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Sepultura

Line up:

Derrick Greene - vocals
Andreas Kisser - guitars
Paulo Jr. - bass
Eloy Casagrande - drums
https://sepultura.com
 

In occasione dell’uscita del nuovo disco "Machine Messiah" il nostro redattore Martino Brambilla Pisoni ha intervistato Andreas Kisser , storico chitarrista dei Sepultura, ecco cosa ci ha raccontato:

(Martino) Sta per uscire il nuovo disco dei Sepultura, ‘Machine Messiah’. Che cosa ci puoi dire del vostro nuovo lavoro?

(Andreas Kisser) Come tutti i lavori dei Sepultura è qualcosa di differente dai suoi predecessori. Ogni disco della band porta con sé una caratteristica nuova, diversa. Abbiamo trascorso praticamente 3 anni on the road tra festival e tour e tutto ciò ha portato nuove influenze all’interno dei Sepultura, un nuovo bagaglio di esperienze. Inoltre abbiamo lavorato con un nuovo produttore, Jens Bogren, che è totalmente differente dal suo predecessore Ross Robinson. Professionisti fantastici, ma tutti diversi tra loro...e ciò aiuta a fare un disco ogni volta diverso. ‘Machine Messiah’ è un disco più “musicale”, con più attenzione per i dettagli, i riff, gli assoli di chitarra, il basso di Paulo, la voce di Derrick. E’ stato un lavoro più sofisticato, Derrick ha scritto testi fantastici ed abbiamo Eloy Casagrande alla batteria che è un vero e proprio mostro, eccezionale! Siamo molto soddisfatti di questo album: ogni canzone ha un carattere molto forte e tutto il lavoro racconta una storia.

(Martino) Chi è il “Messia” di cui parlate nel titolo del disco? Perché è una macchina e non un uomo?

(Andreas) Questo è il punto focale del nostro concept. Il Machine Messiah non è uno sci-fi futuristico, ma è ciò la gente vede oggi. La tecnologia oggi fa parte come mai prima d’ora delle nostre vite: smartphones, computer, Gps, Google Glasses... la nostra vita dipende molto dalle macchine, dai robot. Nei concerti puoi vedere molte persone che filmano lo spettacolo, perdendo così la possibilità di interagire con i musicisti, con il palco.Sotto un aspetto religioso potremmo definire questo Messia come un essere in cui le persone ripongono sogni e speranze, sperando che egli possa risolvere tutti i problemi del mondo. E in una certa maniera la gente pensa che tutti questi robot che ci circondano oggi possano risolvere ogni tipo di problema che affligge l’umanità. Questa non è però la verità! Le macchine non possono sostituire le caratteristiche umane come il pensiero, il libero arbitrio, le opinioni, i punti di vista... Il “Machine Messiah” è proprio questo: più che un’entità è una macchina, un robot. Ci sono credenze secondo cui l’essere umano è nato da entità extraterrestri, che siamo un esperimento... sono tutte possibilità di un concetto di genesi e che ci hanno ispirato nella scrittura di musica e testi di questo disco.

(Martino) Il primo singolo estratto dal disco, “I Am The Enemy”, ha un sound molto hardcore, molto violento. Rappresenta in qualche modo la violenza che c’è oggi tra gli uomini? E’ lo specchio della società odierna?

(Andreas) Diciamo di sì, perché le persone danno sempre la colpa agli altri. E’ sempre colpa del presidente, di coloro che governano o è colpa della TV, della squadra di calcio. E non è mai colpa nostra. Il concetto dietro a questa canzone è proprio questo: non assumersi mai le colpe di ciò che facciamo, ma giustificare le proprie azioni dipendendo da qualcuno o qualcosa di esterno. Ognuno ha le proprie idee, che dipendono dalla propria cultura e dalle proprie esperienze. Ognuno crea il proprio razzismo, i propri preconcetti, la propria idea del mondo. Non bisogna incolpare gli altri, le altre cose: ognuno è il nemico di sé stesso. La conseguenza di ciò sono le guerre, gli attentati, le minoranze, il razzismo... tutto ciò è causato dal nostro essere codardi, dal nostro scappare dai problemi.

(Martino) L’uomo apprende dai propri errori? O è sempre più violento e selvaggio?

(Andreas) Purtroppo penso proprio che non sia così. L’uomo non apprende dal proprio passato. Si approfitta degli errori del passato, perché se imparasse qualcosa gli sbagli non si ripeterebbero. Molte persone raggiungono al potere e lo usano per scopi negativi, personali. Penso che la gente si approfitti di certe situazioni per poter comandare sugli altri. L’uomo si sente superiore. Questa è una pena, perché istituzioni come scuole e università soffrono molto la pressione di media e politici, di ciò che accade ogni giorno. Per esempio io sono cresciuto in Brasile negli anni ’70 e andavo a scuola durante una dittatura militare. Le cose che studiavo erano molto diverse da quelle che studiano i miei figli oggi, perché ovviamente non siamo più sotto dittatura... ci sono altre dittature, ma non più quella militare. Ogni 20-30 anni cambiano le tendenze, la politica e quindi cambiano i concetti, le informazioni. Tutto ciò va tenuto in conto ogni volta che si esprime la propria opinione, il proprio punto di vista. Sono fattori determinanti in ciò che si critica o che si difende.

(Martino) Come vedi il mondo dopo la morte di Fidel Castro e l’elezione di Trump, ovvero due fatti storici che hanno marchiato in maniera indelebile il 2016?

(Andreas) E’ un bel casino. Mi risulta difficile capire come una persona come Trump possa essere stato eletto presidente degli USA. Penso sia il risultato del potere dei media, della manipolazione di numeri ed idee. La politica oggi è uno show. Non si sa realmente quanto conti il voto del popolo, è tutto molto confuso e poco chiaro. C’è molto spazio per la manipolazione. La gente è alla deriva, senza controllo. Fidel Castro è un simbolo che se ne va, anche se è stato un dittatore. Purtroppo non ha pagato per i suoi errori, per la sua brutalità, per le persone assassinate, per la fuga di tanti cubani dal proprio paese, per la censura, la dittatura... E’ un peccato che persone come lui e Pinochet non abbiano pagato per i propri crimini. Castro e Cuba sono comunque stati molto importanti nella storia contemporanea. I Sepultura hanno suonato a Cuba, è una nazione molto censurata ma che ha una cultura ed un’arte incredibili. La musica cubana ha influenzato il mondo intero, la medicina ha fatto grandi passi avanti, lo sport ha raggiunto livelli altissimi. Cuba ha sprecato molte possibilità per colpa dell’influenza sovietica e del potere economico che negli anni è andato scemando.

Se il mondo dovesse sopravvivere il prossimo anno vedremo come vanno le cose ahahahah.

(Martino) Nel 2017 sarete in tour con Kreator, Soilwork e Aborted. Quali sono le vostre aspettative circa queste date?

(Andreas) Siamo molto felici di girare coi Kreator e con Soilwork e Aborted, due grandi band. I Kreator hanno influenzato molto il sound dei Sepultura, soprattutto all’inizio. Abbiamo suonato con loro in qualche festival, ma questa è la prima volta che condividiamo un tour. Anche loro stanno uscendo col disco nuovo, a cui ha lavorato il nostro stesso produttore... sarà un tour fantastico. Sarà un ottimo inizio di 2017 e siamo molto emozionati per poter condividere il palco con i nostri idoli.

(Martino) Quanto è importante per i Sepultura oggi suonare dal vivo?

(Andreas) Per noi è tutto! Suonare live è tutto, il resto viene di conseguenza: registrare, lo studio... è tutto conseguenza dello stare on stage. In 32 anni abbiamo suonato in 76 paesi ed ogni anni visitiamo una nazione diversa. Sul palco troviamo la nostra dimensione più pura, più sincera. Dobbiamo essere grati ai fan per la possibilità di fare sempre nuovi show. Siamo molto felici di poter imbarcarci in questo nuovo tour anche grazie alla Nuclear Blast, l’etichetta che lancerà il nuovo disco. E’ on stage il luogo dove la musica si sviluppa, dove impariamo ad essere musicisti sempre migliori... è vita! Si suona in ogni condizione, dai piccoli palchi ai grandi festival e ciò mantiene la band molto attiva.

(Martino) I Sepultura esistono da più di 30 anni. Como vedi la band fra un 10-15 anni?

(Andreas) Spero che la band possa continuare a fare quello che fa oggi. Viviamo il presente molto intensamente, la gente rispetta molto il nostro passato: una band che viene dal Brasile e che ha

conquistato molti fan nel mondo. Rispettiamo il passato per vivere il presente e costruire un futuro. Ciò che verrà sarà conseguenza del presente che stiamo vivendo intensamente. Abbiamo tutte le capacità per costruire un ottimo futuro, con una band forte ed unita. Il nostro obiettivo principale è vivere il presente, molta gente si fascia la testa prima di essersela rotta, soffre per cose che non sono ancora successe. La vita è adesso, non dopo.

(Martino) Nel 2016 ci hanno lasciato molti musicisti come Bowie, Lemmy (sul finire del 2015) e Prince. E’ stato un anno triste per il rock. Come vedi il futuro del rock e del metal quando non ci saranno più grandi band come Iron Maiden, Slayer, Sepultura, etc.etc.?

(Andreas) Sono tranquillo sotto questo punto di vista, perché abbiamo grandi band e va detto inoltre che il pubblico,il popolo del metal è una grande famiglia. I figli ascoltano i dischi dei padri e ciò fa ben sperare per il futuro. Mio figlio usufruisce della mia collezione di vinili, suona la chitarra... sono cose che si trasmettono di generazione in generazione. Penso che grazie a ciò l’heavy metal sia in una botte di ferro, continuerà ad esistere. In Brasile per esempio abbiamo molte giovani band, che propongono vari stili, cantando anche in portoghese. Negli anni ’90 nessuno voleva cantare in portoghese. Il metal non è uno stile che dipende da nulla e da nessuno, ha una personalità molto forte in ogni paese. E’ una questione di fede, di fanatismo, di comprare cd, magliette, collezionare vinili... il fan del metal è diverso dagli altri, così come magari chi ascolta jazz o musica classica. Il metal apre molte porte, siamo stati a suonare in Georgia, in Armenia, in Siberia... si stanno creando molte possibilità. Il metal è forte, attivo, il futuro del metal è molto positivo.

(Martino) Tornando a quanto detto alcune righe fa possiamo affermare quindi che la musica, e l’arte in generale, sono il vero Messia che può unire le persone ed abbattere le barriere?

(Andreas) Penso di sì! La musica unisce. I Sepultura sono la prova di ciò: abbiamo visitato 76 paesi, con diverse religioni ed ordinamenti politici e la risposta dei fan è stata grandiosa. Ti parlo di nazioni come Israele, Indonesia, Cuba, Filippine... E’ incredibile vedere come la musica possa abbattere le frontiere, le idiozie, i preconcetti. Dà possibilità di viaggiare per tutto il mondo. La musica è la salvazione ahahah. In paesi come la Corea Del Nord la musica è molto censurata, va contro i fondamentalismi; ma è impossibile eliminarla del tutto, sopravvive anche lì. E’ il miglior modo che ha l’essere umano per esprimersi, attraverso la frequenza musicale e l’energia.


(Martino) Il Brasile partorisce molte valide band metal, come le thrasher Nervosa. Avete mai pensato di fare un tour solo con band brasiliane?

(Andreas) Sarebbe fantastico e spero si possa fare un giorno, già abbiamo suonato in giro con i Krisiun. Chissà se prima o poi si potrà realizzare questa possibilità, una “Brazilian Invasion” ahahha.


(Martino) Grazie di tutto Andreas! Ci vediamo on the road!

(Andreas) Certamente! Grazie a voi e alla prossima!

Intervista di  Martino Brambilla Pisoni

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