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Necrodeath

Line up:

Felgias - Vocals
Claudio - Guitars
Andy - Guitar
Peso - Drums
John - Bass
www.necrodeath.net
 

Carissimi amici, dopo aver affrontato la bellezza di oltre dieci ore di viaggio ed aver praticamente attraversato l’Italia, eccomi pronto ad intervistare uno dei gruppi che rappresentano la storia della scena metal italiana, i Necrodeath

Donato: Prima di tutto grazie per averci concesso l’intervista. Sono contento di poterVi rivedere a distanza di due mesi dalla stupenda esibizione al Tradate Iron Fest. Volevo chiederVi quale pensate possa essere l’atteggiamento del pubblico dell’Agglutination, visto che alcuni sono qui solamente per vedere i Mahyem?
Flegias/Peso: Francamente ce l’aspettiamo più caloroso di quello del Tradate, anche se lì abbiamo riscosso un enorme successo. Più caloroso perchè sappiamo che la gente del Sud sa trasmettere molto calore ai gruppi musicali. C’è però un conflitto dato che metà dei gruppi suona un genere (Power o Heavy Metal classico) e l’altra metà suona generi estremi (Death o Black Metal), quindi bisogna vedere se chi è venuto per un genere saprà apprezzare anche gli altri. Diciamo che si rischia anche di ricevere dei bei pomodori in faccia (cosa che non è avvenuta ndr).

Donato: Beh, pomodori non credo proprio, dato che non penso che chi venga ad assistere ad un concerto debba giudicare per partito preso o addirittura partire prevenuto. Infatti bisogna capire che il metal è metal, anche se a volte viene stupidamente etichettato. Vorrei farmi una domanda: avete da poco pubblicato un Greatest Hits. C’è in cantiere qualcosa di nuovo? Avete del materiale pronto che state per registrare?
Flegias/Peso: Sì. È già da sette o otto mesi che stiamo lavorando sul materiale nuovo. Sapevamo di dover partecipare a dei festival importanti quest’estate. Questa è praticamente l’ultima data importante che faremo. Da domani ci impegneremo solamente sulla scaletta del nuovo album. Entreremo a Dicembre in studio per registrare il nuovo album che dovrebbe uscire in primavera.

Donato: potresti darci qualche anteprima sul nuovo album, qualche particolarità rispetto alle precedenti produzioni?
Flegias/Peso: Diciamo che la vera novità è che Andy, che era partito come turnista per sostituire Claudio, è a tutti gli effetti il nostro nuovo chitarrista. La cosa importante è che il suo stile si è da subito adeguato a quello del gruppo. La sua personalità potrà fornire quel pizzico di novità che non potrà che giovare al nostro sound. Per quanto riguarda i pezzi, posso affermare che sono una via di mezzo tra “Black As Pitch” e “Tones Of Hate” ma anche molta della cattiveria presente su “Mater Of All Evil”.

Donato: Se doveste fare un bilancio della Vostra carriera, dato che alcuni hanno osato dire che ci sono stati due Necrodeath (che a mio parere è una c*****a grande quanto lo stadio di S.Siro), quali sono stati i momenti migliori e quali i peggiori?
Peso/Flegias: Diciamo che il momento più triste è stato nel gennaio del 1990quando la prima formazione si è sciolta, quando ci siamo seduti a tavolino ed abbiamo deciso di lasciar perdere perchè le cose non andavano più come avevamo previsto, non per colpa nostra ma dal fatto che eravamo circondati da strutture non adatte. È stata invece molto piacevole la reunion, dato che l’idea è venuta a me e a Claudio. Poi abbiamo chiamato due altri nostri amici e ci siamo ritrovati per quasi un anno chiusi in studio a suonare per cercare di eliminare la ruggine che si era formata e soprattutto per cercare di creare una nuova amalgama. La cosa più importante è che non abbiamo avuto fretta di ricominciare a suonare live, ed abbiamo atteso il momento giusto per ritornare. Volevo solo aggiungere che, come giustamente hai fatto notare, il cambiamento non c’è stato in quanto Peso e Claudio sono sempre stati i compositori dei pezzi. Io e John abbiamo sì dato il nostro contributo, ma le idee sono sempre state loro.

Donato: Toglietemi una curiosità. A Tradate avete proposto, con molto successo, la cover dei Venom Countess Bathory. È stato solo un regalo fatto ai fans del Tradate o è una Vostra abitudine proporre live quel brano?
Flegias/Peso: Posso affermare che sia un regalo che facciamo a noi stessi quando suoniamo una cover dei Venom, dato che è stato il gruppo che mi ha cambiato la vita. Quando li vidi nel 1987 avevano di spalla i Metallica (in quell’anno erano appena usciti con Kill ‘Em All). Alla fine del concerto la mia frase fu questa: “Cazzo! Io voglio fare questo tipo di musica”. Ed è quello che ho fatto. Quindi sia per me che per i miei soci del gruppo suonare una cover dei Venom significa fare un tributo ad un gruppo che è e resterà per sempre un’icona del genere estremo.

Donato: Se doveste consigliare un album ad un ragazzo che non ha mai ascoltato niente dei Necrodeath, e che quindi non vi conosce, quale album gli consigliereste di ascoltare? Io ad amico ho consigliato di ascoltare Mater Of All Evil che è il Vostro album di ritorno, dato che secondo me in quell’album c’è la perfetta identità dei Necrodeath. Pensi che il mio consiglio sia azzeccato, o hai una altro album che consideri più adatto?
Flegias/Peso: Sono perfettamente d’accordo con te. Se era uscito il The Best potevi consigliargli quello. Altrimenti hai fatto bene a consigliarli “Mater Of All Evil” dato che è l’anello di congiunzione tra quello che avevamo fatto negli anni ottanta è ciò che stiamo facendo adesso. “Black As Pitch” è stato il suo naturale proseguimento ed infine “Tones Of Hate” è stata la sua evoluzione. Ora siamo partiti da “Tones Of Hate” per fare un album che sia 100% Necrodeath ma con un qualcosa di più.

Donato: Ora Vi faccio una domanda tipica da fan: quando avremo l’onore di poter avere un album Live o meglio ancora un Dvd che raccolga materiale sia nuovo che vecchio, dato che molti fans sono legati ancora ai vecchi fasti dei Necrodeath?
Flegias/Peso: Devo dire francamente che il discorso di realizzare un album Live è una rgomento che tiene costantemente banco all’interno dell’ambiente Necrodeath. Infatti poter sprigionare in un Cd l’energia che riusciamo a sprigionare in concerto sarebbe un regalo sia ai fans che a noi stessi. Però il problema è che ottenere un prodotto ottimale (come siamo sempre abituati) comporterebbe un dispendio economico e di tempo eccessivo. Bisognerebbe avere uno studio mobile per registrare ogni singola data, cosa che al momento non possiamo permetterci o perlomeno non abbiamo ancora concentrato i nostri sforzi per averlo. Un domani potrebbe essere anche una cosa fattibile, se la casa discografica ce lo proporrà, sicuramente accetteremo. Per quanto riguarda il materiale da inserire in un Dvd, il problema è sempre quello di reperirlo. L’unico reperto del passato dei Necrodeath è una videoregistrazione di un concerto del 1988 che ho ripreso quando ancora ero un fan del gruppo (è Flegias a parlare). Alcune immagini di quel concerto sono finite in un nostro Home Video in Vhs.

Donato: Avete citato i Venom come un gruppo che Vi ha influenzato all’inizio. Qualche altra influenza?
Peso: Per quanto mi riguarda sono stati solamente i Venom. In seguito il gruppo ha cominciato ad apprezzare gli Slayer e tutto il Thrash della Bay Area (Exodus, Testament, Anthrax, ecc.) ed anche i gruppi tedeschi come Kreator, Destruction, Sodom senza dimenticare i Celtic Frost ed i Bathory.
Flegias: Chiaramente la prima volta che abbiamo imbracciato una chitarra tutti abbiamo fatto la cover di “Smoke On The Water” dei Deep Purple. Per quanto mi riguarda non posso dimenticare quando su Radio Peter Flower diretto da Marco De Ravelli che ora lavora a Radio Rock ho ascoltato un pezzo degli S.O.D. ed ho detto: “questa musica la riesco a fare anch’io: basta fare casino ed è fatta”. In seguito ho scoperto che non era così facile.


Donato: Mi hai detto che Andy, che prima era adoperato solo come turnista, è diventato il Vostro nuovo chitarrista. Come avete capito che Andy potesse essere l’elemento giusto anche come turnista?
Peso/Flegias: è stato tutto molto facile. Infatti quando Claudio è diventato padre di famiglia e ci ha comunicato che la sua disponibilità non sarebbe stata più come quella di una volta, abbiamo smesso quasi di suonare per un anno ed infine la fortuna ha voluto che nella sala prove di fianco a noi ci fosse un gruppo di ragazzi giovani e tra loro siamo rimasti folgorati dal modo di suonare di Andy. Vedendoci poi quasi tutti i giorni, avendo la sala prove di fianco, il passaggio è stato quasi naturale.

Donato: Ok. Quindi non ci resta che aspettare in trepidante attesa l’uscita del Vostro nuovo album, che già a parlarne mi fa venire l’acquolina in bocca. Spero quando uscirà di poter avere anche l’onore di poterlo recensire (caporedattore permettendo) così da poter dare un giudizio che spero sarà il più obiettivo possibile. Infatti è una mia caratteristica quella di ascoltare quasi solamente la musica in sede di recensione, ed in seguito dare un’occhiata ai testi, così da lasciarmi trasportare dalle note, in quanto a mio parere ciò che vale in un disco non è il teso in sè per sè ma come viene suonato.
Flegias/Peso: Sono completamente d’accordo con te. Dato poi che noi non siamo mai stati dei poeti, e non ci vergogniamo a dirlo, non badiamo troppo ai testi. Ci sono delle canzoni che ascolto da anni perchè mi piacciono e di cui ignoro il significato. Ogni tanto poi vado a spulciare i testi.

Donato: Per concludere questa bellissima intervista, volete fare un saluto agli amici del portale Holy Metal sia neofiti che di vecchia data?
Flegias/Peso: Un grandissimo saluto ai frequentatori del portale. Come già anticipato Peso l’appuntamento è per la prossima primavera. Pazientate perchè le sorprese saranno tante.

Intervista di  Donato Tripoli

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