--- ENGLISH VERSION ---
Only a few hours from their show in Helsinki, during this Darkness Reborn II tour with Enslaved and Sahg, we had the occasion to chat with Silenoz from Dimmu Borgir, talking about the new ”Abrahadabra”, but not only. Here is the result of the discussion during that cold Friday evening:
Essi: How are you doing?
Silenoz: Doing very well, great to be back in Finland, one of our absolute favorite places to play.
E.: Great! So. Is it just me or is there a slight Mongolian touch to the new album Abrahadabra with all the throat singing?
S.: Mongolian touch? Maybe. I remember when we tried to decide our costumes and I wanted it to be part Mongol, part American native and part pagan! And to fit that to a costume is of course very difficult, but it is what it is, and it came out really cool.
E.: So how did you end up making a song with Agnete Kjølsrud?
S.: Well we wanted something special on the vocal side on that song [”Gateways”]. We wanted something really aggressive that would go well with Shagrath's vocals, and it wasn't any more dramatic than that. We wanted to stay away from that typical soprano stuff that most people expect you to use when you use a female vocalist. But Agnete's range is really wide and she can do all types of voices and we knew that she would be the right one for this album.
E.: The sound of the new album is quite different from what you've done before, can you
explain why?
S.: It's more organic and I guess more dynamic, and just it shows the details a lot more and since there's so much stuff going on, it's important to have a good and open sound. To some extent you kinda have to compromise when it's going to be so many layers on top of each other. But we are extremely happy with the mix and how it came out, and it was of course challenging to mix the tune with Andy [Sneap] because there's not really any reference or any albums to compare the sound with, so we had to go by the gut feeling.
E.: So does the change of the line-up have any effect on the routines?
S.: Not really, if anything, it made it easier. Maybe a fan could think like "what are they going to do now since they lost Vortex and Mustis", but the fact is that the three of us that are left now are the ones that have done most of the song writing anyway, so for us it wasn't a big difference at all. This was actually probably one of the smoother processes that we had so far writing an album. And it was a lot of work of course but it was really easy.
E.: You're sometimes being accused of being commercial, what's your opinion on this?
S.: Well, if people look at our band name and if we deliberately wanted to become commercial, we would have a different band name to start with. It's so condradictory to say that we're commercial, I mean yes, we sold a lot of albums, we played for a lot of people but is that really commercial? I mean Iron Maiden plays for more people and sell more albums now than they did in the 80's and they were the biggest band then, so you have to look at them as commercial before us at least. We're just really happy to get to do what we want to do most in our lives, and make a living out of it. To tour the world and to play for devoted fans, and if that's commercial then I guess we are.
E.: So is that the reason for the change of the language, since years ago you made the songs in Norwegian, then you changed to English.
S.: It's not a secret that we wanted to broaden our horizon and to get on a bigger label, to get our music out to more people, so I think that's a natural way of thinking after three albums, your ambitions become clearer. In the beginning when you have a band, you don't really have any ambition, besides playing music and having fun. But after a while you realise - at least in our case - that we had something special and we wanted to share it with as many people as possible, without compromising the art.
E.: So now let's go back in time, I head my first metal music from my brother's room by sitting inside my closet, and I was 11 years old. So when was your first time hearing metal music?
S.: Hmm... It must have been in '83 or '84 with Twisted Sister, and up untill then the hardest I had heard was Bruce Springsteen and it was in the radio. But I guess that's when I really kinda subliminally knew I was going to be a musician.
E.: So what about tonight's show?
S.: You should expect nothing but the best. Unfortunately the venue is great in every other aspect but the sound in here is always really tricky and difficult. We just had the sound check now and it's pointless to have a sound check at least for our sound guy because to set the sound you need people in there. But it sounded pretty well and the gig is sold out so it should be a really good show, a lot of crazy Finnish people which we really love, so it's going to be good.
--- VERSIONE ITALIANA ---
Manca solamente qualche ora al loro show qui ad Helsinki, nel corso di questo Darkness Reborn II tour in compagnia di Enslaved e Sahg. Abbiamo avuto quindi occasione di chiaccherare con Silenoz dei Dimmu Borgir, a proposito del nuovo "Abrahadabra" e non solo. Ecco il risultato di della nostra piacevole discussione durante un freddo Venerdì sera:
Essi: Hey Silenoz, come te la passi?
S.: Silenoz: Molto bene grazie, é bello essere di nuovo qui in Finlandia, uno dei nostri paesi preferiti in cui suonare.
E.: Fantastico! Quindi dimmi, é solo una mia impressione o nel nuvo album, ”Abrahadabra”, c´é un leggera influenza Mongola con tutto quel cantato di gola?
S.: Un'influenza Mongola? Forse. Ricordo quando cercavamo di scegliere i nostri costumi ed io volevo essere in parte Mongolo, in parte un indiano d´America e in parte pagano! E ovviamente riuscire a realizzare un costume del genere seguendo quell´idea é davvero difficile, ma quello che ne é venuto fuori, é un risultato davvero sorprendente.
E.: Quindi come siete finiti a fare una canzone con Agnete Kjølsrud?
S.: Beh, volevamo qualcosa di speciale per quanto riguarda la seconda voce di quella canzone [”Gateways”]. Volevamo qualcosa di veramente aggressivo che si accompagnasse bene col cantato di Shagrath, e non c´era nulla di piú teatrale di quello. Volevamo stare lontani dal tipico effetto soprano che la maggior parte della gente si aspetta di trovare quando scegli di aggiungere una voce femminile alla parte vocale. Ma il repertorio di Agnete é molto vasto e riesce a fare tutti i tipi di voce; sapevamo che sarebbe stata perfetta per questo album.
E.: Le sonoritá del nuovo album sono piuttosto diverse da tutto ció che avete fatto in passato, mi spieghi come mai?
S.: E´ piú organico e credo piú dinamico, semplicemente mostra ogni piccolo dettaglio con piú precisione e, dal momento che ci sono un sacco di suoni ed effetti, é importante avere un suono ben definito, buono e aperto.
Devi arrivare ad una sorta di compromesso quando il progetto é di cosí vasta estensione e ricco di sottostrati alla base. Siamo assolutamente soddisfatti del mixaggio e del risultato finale, é stata decisamente una bella sfida lavorare al mixaggio del pezzo con Andy [Sneap] perché non esiste nessuna raccomandazione o nessun album a cui paragonare il suono, quindi abbiamo solo avuto fegato nell´operare in questo modo.
E.: Quindi il cambiamento nella line-up ha creato qualche cambiamento nella vostra routine musicale?
S.: In realtá no, semmai l´ha resa piú facile e piacevole. Magari un fan potrebbe pensare cose del tipo "come faranno ora senza Vortex e Mustis", ma la veritá é che i tre di noi che sono rimasti sono anche gli stessi che hanno composto la maggior parte delle canzoni, quindi alla fine il cambiamento non é stato cosí sconvolgente, non c´é stata questa grande differenza per noi.
Questo é forse stato uno dei processi piú armoniosi che abbiamo avuto nel comporre nuova musica. Ovviamente dietro c´é stato un duro lavoro, ma alla fine é stato facile.
E.: A volte venite accusati di essere commerciali, cosa ne pensi in tal proposito?
S.: Beh, la gente dovrebbe iniziare a pensare innanzitutto al nome della band e se avessimo deliberatamente voluto essere commerciali, sicuramente non avremmo scelto un nome del genere. E´cosí contraddittorio dire che siamo commerciali, voglio dire, sí, abbiamo venduto tanti dischi, abbiamo suonato per tanta gente, ma é questo ció che rende una band commerciale? Voglio dire, gli Iron Maiden suonano per piú gente e vendono molti piú dischi ora di quanto accadeva negli anni ´80, quando erano la band in assoluto piú famosa dell´epoca, quindi dovreste accusare loro di esser commerciali prima di noi.
Siam solo veramente contenti di poter fare quello ci piace fare di piú, e riuscire a campare con questo. Andare in tour in giro per il mondo e suonare per i nostri fan super fedeli, beh se questo é essere commerciali, allora sí lo siamo.
E.: Quindi é questo il motivo della scelta nel cambiamento dell´uso della lingua? Anni fa cantavate prettamente in Norvegese e ora in Inglese.
S.: Non é un segreto il fatto che volessimo espandere il nostro orizzonte e riuscire ad avere un contratto con una casa discografica piú grande, per riuscire a far arrivare la nostra musica a piú gente, quindi credo sia stato un cambiamento naturale; dopo tre album le tue ambizioni diventano piú chiare.
All´inizio, agli esordi di una band non hai nessuna ambizione, se non quella di suonare e divertirti. Ma dopo un po´di tempo ti rendi conto - almeno per quanto ci riguarda - che avevamo qualcosa di speciale che volevamo condividere con il maggior numero di persone possibile, senza dover compromettere la nostra arte.
E.: Facciamo un salto nel passato, io ho ascoltato per la prima volta musica metal dalla stanza di mio fratello, nascosta nell´armadio, e avevo 11 anni. Per te quand é stata la prima volta?
S.: Hmm... Dev´esser stato nell´83 o nell'84 con i Twisted Sister; prima di allora la cosa piú pesante che avevo sentito era stato Bruce Springsteen in radio. Ma quello forse é stato il momento in cui inconsciamente sapevo che sarei diventato un musicista.
E.: E che ci dici a proposito del concerto di stasera?
S.: Non dovreste aspettarvi niente se non il meglio. La location é fantastica sotto ogni punto di vista ma sfortunatamente l´audio qui fa sempre brutti scherzi, é difficile da gestire.
Abbiamo appena fatto il sound check anche se secondo il nostro tecnico del suono non ce n´era motivo, dal momento che si riesce ad aggiustare il suono solo quando il locale é pieno di gente. Ma alla fine il risultato é stato buono e il concerto é sold out, quindi sará sicuramente un bello show, ci saranno un sacco di pazzi Finlandesi che noi adoriamo, sará una bella serata.
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.