Con grande piacere abbiamo scambiato quattro parole con gli As Likely As Not, formazione valtellinese in continua ascesa da poco più di un anno a questa parte. Forti della pubblicazione del debutto "Stand Up And Nerve", avvenuta nei giorni scorsi, i ragazzi si raccontano e non nascondono le proprie soddifsazioni personali. Andiamo quindi a conoscere meglio chi sono e cosa hanno da raccontari.
Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Holymetal.com! Avete appena debuttato con "Stand Up And Nerve" e siete in giro da poco più di un anno. Volete presentare ai nostri lettori chi sono gli As Likely As Not?
Ciao a tutti! come dici tu siamo una band di giovane formazione ma tutti provenienti da varie esperienze underground. Questo ci ha permesso di premere sull’accelleratore e in un anno e mezzo abbiamo già ottenuto risultati davvero interessanti. Dalla vincita di concorsi ai contatti con la The Execution Kollective e Eye Carver.
Siete una band di amici. Come è avvenuto il processo di scrittura dei brani? C’è un compositore in particolare o lavorate di squadra?
E’ tutto un lavoro di squadra. Ognuno porta le proprie influenze ottenendo il giusto mix. Ovviamente ci si scontra, ci si spacca la testa uno contro l’altro, ma alla fine si trova sempre un accordo!
Ogni canzone ha una vita a se, nasce da un riff di chitarra o di batteria o addirittura di voce canticchiato poi arrangiato.
Come sono avvenuti il contatto e l’incontro con Goran Finnenberg? Siete soddisfatti del suo lavoro?
L’avventura svedese è stata il picco della nostra "giovane" carriera. Siamo stavi diversi giorni a Stoccolma e Vasteras cercando di richiamare le sonorità dei fasti anni 90 in versione moderna. Abbiamo avuto a che fare con dei veri professionisti del metallo!
Hanno subito capito il nostro intento e ci siamo concentrati quindi nel sistemare i suoni di giorno e fare festa di notte! :)
Siamo ovviamente soddisfattissimi del loro lavoro, così come di tutta l’esperienza.
La durata del disco è relativamente breve, è stata una scelta voluta per non rischiare di dilungarsi troppo e focalizzarsi al meglio sulle vostre prime composizioni?
Sì la durata è di circa 35 minuti, non troppo ma abbiamo preferito utilizzare solo le canzoni migliori senza riempire con dei tappabuchi come ogni tanto capita di sentire anche nei cd + blasonati. Riteniamo che ormai il music businnes chieda produzioni sempre più fresche e performanti che prolisse. Per un death metal/hardcore senza compromessi 35 minuti son abbastanza.
Nel vostro sound si sentono influenze moderne ma anche altre più datate. Chi sono le vostri principali fonti di ispirazione?
Il death svedese ci ha sconvolto gli anni 90 e questo penso sia palese.. Abbiamo cercato di aggiungere elementi provenenti dal groove metal o dall’hc. Attitudine che soprattutto in sede live ci fa esprimere al meglio l’energia e il coinvolgimento del pubblico.
Diciamo che le nostre influenze spaziano degli At The Gates agli Heaven Shall Burn (per citare qualcosa di più nuovo) passando attraverso l’hc
Avete intenzione di continuare su questa strada o possiamo aspettarci un’evoluzione in un futuro prossimo?
Sono già in composizione i nuovi brani per il prossimo full lenght. Stanno prendendo una piega non sempre definita in un unico genere, a tratti hc a tratti più eleganti. Definirla evoluzione sarebbe presunzione... Diciamo che si continua sulla strada del massacro sonoro!
Credo che l’artwork scelto rappresenti al meglio l’essenza di "Stand Up And Nerve", tutto molto caotico e disturbante, ma per voi raffigura qualcosa di preciso?
Con quelle immagini volevamo ricreare il caos controllato presente all’interno del cd.
Eravamo seduti in un locale di Stoccolma mente abbiamo ideato il concept. Abbiamo preso Lien, un giovane amico, riempito di fango e fotografato cercando di carpirne l’energia. Grazie a Daniele Castellani(fotografo) e Teo Tumulash(grafico) il risultato ci ha veramente soddifatto!
Abbiamo avuto modo di vedervi live diverse volte e date l’impressione di una band affiatata. Quanto è importante secondo voi esibirsi dal vivo? è una cosa su cui puntate molto?
Come ogni metal band che si rispetti la parte live è fondamentale. Molto più della realizzazione dell ’album che, nella sua staticità rischia, di frustrare il musicista. La sede live è pura energia e divertimento. Penso sia fondamentale, per far divertire il pubblico, divertirsi a nostra volta. Proprio per questo ci apriamo al lato hardcore.
Il vostro è stato un anno decisamente fortunato e ricco di soddisfazioni, ma c’è qualcosa che vorreste cambiare o siete soddisfatti dei risultati che avete ottenuto?
Ovviamente cambieremmo alcuni dettagli ma abbiamo fatto il 95% delle scelte giuste a partire dai ragazzi di EYE Carver e The Execution Kollective. Persone serie e con voglia di lavorare per la scena estrema, italiana ed estera.
La pubblicazione sui siti di importanza mondiale è esclusivamente merito loro.
Venite dalla Valtellina, terra marginata e abbastanza morta dal punto di vista musicale. Come vedete la scena del posto e quali potrebbero essere secondo voi le mosse per un ipotetico rilancio musicale della provincia.
La scena metal in valle è sempre ben presente. Basti ricordare il Sorock (festival in valle) che raccoglieva 3-4mila persone ogni manifestazione estiva. Ci sono diverse band, alcune di queste molto valide. Vediamo cosa ci riserverà il futuro.
Ovviamente avete avuto modo di suonare anche al di fuori dal territorio provinciale, avete incontrato qualche band valida che vorreste segnalare ai nostri lettori?
Una delle band più interessanti sono stati i Ready Set Fall di genova. Dei ragazzi veramente convinti e con le armi affilate per sfondare. Abbiamo condiviso anche la realizzazione del nostro video con il loro batterista (video maker rinomato). Video in uscita per il realese party del cd.
Come abbiamo detto prima per voi il 2010 è stata una grande annata. Ma per le altre band? Migliori dischi e cagate dell’anno secondo gli As Likely As Not...
Orphaned Land “The Never Ending Way of ORWarriOR”
Ihshan “After”
The Dillinger Escape Plan “Option Paralysis”
The Ghost Inside - Returners
L’intervista finisce qui, a voi l’ultimo spazio per un messaggio ai nostri lettori e un sincero in bocca al lupo per la vostra attività!
Un saluto a tutti e grazie per l’attenzione e opportunità concessaci!
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.