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In Flames

Line up:

Anders Fridén - vocals
Jesper Strömblad - guitars
Björn Gelotte - guitars
Peter Iwers - bass
Daniel Svensson - drums
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Abbiamo incontrato in un hotel milanse Anders Friden e Peter Iwers rispettivamente cantante e bassista di uno dei gruppi più importanti della scena svedese: gli In Flames che tra poco usciranno con un nuovo attesissimo album "Soundtrack to your Escape"..


S- Tra poco più di un mese sarà nei negozi il vostro nuovo album. Che reazioni vi aspettate dai vostri fan e dalla stampa?

Anders Friden: Niente. Non ci aspettiamo niente di particolare perchè ogni persona la pensa diversamente. Quando è uscito Reroute to Remain c'era chi diceva che era un bel album e anche chi diceva che non era bello. Anche per questo nuovo album sarà così, per questo non mi aspetto niente di particolare.
Peter Iwers: Noi facciamo innanzitutto album che soddisfino noi.
Anders Friden: Giusto! L'importante è proprio che l'album soddisfi noi stessi, non possiamo pensare di fare un album che soddisfi tutti i fan perchè sarebbe impossibile.

S- Potete parlarmi delle recording session?

AF (ridendo): No, è un segreto!
PI: Certo. Questa volta abbiamo voluto lavorare in maniera diversa. Di solito scrivevamo le canzoni durante le pause del tour o durante il tour stesso mentre questa volta abbiamo deciso di prendere un periodo di pausa e scrivere tutto l'album in una volta sola. Una volta completate la canzoni siamo andati in uno studio per registrare la batteria perchè, essendo uno strumento acustico, ha bisogno di essere registrata in una sala con un ottima acustica. Per registrare io e Daniel (il batterista) siamo stati 2 settimane in studio provando e riprovando le sue parti finché il suono e le parti stesse non ci soddisfacevano pienamente. Per registrare il resto dell'album abbiamo provato qualcosa di diverso dal solito.
Durante l'estate abbiamo affittato una casa in Danimarca che, secondo noi, era perfetta per registrare in tutta tranquillità il nuovo album. Abbiamo portato tutta la nostra strumentazione e per prima cosa abbiamo costruito 2 sale dove registrare, una al piano di sopra e una al piano di sotto così potevamo registrare praticamente contemporaneamente quando volevamo. Nella sala superiore abbiamo registrato il basso e la voce mentre in quella inferiore le chitarre e le parti elettroniche. E' stato molto bello e rilassante lavorare così perchè, non dovendo seguire le tabelle di marcia che avremmo dovuto seguire in uno studio, le registrazione si sono svolte in maniera tranquilla, senza che nessuno mettesse fretta, così abbiamo potuto lavorare in maniera quasi maniacale sulle nostre parti e, cosa ancora più importante, potevamo registrare in qualsiasi momento ci venisse l'ispirazione per farlo.
AF: Sopratutto è stato molto bello per il fatto che potevamo prendere ispirazione dalla natura che ci circondava, divertendoci mentre registravamo.

S- Come nasce una vostra canzone?

AF: Di solito Jesper e Bjorn (i chitarristi) arrivano in sala prove con alcune idee o con buona parte della canzone pronta. Allora tutti insieme collaboriamo per completarla e arrangiarla.
PI: Comunque lavoriamo solo ad una canzone per volta così riusciamo a concentrarci meglio solo su quel pezzo senza magari perderci via pensando ad altre canzoni. Quando la canzone in sè e le nostre parti ci soddisfano appieno passiamo ad un'altra canzone.

S- L'album è un concept?

AF: No, direi di no. Ogni canzone rappresenta uno spaccato della mia vita.

S- Perchè questo titolo? Scappare da cosa?

AF: Scappare dal mondo che ci circonda, ecco da cosa. Nella nostra vita ormai non esiste più una vita privata. La nostra casa ormai è il nostro tour bus e gli studi dove registriamo perchè ormai la nostra vita è l'alternarsi continuo di album - tour . Il lavoro con gli In Flames assorbe buona parte del nostro tempo privandoci a volte dei momenti di pausa necessari per ognuno. Io riesco a scappare dal mondo reale ascoltando musica, guardando un film o andando a un concerto. Noi abbiamo intitolato questo cd così perchè speriamo che l'ascoltatore prenda l'energia dalle nostre canzoni per riuscire a scappare da questo frenetico mondo .
 

S- Nei vostri ultimi album si è fatta sempre più spazio la componente elettronica. Come vedete l'elettronica all'interno delle vostre composizioni?
AF: E' un elemento aggiuntivo del sound In Flames. In molti gruppi le parti di tastiera sono dei semplici e lunghi accordi che riempiono solo il suono generale mentre noi cerchiamo di far interagire le parti elettroniche con le ritmiche. A molta gente non piacciono queste piccole contaminazioni di elettronica, ma noi siamo una band aperta e quando componiamo non ci importa se un pezzo è punk, black, pop, elettronico, se a noi piace non vedo perchè non dobbiamo metterlo.

S- Negli ultimi anni tantissime gruppi hanno pubblicato dei DVD. Avete intenzione di farlo anche voi?

PI: Si, abbiamo intenzione di pubblicare un DVD prima o poi però non abbiamo ancora stabilito nè quando nè cosa conterrà perchè vogliamo fare qualcosa di speciale.
AF: Non vogliamo che sia il solito DVD con un concerto, dei videoclip e la band che fa la stupida dietro le quinte. Di questi prodotti ce ne sono già tonnellate sul mercato. Noi vogliamo fare qualcosa di diverso, di più originale.
PI: Quando uscirà sarà qualcosa di veramente grandioso, vedrai!

S- Durante la vostra esibizione a Wacken nel 2001 avevi detto che stavate registrando lo show per pubblicarlo in un DVD live. Lo mettere nel DVD?

AF: Abbiamo registrato tantissimi show negli ultimi tour. Credo che pubblicheremo non tutto lo show completo ma solo alcune canzoni perchè abbiamo veramente tantissimo materiale che ci sembra molto valido e pubblicarlo tutto sarebbe veramente impossibile. Forse pubblicheremo un DVD con un unico concerto se troveremo un posto adatto allo scopo. Comunque non è ancora stato deciso niente.

S- Oltre agli In Flames suonate in altri gruppi?

PI: No, non ne avrei il tempo. Gli In Flames assorbono tutto il mio tempo, tra tour e preparazione/registrazione degli album il tempo che mi rimane è veramente pochissimo.
AF: Solo i Passenger ma anche per me vale il discorso fatto da Peter.

S- Cosa ascoltate di solito?

PI: Di tutto, veramente, dalla pop al grind core. Non mi importa che genere sia, basta che sia bella musica.
AF: Qualsiasi cosa che mi piaccia, che mi faccia provare delle emozioni. Quando siamo in tour bene o male ascoltiamo sempre death metal o comunque sempre qualcosa di cattivo, pesante. Quando torniamo a casa tento di ascoltare qualcosa di diverso, non necessariamente più rilassante o leggero ma proprio qualcosa di diverso.

S- Hai studiato molto il tuo strumento?

PI: No, direi proprio di no. Credo di aver preso solo 3 lezioni poi non ne ho avuto più l'occasione. Credo che si impari molto di più suonando con altra gente che studiando sui libri. E' la via migliore perchè ti permette di apprendere divertendoti. Comunque non è detto che se mi capiti ancora l'occasione di studiare non lo faccia, anzi!

S- Che strumentazione usi?

PI: Uso degli amplificatori della Ampeg semplicemente perchè sono i migliori! Di effetti non ne uso, a parte un distorto veramente economico che secondo me è meglio di molti altri che costano molto di più. Non uso altri effetti perchè preferisco cose più semplici e un suono più naturale del basso. Come bassi sono parecchi anni che uso bassi della ESP ma non ho un modello preferito, ne ho cambiati molti nel corso degli anni.

S- Sapete già chi saranno i supporter per il vostro imminente tour?

AF: No, non ancora. Ne abbiamo una lunga lista e credo che li sceglieremo settimana prossima. Comunque appena li sceglieremo li pubblicheremo sul nostro sito.

S- Avete già deciso la setlist? Quante canzoni farete dal nuovo album?

AF: No, neanche quella. Comunque credo che faremo 6 o 7 canzoni dal nuovo album e credo anche che non faremo sempre le stesse tutte le sere. Cioè alcune le faremo sempre ma le altre le faremo a rotazione, anche in base al tempo che avremo a disposizione perchè alcune sere potremo fare show da 2 ore mentre magari altre sere solo da 1 e mezza. Poi la scelta dipenderà anche dalle reazioni del pubblico alle nuove song.
PI: Per le canzoni vecchie volevamo ripescare canzoni che non eseguiamo live da parecchio tempo per rendere così lo show più interessante sia per i nostri fan che per noi stessi. Comunque ancora niente è stato deciso. E vedrai che anche questo sarà una sorpresa!

S- Cosa ne pensate del pubblico italiano?

PI: Vi amiamo!! E' bellissimo per noi suonare qui da voi perchè la gente si diverte veramente tanto ai concerti, si rende partecipe cantando e facendo casino. Sin dai nostri primi concerti qui abbiamo notato questa caratteristica del pubblico italiano. Non vediamo l'ora di tornare a suonare ancora qui!
AF: Concordo!
 

Intervista di  Simone Bonetti

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