James Rivera - voce
Larry Barragan - chitarra
Rob Trevino - chitarra
Jerry Abarca - basso
Michael Lewis - batteria
http://www.helstar.com/
 

“La classe non è acqua”, questo noto proverbio è palesemente accostabile agli Helstar, band che, a mio parere è tanto sottovalutata quanto meritevole, poiché, anche dopo la reunion, il quintetto di Houston ha saputo sfornare un paio di capolavori, come il “best of” risuonato “Sins Of The Past” e “The King Of Hell”, album di inediti uscito due anni or sono.
Allora, pronti al nuovo capitolo, “Glory Of Chaos”, sugli scaffali il 5 di novembre, eccomi qui a scambiarmi opinioni con il chitarrista e fondatore Larry Barragan, tanto pacioccone nella vita, quanto malignamente possente nella sua musica, a lui la parola!

Alessio: “Glory Of Chaos”, il settimo full lenght in casa Helstar, uscirà il 5 di novembre, potresti per favore spiegarci quando lo avete composto e se le recording sessions sono state problematiche oppure se tutto è filato liscio in studio?

Larry: Alcune delle canzoni erano già finite quando uscì “The King Of Hell” ma, per la maggior parte abbiamo scritto canzoni da quando è uscito il penultimo album, fino al momento in cui siamo entrati in studio, come al solito.
Abbiamo iniziato le registrazioni a luglio e sono terminate un mese e mezzo dopo e ti posso assicurare che non abbiamo avuto un solo problema, Mikey (il nuovo batterista Nd.r.), si è seduto ed ha ammazzato i brani in soli tre giorni!
Così abbiamo rispettato il programma, anche se è stato piuttosto estenuante, ma alla fine credo che ne sia valsa la pena!


A: Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo disco? Ascoltandolo ho avvertito un approccio molto più aggressivo se è possibile, è una mia impressione o siete diventati più duri e più oscuri?

L: Bhè, sì, hai perfettamente ragione! Volevamo fare qualcosa che prendesse a pugni in faccia l'ascoltatore ma, che lo stesso potesse essere apprezzato. L'album è molto aggressivo, potente ed arrabbiato, credo sia questo il modo giusto per descriverlo, è il lavoro più pesante che abbiamo mai realizzato! Lo so che tutti lo stanno già confermando ma, quando lo si ascolta è talmente palese...

A: A questo punto ti chiedo se puoi farci una breve recensione “track by track” di “Glory Of Chaos”, giusto per mostrare ai lettori chi sono gli Helstar nel 2010. Vorrei che mi parlassi delle liriche, che mi sembrano molto “malvagie”, almeno a giudicare da titoli come: “Angels Fall To Hell”, “Trinity Of Heresy” o ancora “Alma Negra”.

L: Alcuni pezzi trattano tematiche oscure, altre non sono così serie, l'album si apre con “Angels Fall To Hell”, che parla del papa e del fatto che egli neghi gli abusi che sta ancora compiendo la chiesa cattolica. Poi si passa a “Pandemonium”, circa i mass media e come loro manipolino le masse, sfruttando la paura della gente, con l'intento di lasciare il popolo impaurito, fare si che egli spenda, non fargli mai vedere tutta la verità, mantenerlo sintonizzato. (Dopo aver letto queste due righe, non voglio più sentirmi dire che gli americani sono un popolo di ottusi pecoroni, CHIARO? Sarebbe come dire che i tedeschi sono tutt'ora dei nazisti o che i finlandesi si ammazzano di alcool dalla mattina alla sera, ah, ma forse quest'ultima è vera!!! N.d.r.)
“Monarch Of Bloodshed” invece, è vista dal punto di vista dei terroristi, in modo più specifico, racconta quello che io ho immaginato entrando nella loro mente, fino all'estremo gesto del suicidio.
Si arriva a “Bone Crusher”, la quale è solo una fottuta canzone divertente, infatti descrive un moshpit e la sua incontrollabile massa di caos, adoro suonare questa canzone!
La successiva è “Summer Of Hate”, incentrata sulla figura di Charles Manson, dato che, vedendo su History Channel diversi documentari sulla sua vita, sono sempre rimasto colpito da come riusciva a controllare chi lo circondava, al punto da far loro commettere degli orribili omicidi. L'intro del brano è stata presa da un'intervista fatta a Manson stesso negli anni '80.
Cosa abbiamo dopo? Uhm, oh, ok, c'è “Death Trap”, pezzo scritto da James Rivera dopo aver guardato il film “The Cube”, che ruota intorno a dei prigionieri in una serie di stanze cubiche appunto, mi piace molto, poiché è veloce e spassosa da suonare!
“Anger”, dal canto suo, ha un titolo auto esplicativo, voglio dire, ti sarà capitato di essere talmente incazzato con una persona che lo sei al punto tale da non saperti nemmeno spiegare a che livello di rabbia ti sei spinto? Penso che sia una canzone con dei testi nei quali si possano identificare molte persone. “Trinity Of Heresy” è una delle nostre song malvagie ed oscure e, a grandi linee si riverisce a satana che chiede a dio il motivo della sua cacciata, quando sarebbe dovute essere il suo braccio destro!
Ora c’è la traccia più pesante, brutale e veloce che abbiamo mai scritto in assoluto, “Alma Negra”, con protagonista uno spirito che obbliga le persone a diventare serial killer.
Ultima ma non meno importante è “Zero One”, è praticamente una outro del disco sulla fine del mondo e su come ripartirà di nuovo dal giorno uno, mese uno ed anno uno.

A: Cosa è cambiato negli Helstar dalla reunion, avvenuta nel 2007, ai giorni nostri? Mi riferisco anche alla fuoriuscita del drummer Russ DeLeon e la successiva scelta di Michael Lewis.

L: Niente di clamoroso, voglio dire che Russ ha lasciato il gruppo mantenendo buoni rapporti con noi. Siamo tutti più vecchi adesso ed abbiamo delle famiglie che sono la priorità, quindi era arrivato al punto di non starci più coi nostri impegni e, di contro la cosa non andava bene nemmeno a noi.
Mikey invece, aveva già suonato con James durante un tour europeo nel 2004, quindi non è del tutto nuovo nella famiglia Helstar, il cambio avvenne già l’anno scorso all’Headbangers Open Air, dove lui sostituì Russ per la prima volta live.
Pensa che prima di prendere il volo per la Germania, aveva provato solo tre volte con noi ma, è stato impeccabile, quindi quando dovemmo scegliere un batterista in pianta stabile non provammo nessuno, perché già tutti sapevamo che era lui il nostro drummer!
Penso addirittura che Mikey ci abbia portato ad un nuovo livello, nel quale possiamo fare cose che prima non ci erano consentite, infatti non è una coincidenza che il nostro stile si sia indurito.

A: Non faccio mistero nel dire che gli Helstar, a mio modo di vedere, sono una delle più grandi Heavy Metal band di sempre ma, ci puoi dire come mai, secondo te, non avete mai raggiunto picchi di notorietà paragonabili alla qualità della vostra musica?
Pensi tuttavia che dalla reunion di tre anni fa avete aumentato il tasso di “fama”, specialmente in Europa, partecipando a cult festivals quali il Keep It True, l’Headbangers Open Air o ancora il “nostro” Play It Loud?

L: Bene, quanto tempo abbiamo per parlare? Potrei andare avanti per molto tempo raccontando quello che successe, quello che sarebbe successo e quello che sarebbe potuto succedere…
Come sai, abbiamo preso un mucchio di decisioni sbagliate che, se avessimo imbroccato, avrebbero portato la band a diverse soluzioni ma, non mi voglio arrabbiare per come sono andate le cose.
Sbagliando si impara, perciò penso anche che siamo più famosi ora di quanto non lo fossimo vent’anni fa!
Guarda, nel 1989, quando abbiamo pubblicato “Nosferatu”, tutti lo odiarono ma ora, è una storia completamente diversa, adesso è un classico, la gente lo adora!
Quindi, è uscito troppo presto? Eravamo forse un pochino troppo avanti per quel periodo? Forse sì, ma di sicuro non si potevano cambiare i tempi, tutto ciò che possiamo fare è ciò che stiamo compiendo in questo momento, muoverci sempre in avanti.
Amo il punto in cui siamo arrivati adesso, il gruppo sa ancora fare casino e continuiamo ad espandere il numero di fans, grazie anche a gente come te che ci aiutano a diffondere il verbo!
(Riconoscimento ufficiale da Larry Barragan=ORGASMO US POWER in a burning way, totale!!! N.d.r.)

A: Questa è una domanda obbligata per un Headbanger di Houston come te, cosa ne pensi della scena Metal Texana, fatta di gruppi (oltre agli Helstar ovviamente) come gli Aska, i Militia o ancora i Rigor Mortis, tanto per citare “i sopravvissuti”?

L: Siamo molto amici con i ragazzi dei Militia! Sono estasiato dalle vocals di Mike Solitz, penso che sia uno dei migliori cantanti del Texas, se non del mondo! Ci sono molte bands valide nel nostro stato, ad esempio i giovani By Any Means Necessary, che stanno venendo fuori.
In definitiva posso dirti che il Texas ha sempre avuto una buona scena.

A: Cambiamo argomento, posso affermare che (fortunatamente!) voi non siete delle rockstars, voglio dire che tutti avete una vita quotidiana fatta di famiglia, lavoro e così via…
Arrivando alla domanda, che persona è Mr. Larry Barragan al di fuori degli Helstar? Ti domando ciò per assicurare ai nostri lettori che supportare gente come te non è mai una perdita di tempo e soldi ma, è una buona occasione per dare un’altra chance alla “faccia pulita” del music business!

L: Hey, io mi considero un tipo ordinario, ho un paio di Harley e la mia passione è guidarle, ho due bambini grandiosi ed una moglie che è anche un grande sostegno!
Voglio dire che sono come qualsiasi altra persona (MAGARI! N.d.r.), la mia famiglia è al primo posto, anche quando ero lontano e sono stato colpito da situazioni per le quali sarei dovuto essere a casa, vicino a loro, la mia famiglia è rimasta dalla mia parte.
Lavoro nel campo dell’informatica, che è ciò che faccio per vivere, mi piacerebbe sostentarmi con la musica ma non siamo a quel livello!
Mi piace molto stare con gli amici, festeggiando e guardando sport insieme, sono come tutti gli altri lì fuori
(ripeto: MAGARI tutti gli altri fossero come Larry! N.d.r.), tu lo sai come sono, hai cazzeggiato con me ed abbiamo brindato insieme!
(in occasione dell’ultimo show italico degli Helstar, Larry mi mise addirittura nella guest list, UNICO, non raro… N.d.r.)

A: Tornando agli Helstar, avete firmato con la tedesca AFM Records, giusto due anni fa, siete soddisfatti del loro operato per promuovervi?
Inoltre, domanda di rito, girerete il mondo per supportare “Glory Of Chaos” e, tornerete ancora in italia anche se l’ultima volta eravamo colpevolmente troppo pochi ad assistere al vostro incredibile concerto?

L: Sì, sono molto felice del lavoro svolto dalla AFM, sono stati molto bravi con noi, a parte qualcosa che successe per la distribuzione di “King Of Hell” negli States ma, era una cosa fuori dal loro controllo, quindi sì, siamo contenti!
Per quanto riguarda il tour, saremo in Europa a dicembre, non sono ancora sicuro che verremo da voi ma, certamente, in un altro periodo ritorneremo!

A: Chiudi come vuoi Larry, colgo l’occasione per ringraziarti di questa intervista che sinceramente mi riempie di gioia, a presto amico!

L: Uhm, penso che i ragazzi debbano ascoltarci perché la nostra musica spacca i culi, noi suoniamo per farvi fare un fottuto headbanging!
Scateniamo la violenza controllata, meglio conosciuta come “Pit”! Vi ridiamo indietro tutta l’energia che ci regalate, è questo che conta!
Grazie anche a te della chiacchierata, questa sì che mi è piaciuta!

A: Let the HELSTAR burnin’ bright!!!

Intervista di  Alessio Aondio

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