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Extrema

Line up:

GL Perotti - Vocals
Tommy Massara - Guitar
Gabri Giovanna - Bass
Paolo Crimi - Drums
www.extremateam.com
 

In occasione del attesissimo "The Seed Of Foolishness",che uscirà il 7 Maggio distribuito da Fuel Records, abbiamo incontrato GL Perotti e Tommy Massara,rispettivamente voce e chitarra degli italianissimi Extrema, per farci raccontare qualcosa di più sulle delicate tematiche trattate in questo nuovo album (che toccano argomenti come il nuovo ordine mondiale,la setta degli illuminati ed i complotti a livello planetario) e per discutere,non senza qualche polemica,dell’attuale scena musicale italiana.

Martino: Ciao ragazzi...innanzitutto volevo chiedervi come è nato il nuovo cd,a livello specialmente lirico e di tematiche affrontate,visto il delicato periodo che un po’ tutti stiamo passando.

GL: Per questo album sono partito per la prima volta appunto dal titolo dell’album stesso,avendo già dall’inizio un’idea abbastanza chiara dei temi che avrei affrontato,dato che ho passato gli ultimi 4 o 5 anni a interessarmi di questo argomento,che mi ha particolarmente preso,attraverso la rete ed alcune letture che mi sono magicamente ritrovato tra le mani,informandomi sulle teorie del complotto del nuovo ordine mondiale da parte di queste fantomatiche società occulte; ho trovato molti documentari interessanti che,ovviamente,van presi un po’ con le molle,in quanto alcuni sono abbastanza esplicativi mentre altri sembrano montati apposta per confondere un po’ le idee di chi,come me,ha voluto saperne di più su queste tematiche.
Pezzo dopo pezzo ho montato questo album sui testi in base a questo concetto,sulla crisi sociopolitica dell’ultimo decennio,infatti non dimentichiamoci che le Torri Gemelle sono state tirate giù 12 anni fa ormai...ho seguito molti documentari fatti dagli americani stessi,ma non vorrei mai che i servizi segreti ci stiano tenendo sotto controllo proprio ora [risate generali, Nda]
Non tutti i testi parlano di questa tematica,ma sono comunque tutti correlati l’un l’altro in quanto ho comunque dovuto sfogarmi per via di tutta questa situazione,vedi per esempio l’incucio di pochi giorni fa con la rielezione del presidente della Repubblica...diciamo che comunque ci siamo sempre occupati di queste tematiche fin dal principio ,in quanto arriviamo dalla scena hardcore,dove certi temi erano sempre affrontati e diciamo che "The Seed Of Foolishness" è la quadratura del cerchio,visto che ho dato sfogo alla rabbia che ho accumulato in questo periodo; ogni volta che facciamo un album nuovo è per me una terapia ,un grande sfogo personale e spero anche per gli altri.

Martino: Visto il periodo che stiamo passando e che tocca ognuno di noi,quindi, il tuo sfogo sulla la società ha come sfondo una denuncia o è più una paura da esorcizzare?

GL: Beh in effetti sono papà da ormai 4 anni e devo dire che per questo mi si è sviluppata un’ulteriore preoccupazione,riguardo appunto all’eredità che raccoglieranno le nuove generazioni,visto come si sta volgendo l’evoluzione sociale,dove avere un lavoro o la sicurezza di una pensione è quasi impossibile...Sono soprattutto preoccupato per mia figlia,infatti già in "Pound For Pound" ho trattato questo tema:"For The Sake Of Our Children" parla appunto del fatto che stiamo distruggendo il nostro pianeta e di come la società,soprattutto economicamente,sia stata paragonata a una macchina impazzita;inoltre credo che le crisi siano state create ad hoc per poter mettere in ginocchio le persone comuni,che alla fine sono sempre le uniche a pagare...quindi,ritornando alla tua domanda,è sì una denuncia,una preoccupazione,ma soprattutto documentandomi sono stato felice di vedere che non sono pazzo e visionario.Inoltre con l’avvento della rete è diventato più facile avvicinarsi a queste notizie,che spesso sono divulgate e documentate da ragazzi e da privati.
Una volta andavo molto di mio,adesso invece informandomi attraverso questi documentari ho avuto la conferma di non essere un pazzo visionario..queste cose purtroppo esistono veramente!!

Martino: Quest’ultimo lavoro quindi non è un concept,ma un insieme di canzoni legate dallo stesso filo conduttore...

Tommy : I testi sono legati da un comune denominatore,che non è il tema del New World Order,ma quello della politica,proprio the seed of foolishness (Tradotto letteralmente come "il seme della follia",Nda),quindi i soldi,il controllo,il potere,la politica stessa. Bisogna aggiungere che su 10 pezzi ne abbiamo 9 di buio totale e uno,l’ultima traccia intitolata "A Moment Of Truth",con la quale si inizia a vedere la luce in quanto è una canzone con un testo più positivo.

GL: E’ una canzone atipica per il nostro modo di suonare e per l’album stesso...

Martino: Sì,infatti ho notato già dal primo ascolto che potrebbe benissimo essere una versione "metallizzata" dei Lynyrd Skynyrd,col suo suono sudista anni ’70.

Tommy: Esatto!!Hai azzeccato l’arrangiamento,in quanto quando lavoravo a quel pezzo avevo in mente di fare un arrangiamento proprio alla Lynyrd Skynyrd...quindi se mi rispondi così... alla grande!!! Figata!!!

GL: Questa canzone l’ho scritta appunto in un momento di verità ( a moment of truth appunto,Nda),dato che gli accordi iniziali li suonavo a mia figlia; il pomeriggio ho poi condito la canzone con un po’ di testo e l’ho spedita agli altri;Tommy è stato il primo a rispondermi che gli piaceva e da lì abbiamo deciso di arrangiarla e inciderla,partendo già con le idee chiare su come sarebbe uscita.Se l’avessimo usata come singolo iniziale sarebbe stata una bella "truffa" perchè avremmo fottuto tutti quanti per far comprare il disco (risate,Nda)

Martino: Ultimamente ho visto il documentario Overload (film-documentario sulla scena musicale italiana,visionabile tranquillamente su Youtube,Nda),dove sono presenti anche interventi vostri...volevo chiedervi,visto che comunque siete sulla scena da quasi 30 anni ormai:avete notato dei cambiamenti nella scena italiana? E,soprattutto:cosa vi convince dopo tutto questo tempo a rimanere ancora voi stessi,senza stravolgere il vostro sound e rimanendo fedeli alle origini?

Tommy: Hai appena detto una cosa sacrosanta...noi andiamo avanti proprio perché siamo noi stessi;se ci dovessimo rapportare alla scena di oggi tanto vale che ci sciogliamo adesso...
Purtroppo l’Italia ha una "non scena",come continuo a dire da un po’ di tempo a questa parte: ha vissuto un periodo eccezionale tra la seconda metà degli anni 80 e la seconda metà degli anni 90,più precisamente tra l’87 e il 98...Milano aveva una scena musicale incredibile,le band (anche di diversi generi) si aiutavano tra di loro,c’erano band come Extrema,Ritmo Tribale,Afterhours,Casino Royale,Timoria e quant’altro e ovviamente anche band metal come gli IN.SI.DIA,i Sadist che iniziavano a muovere i primi passi,e tutti questi nomi si aiutavano l’un l’altro;oggi purtroppo, guardando anche i commenti che lasciano i soliti haters (tradotto letteralmente: odiatori,Nda)sui social vari,sembra che noi siamo dei mafiosi paraculati.
Quello che dico sempre io è che,a differenza di queste persone,che spesso sono appassionati di musica o ragazzi di altre band,noi abbiamo sempre investito il nostro tempo nel far crescere la band,mentre queste persone,invece di trovare occasioni e opportunità di farsi notare impegnandosi,preferiscono sprecare il loro tempo parlando male di noi o di altre band che sono riuscite a fare qualcosa...io vedo sempre questa cosa tutta italiana che è lo spalare merda a prescindere,senza conoscerti e basandosi sul sentito dire...purtroppo questa è la scena italiana.Ti devo dire che è una bella scena?? No,non lo è!
Noi andiamo avanti a suonare perché comunque abbiamo dei fan fedeli,gente che si è tatuata il nostro simbolo addosso o gente che a distanza di 28 anni dai nostri esordi paga ancora il biglietto per venirci a vedere;siamo talmente innamorati di ciò che facciamo che riusciamo ancora a fare dei dischi che sentiamo come nostri,non lo vediamo come un lavoro perché altrimenti non si mangia...a prescindere che non si mangia comunque (Risate,Nda)
Lo facciamo proprio perché noi crediamo ancora ciecamente in quel che facciamo,noi siamo ancora dei fan della musica,soprattutto della nostra,ci divertiamo ancora come se fossimo una band di quindicenni...

GL: Ci divertiamo ancora a litigare,per esempio quando facciamo gli album..per quello passano sempre 4 anni;se dovessimo fare un disco all’anno scadrebbe logicamente la qualità.

Tommy: Bisogna anche dire che nei 4 anni precedenti a questo album abbiamo suonato un sacco e cambiato un bassista,quindi calcola che se fossimo rimasti con Mattia (Bigi,ex bassista della band sostituito dal nuovo Gabri Giovanna,Nda)probabilmente questo album sarebbe uscito un anno e mezzo/due anni fa,in quanto abbiamo iniziato a scriverlo circa 3 anni fa e ad Agosto dello scorso anno è stato finito di registrare(l’album uscirà il 7 Maggio tramite Fuel Records,Nda)Quindi bisogna calcolare sempre dei tempi tecnici che portano alla maturazione completa del prodotto,soprattutto in un periodo dove il mercato discografico non vive un bel momento.

Martino: GL,sempre riguardo al documentario Overload,mi ha colpito una tua dichiarazione,dove dicevi che paradossalmente,se voi suonaste i vostri pezzi come gruppo cover degli Extrema,fareste più paganti di quanti ne fate di solito.

GL: Io avevo fatto la battuta,anche se è una cosa che volevo fare per scherzo durante una serata con amici,suonando i nostri pezzi sotto falso nome,chiamandoci Displaced e vedere come la gente sarebbe venuta a vedere il concerto.
Ultimamente noto che tutto oramai è tributato e coverizzato,il che è una cosa assurda...sarebbe stato veramente carino vedere quanta gente sarebbe venuta a un concerto del genere;la tribute band agli Extrema non esiste ancora,purtroppo o per fortuna,anche perchè i nostri pezzi sono difficili da suonare ed è impossibile cantare come me..scherzo ovviamente (Risate,Nda)
Io spero che questa moda della tribute band vada scemando,in quanto ora c’è questa attitudine ad andare a sentire solo band che propongono musica già conosciuta e nessuno ha più l’opportunità di suonare i pezzi propri;i locali hanno in programmazione solo tribute e cover band...si è persa la voglia di suonare musica propria;molte band vorrebbero farlo,però conviene di più fare il tributo o le cover...spero che tutto questo,essendo una moda,passi il prima possibile;noi in 28 anni ne abbiamo viste di mode e di tendenze e siamo sopravissuti a tutto,quindi aspettiamo che finisca pure questa.

Martino: Siete stati scelti nuovamente come gruppo spalla dei Motorhead (25 Giugno a Vigevano(PV),Nda) Voi preferite suonare in questi eventi open-air davanti a migliaia di persone o nell’intimità dei piccoli club con poca gente?

Tommy: A noi piace suonare dappertutto,ti faccio un esempio: a Dicembre dell’anno scorso abbiamo fatto un mini-tour da Lecce al Nord Italia...a Salerno siamo riusciti a suonare anche in una pizzeria... Questo per farti capire che ovunque ci siano spazi e persone che vogliano sentire la nostra musica noi andiamo.E’ logico che suonare in situazioni come opening act dei Motorhead o come nella prima data del nostro prossimo tour (4 Maggio al Vans Off The Wall Spring Edition 2013 a Varazze(SV),Nda)ti permette di calcare palchi prestigiosi e di esibirti di fronte a un sacco di gente,però per noi è lo stesso,ogni dimensione ha la sua emozione e penso che comunque l’importante sia portare in giro la tua musica,specialmente per noi che abbiamo la possibilità di suonare a qualsiasi livello;inoltre non siamo una band che se la tira quando ci capita per esempio di suonare sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival ed il giorno dopo di ritrovarci a suonare in una pizzeria.

GL: Qui torniamo al discorso di prima:una volta si suonava nei centri sociali,perché i club non esistevano ancora,non c’era nulla...negli anni ’90 invece si creò una vera e propria scena,i locali erano sempre pieni e capitava anche che i fan ci volassero letteralmente sul palco;in questo momento è proprio quello che manca,ti capita magari di suonare coi Motorhead di fronte a tantissime persone e quando ritorni a suonare nei club il pubblico manca sempre. Succede che se ti vedono ad un grande evento e piaci,è quasi impossibile che quelle stesse persone che ti hanno apprezzato vengano a vederti nei piccoli club...non so nemmeno spiegarmi il perché...
Noi comunque ci facciamo i chilometri per portare in giro la nostra musica a più persone possibile,se capita suonando anche nelle pizzerie,come diceva prima Tommy.

Tommy: Purtroppo ci sono posti dove i grossi eventi non potranno mai arrivare o persone che non possono muoversi per andare a vedere questi concerti;noi siamo assolutamente disposti ad andare a suonare in questi posti e portare la nostra musica a quelle persone che non potranno mai permettersi l’evento.

Martino: Per me questa cosa vi rende molto onore,l’essere qua dopo quasi 30 anni a sbattersi per cercare i posti dove suonare in giro per il paese.

GL: Eh questa cosa andrebbe spiegata a chi ci spala sempre merda addosso...oggi manca il rispetto,vedo molte band di ragazzini che si considerano già arrivati...non voglio fare il falso modesto..però noi con "Tensions At The Seams" (1993,Nda) abbiamo creato una scena che prima non c’era,un giro di locali in tutta Italia che hanno iniziato a proporre il nostro tipo di musica,facendo venire sempre più gente ai concerti...è stato un periodo veramente magico,ovviamente ci siamo fatti il culo,così come ce lo stiamo facendo ora;certo,l’età avanza e un minimo che ci consenta di mangiare lo chiediamo,però i ragazzini di oggi questo non lo riconoscono e fanno di tutto per remare contro in qualsiasi modo,invece di supportare quello che si fa,come era una volta. Siamo stati anche accusati di non essere metal solo per la nostra partecipazione con gli Articolo 31 (col pezzo "Mollami",Nda),nonostante avessimo completamente riarrangiato il pezzo da zero..c’è purtroppo questa tendenza a definirci non-metal senza nemmeno averci ascoltati...ovviamente questa del non suonare metal è una bugia. (Risate,Nda)

Martino: Per concludere volevo chiedervi come vanno le cose all’estero.

Tommy: Allora,il disco uscirà in Italia il 7 Maggio e all’estero il 21 Maggio.Qua davanti a me ho delle news di uscita dal Giappone,dalla Francia...non ci aspettavamo questi feedback iniziali in quanto il precedente "Pound For Pound" all’estero non è piaciuto,non ha avuto molto successo;come ti dicevo i primi feedback riguardanti il nuovo album sembrano molto buoni e questa cosa mi è stata confermata dalla Scarlet Records,che è l’etichetta che ci distribuirà all’estero...il discorso è che tu puoi avere la migliore band al mondo che scrive la miglior musica mai sentita,ma se non hai i capitali alle spalle puoi solo sperare in un miracolo.Io spero che l’album piaccia all’estero,così da poter aprire almeno un secondo mercato,riuscendo magari ad imporci in un’altra area geografica che non sia l’Italia.
Volevamo fare un grandissimo saluto ai lettori di Holymetal.com e ringraziarti dell’intervista...e vi aspettiamo nel Fottuto Massacro Collettivo 2013,quindi comprate il disco e non lo scaricate perchè pensiamo di aver fatto un ottimo album.

GL: Vale la pena comprarlo anche per il booklet e soprattutto per i testi maligni che ho scritto. Grazie mille e alla prossima!!

Intervista di  Martino Brambilla Pisoni

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