Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Interviste » Rosae Crucis
Torna indietro

Rosae Crucis

Line up:

Giuseppe "Ciape" Cialone - voce
Andrea "Kiraya" Magini - chitarra
Tiziano "ShreadMaster" Marcozzi - chitarra
Daniele "KK" Cerqua - basso
Piero "Bohemian Moloch" Arioni - batteria
http://www.myspace.com/rosaecrucisband
 

I Rosae Crucis, qui rappresentati da Giuseppe “Ciape” Cialone ed Andrea “Kiraya” Magini, ci concedono una approfondita ed interessante intervista, che spazia su tutti i fronti della band, schietti e sinceri come un ettolitro di Birra Moretti, i ragazzi romani non hanno certo lesinato nel raccontare cosa bolle in pentola, oltre che tirare le somme della doppia opera “Fede, Potere, Vendetta”, ecco quindi le parole della Rosa Croce, in alto i cuori (Metallici!)

Alessio: Iniziamo con l’attualità, ci illustrate che cosa è cambiato nel concreto tra l’edizione italiana e quella inglese di “Fede Potere Vendetta”?

Ciape: Musicalmente direi nulla, ma abbiamo fatto un gran lavoro con la traduzione dei testi, cercando di mantenere la metrica giusta e la giusta convinzione sul cantato, che caratterizza il lavoro in italiano e per finire abbiamo portato tutto il materiale in uno studio professionale per il mastering, affidandoci all’amico Giuseppe Orlando, batterista dei Novembre e degli Airlines of Terror.

Kiraya: Giuseppe ha fatto un grande lavoro, migliorando il suono complessivo e rendendolo più attuale e presente. Direi che di concreto e interessante nella “Overlord Edition” c’e’ la presenza del grande Chris Bolthendahl dei Grave Digger , come guest in Venarium, e “Yes We Tank”, un pezzo inedito scritto per questa edizione.

A: Siete completamente soddisfatti del lavoro svolto e quali sono stati i riscontri dei fans e degli addetti ai lavori?

C: Il nostro vantaggio è quello di avere uno studio di registrazione tutto nostro e quando finalmente il disco è nei negozi ,vuol dire che quello è ciò che volevamo e di più non potevamo fare con i mezzi e conoscenze attuali.
Fortunatamente non abbiamo orari o persone che ci corrono dietro , quindi prendiamo tutto il tempo necessario finchè il prodotto non risulta per noi perfetto , siamo noi i critici più severi delle nostre creazioni.
Devo dire che abbiamo avuto ottime recensioni sparse un pò per tutto il pianeta , per quanto riguarda la risposta dei fans i più fedeli preferiscono la versione italiana ma, credo sia normale, visto che abbiamo proposto quei pezzi per moltissimi anni in lingua madre.

K: Soddisfazione totale, nonostante a livello di produzione siamo in continua crescita.

A: Per finire, quale delle due versioni preferite personalmente?

C: Io personalmente preferisco quella italiana, ma non perchè l’altra è meno bella , solo perchè ci sono molto più affezionato, visto che canto quelle canzoni ormai da moltissimi anni .

K: Io, essendo più maniaco del suono complessivo, devo dire la versione inglese, non c’e’ paragone tra i due master, abbiamo rifatto il mix completamente e masterizzato in maniera diversa, più moderna, concentrandoci sulla sola versione CD.

A: Dopo la sfaticata della doppia edizione di “Fede Potere Vendetta” in edizione bilingue, è tempo di bilanci per la Rosa Croce, quindi, vi chiedo quali difficoltà avete patito e quali soddisfazioni avete ricavato dall’impegno profuso in questo nuovo album.

C: La difficoltà è stata solo quella di trovare il tempo per farlo, visto che non era assolutamente in programma e avevamo intenzione di buttarci subito sul nuovo materiale, per le soddisfazioni beh, io personalmente sono molto soddisfatto del lavoro che ho fatto e questa doppia versione ci ha permesso di mettere il “muso” fuori dall’Italia con una veste più comprensibile,quando uscì la prima edizione per il mercato estero, molti ci scrivevano che i pezzi erano fantastici ma che non capivano una parola!

K: Effettivamente la fatica e’ stata grande, sembra facile cambiare lingua ad un disco intero, ma non è così… Il difficile è stato riproporre la metrica giusta, il giusto feeling e mantenere il significato intatto, ma ci siamo riusciti.
Stiamo ricevendo molte recensioni positive e ogni settimana ne arrivano di nuove, ora ci piacerebbe suonare un più dal vivo…

A: Di cosa parla la nuova song “Yes We Tank”? Immagino ci sia un gioco di parole dietro il titolo…

K: Eheh, beh effettivamente la song è nata per gioco.
Nacque dopo l’interminabile polemica dello scorso anno, a causa di accuse e battibecchi comparsi in rete… Era un modo simpatico di rispondere, facendo un pò il verso allo slogan di Obama, il tanto declamato “Yes We Can”.
E così è nata “Yes We Tank”, si, insieme “Carrarmatiamo” tutto e tutti.
Il riassunto del testo è questo, il nostro manifesto, i nostri testi son stati creati per resistere a tutti gli attacchi, non importa quanto proverete a buttarci giù, i nostri carri armati sono sempre davanti a voi, pronti a far saltare le vostre teste, e’ un pò un inno contro la censura, ovviamente il tutto in maniera molto ironica, in stile Motörhead.

A: Cambiando argomento, qualche mese fa è uscita la news riguardante i problemi di salute del vostro cantante, Ciape, prima di tutto vorrei sapere se si sono risolti e poi se questo ha pregiudicato qualche importante evento per i Rosae Crucis.

C: Purtroppo a marzo del 2010 mi hanno riscontrato un tumore e a metà giugno sono stato operato , tutto si è risolto per il meglio anche con le dovute terapie e adesso sto piano piano riprendendo la forma che avevo un tempo e dagli ultimi concerti che abbiamo fatto devo dire che sono a buon punto! Avevamo dei progetti e dei concerti per l’estate ma, appena saputo della cosa, abbiamo dovuto annullare tutto e non è stato affatto facile , ed ora, che sono passati molti mesi , ci rimane un pò difficile suonare , purtroppo questo è un mondo dove se ti fermi sei fottuto e ogni occasione persa non si ripresenterà mai più alla tua porta.

K: Penso che Giuseppe sia stato abbastanza chiaro, posso solo dire che tutti noi abbiamo vissuto purtroppo in un terribile incubo per mesi, ma la forza di andare avanti è grande e ci ha fatto superare anche questa ennesima sfida.
Giuseppe ha una volontà d’animo ed una forza incredibile e, anche in questa situazione, è stato un esempio per noi e per tutti quelli che lo conoscono.
Ha dato una grande lezione di vita a tutti, per me è stato un onore incredibile essergli stato vicino in questi momenti, perché forse in primis, sono stato io a beneficiare della sua presenza e della sua forza…
Purtroppo il postino non suona mai due volte, e si, abbiamo perso importanti occasioni, ma siamo qui, di nuovo pronti , in carreggiata, e cercheremo di riprendercele.

A: Siete molto attaccati ma anche critici verso la scena Heavy Metal italiana, è così difficile suonare la nostra musica nello stivale?

C: Suonare in Italia non è facile , ma non per i locali che a detta di molti non ci sono, penso che se un gruppo ha voglia di esibirsi il posto lo trova , noi abbiamo suonato OVUNQUE, dalle pizzerie ai super locali e questo non ci ha mai creato problemi, certo suonare su un palco super attrezzato a un metro da terra fa gola a tutti , ma credo che quando hai davanti persone che inneggiano le tue canzoni e urlano a squarciagola insieme a te , il posto conta molto poco .
Il problema sta quando esci dalla tua “zona” , quando devi fare centinaia di km e pernottare fuori, noi siamo in cinque e a volte portiamo anche uno o due ragazzi con noi che ci aiutano in molte cose sia fuori che sul palco, e quando organizzi un concerto a 600 km da casa e ti offrono 200 euro per le spese nella migliore delle ipotesi, la cosa diventa impossibile .

K: Purtroppo in questo momento le critiche non vanno alla scena italiana che cerca con tutte le forze di resistere, ma all’Italia intera, siamo un paese allo sbando, con una crisi silente ma presente e pesante.

A: Cosa, a vostro avviso, castra le volenterose underground bands e, di contro quali sono le note positive in questo movimento?

C: Io credo, senza presunzione, che i ragazzi di oggi hanno tutto a disposizione e questa è un’arma a doppio taglio, ragazzi che vanno a scuola formano un gruppo, fanno tre o quattro prove, poi accendono il pc e registrano un pezzo al volo, creano una pagina su internet e il gioco è fatto e se i riscontri sono buoni continuano a suonare fino a che non trovano un’altro svago, sono pochissime le persone che credono veramente in quello che fanno, per la maggior parte delle volte è solo un capriccio, un voler far sapere a tutti che se i “miei amici” suonano posso farlo anche io, per noi non era così.
Abbiamo fatto centinaia e centinaia di prove e solo dopo tre anni abbiamo registrato il nostro primo demo tape su cassetta, la nostra era ed è tutt’ora una missione e una passione straordinaria che ci portiamo dietro da sempre. Anche il prolificare continuo di nuove bands taglia le gambe a quelli che magari hanno scelto la via del metal e vogliono portarla avanti fino all’ultimo ma si trovano a dover competere con altri.
Io dico , se avete il metal nel cuore seguite la vostra strada e non arrendetevi mai, fregatevene delle brutte recensioni , della gente che dice che non valete un cazzo e di tutte quelle persone che vi consigliano di mollare, se avete un sogno inseguitelo fino in fondo e quando lo avrete raggiunto , cercate di non svegliarvi mai!

A: Dato che avete ormai vent’anni d’esperienza sulle spalle, potreste dare ai nostri lettori qualche consiglio per “migliorare l’ambiente”?

C: L’unico consiglio che mi sento di dare , è quello di ascoltare il metal italiano e di seguire le bands italiane perchè non abbiamo NULLA da imparare da nessuno!!!

K: Esatto, date la possibilità alle band italiane di crescere, perché solo crescendo dentro casa nostra possiamo poi avere reali possibilità di confrontarci con il resto del mondo.
Ci sono molte band formidabili, ma con i dati di vendita attuali, è difficile affrontare una produzione seria.
Supportate il metal italiano, e lui vi regalerà lavori incredibili!

A: Per quale motivo i Rosae Crucis non riescono, finora, ad uscire dai confini patrii, nonostante l’indubbia ed elevata qualità della vostra proposta? E’ questo il reale motivo della “Overlord Edition”?

C: La nostra proposta musicale è molto particolare e il fatto che cantiamo in lingua madre di sicuro ci taglia un pò le gambe, ma il discorso è sempre lo stesso, se in Italia si ascoltasse un pò più di metal italiano, molti problemi non esisterebbero e la notorietà farebbe crescere il gruppo esportandolo anche all’estero.
La lingua italiana potrebbe benissimo essere esportata in altri paesi come del resto fanno molte bands europee, è vero tuttavia che la maggior parte canta in inglese e che, sicuramente, è più facile che una proposta in lingua internazionale si venda di più.

A: Dato che la meritocrazia, molto spesso, non sta di casa nemmeno nell’ Heavy Metal, pensate che vi manchino le “conoscenze giuste” per acquisire notorietà all’estero?

C: Ahah questo è sicuro e, questo è un discorso che in italia prolifica ovunque!
Le “conoscenze “ per suonare in posti di serie “ A “ sono FONDAMENTALI inutile far finta di niente, ci sono moltissimi gruppi validi che rimangono a suonare nelle cantine mentre invece vengono esaltati gruppi “insignificanti” . Di sicuro qualcuno di voi avrà assistito a super festival con 10,20, 30 gruppi e di sicuro molti di voi nell’ascoltare un determinato gruppo si sarà chiesto: “ ma questi chi cazzo sono?”.. .
Ecco questo è il classico esempio di “conoscenze “ musicali “
(Mi sento di condividere al 1000% quest’ultima affermazione di Giuseppe, poiché troppe volte, sia nei festival che nei concerti singoli, mi è capitato di assistere a show di band INDEGNE sia per genere che per preparazione, vedendoli magari aprire per questa o quell’icona dell’ HM solo grazie a “conoscenze musicali”, proprio come le chiama Ciape!!! N.d.r.).

A: Ancora una domanda scomoda, spesso siete stati tacciati di essere, diciamo così, dei “nostalgici”o, ad esempio, per brani quali “Crociata”, addirittura a dei “fanatici” a causa presumo dei vostri testi (molto virili) in italiano, della vostra provenienza e quant’altro, subendo anche dei sabotaggi alla vostra pagina di Wikipedia.
Per cortesia, potreste chiarire come realmente vi ponete nelle questioni politiche e religiose e quale messaggio volete che passi con le vostre lyrics, rispondendo a queste persone che vi giudicano superficialmente?

C: Da quando facciamo musica ce ne hanno dette di tutti i colori e noi siamo qui a spiegare per l’ennesima volta la questione.
Non abbiamo MAI pensato alle nostre canzoni come messaggi politici, ne tantomeno religiosi .
La cosa che fa scalpore quando canti in italiano è che la gente capisce quello che dici e molte volte interpreta il messaggio nella maniera che gli è più congeniale, prima che registrassimo “ Worms Of The Earth” avevamo le stesse identiche canzoni in italiano e quando le proponevamo alle case discografiche ci chiudevano le porte in faccia perchè dicevano che un disco su Roma avrebbe fatto troppo pensare alla politica.
Al contrario quando abbiamo proposto gli stessi pezzi in inglese non vedevano l’ora di farci registrare, in una delle nostre canzoni “Crociata”, viene citato un pezzo dell’inno nazionale italiano, questo vuol dire che siamo fascisti?
Allora quando ci sono i mondiali di calcio e la gente canta a squarciagola l’inno nazionale sono tutti fascisti? Se io parlando di Roma cito l’aquila imperiale sono un fascista? Se mi presento vestito da antico romano e inneggio ad alzare il gladio al cielo sono un fascista?
Noi ,a volte, cerchiamo di riprodurre musicalmente delle vicende epico/storiche come fanno moltissime bands nel mondo ,solo che noi lo facciamo in italiano e la gente STOLTA , pensa subito che ci sia un secondo fine sotto quando invece non è affatto vero.
L’Italia è un paese meraviglioso, con una storia ricca di episodi epici , cazzo siamo italiani, perchè dovremmo parlare di Thor , dei vichinghi o della battaglia delle Termopoli , quando l’Italia con Roma è stato il più grande esercito mai esistito sulla faccia della terra?

K: Purtroppo non siamo noi a dover spiegare, ma semplicemente la gente che deve iniziare a pensare con la propria testa.
Sul profilo politico non so più che dire, non amo la politica, non la seguo, e se potessi farei saltare il culo a tutti, destra e sinistra.
Sulla religione? beh sono "ancora" cristiano, ma sicuramente non cattolico.
Sono molto critico e non amo la chiesa, il Vaticano è una delle piaghe più grosse che abbiamo in Italia e come me la pensano forse centinaia di migliaia di cristiani che non hanno pero’ il coraggio di dirlo.
Se credo in Dio? Non lo so, a volte lo chiamo Crom, a volte lo chiamo Cristo, a volte lo vedo negli occhi di mio figlio!
So che tutti abbiamo bisogno di amici invisibili, e che è inutile creare una multinazionale del potere per gestire l’amico invisibile “più amico degli altri”…
Forse mi considero più un agnostico ma, il processo è altamente personale e lungo, nelle nostre liriche c’e’ molta critica verso questi aspetti.
Ci prendono per una band cristiana, ma non lo siamo affatto, il testo di “Rosa Croce”, che è un pò il nostro manifesto, dovrebbe parlare chiaramente.
Poi sinceramente non so che dire, ma se un attore interpreta Hitler al cinema è per forza nazista???
E’ musica ragazzi, musica, fatta per ascoltare e divertirsi, a volte per pensare, per carpire nuove informazioni, nuovi spunti , idee e riflessioni, ma poi ognuno ha la sua testa.

A: Tornando alla musica in senso stretto, quali sono le vostre mosse imminenti?
Avete in serbo qualche ulteriore perla musicale oppure speciali date live per l’anno nuovo?
A questo proposito, con chi vi piacerebbe andare in tour e ancora, quali sono le nuove realtà da tenere d’occhio a parer vostro?

C: Abbiamo ben due progetti che non aspettano altro che essere suonati e registrati , al momento il nostro studio è occupato con la registrazione del gruppo T.I.R. , un progetto dove prenderemo parte sia Io che Piero, il nostro batterista.
Per le date live la cosa importante è suonare, non importa con chi , certo far da spalla a un bel gruppo grosso ci piacerebbe, chissà…

K: Per i live, ci vedremo a marzo a Prato, con gli Etrusgrave e gli Axevyper, e poi a maggio a Roma con gli Stormlord , Hour of Penance e Airlines Of Terror, saranno due concerti spettacolari.
Bands da tenere d’occhio? Mmm aspettiamo con ansia il nuovo disco degli Holy Martyr
(Del quale ho già avuto un succulento ed esaustivo preview, rischiando le coronarie ovviamente!!! N.d.r.), poi vi suggerisco i Subhuman, e aspettiamo il nuovo disco dei Death Mechanism, sarà un massacro.
Ah è mi è appena giunta notizia del nuovo disco dei DoomSword, che volete di più? Di roba ne esce tanta.. ora andate fuori, muovete il culo e compratela!

A: Ragazzi, vi ringrazio di cuore per essere stati così disponibili anche nel rispondere a delle domande poco piacevoli, chiudete come volete l’intervista, magari spiegando in breve a chi non vi conosce, cosa si deve aspettare quando sul piatto c’è un disco targato Rosae Crucis!
Che la FEDE, il POTERE e la VENDETTA siano con voi!

C: Ascoltate il metal italiano , aiutate noi e tutte le altre bands che si fanno il culo dalla mattina alla sera solo perchè hanno una gran voglia di dimostrare al mondo intero che il metal in Italia non è secondo a nessuno, e quando vi capiterà di ascoltare un nostro disco preparatevi, perchè quello che le vostre orecchie sentiranno sarà solo ACCIAIO PURO!

K: Giusto: senza bandiere, senza frontiere, senza limiti ne barriere tra i generi, suoniamo quello che ci viene dal cuore, indipendentemente se sia troppo Epic, Thrash o Speed, siamo i Rosae Crucis e questo e’ Acciaio Puro, fottuto Heavy Metal!

Intervista di  Alessio Aondio

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com