Ecco l’ intervista a quel personaggio criptico e variegato che è Peter Tägtgren, il quale, pur dimostrandosi ben disposto e di buon umore sembra che abbia poco da dire con le parole rispetto a quello che dice con la musica.
Lorenzo:
Ciao, hai pranzato bene?
Peter:
Si, assolutamente si.
Bene, così possiamo cominciare col morale alto. Per prima cosa, sono curioso di sapere come fai a gestire tutti i tuoi impegni: studio di registrazione, Pain, Hypocrisy, Bloodbath…
Beh, è la mia vita, la prendo come viene, riesco anche a divertirmi mentre lavoro.
Hai qualche fonte di ispirazione particolare per arrangiamenti, testi ed immagini (disegni nel website, idee per i video…) ?
Credo che la vita sia la fonte di ispirazione.
Per quanto riguarda il tuo ultimo album con i Pain, “Dance With The Dead”, sta seguendo il corso che ti immaginavi?
Si, quando ho cominciato a scriverlo volevo proprio che fosse così, ogni album per me è una sorta di esperimento, ma in questo volevo proprio che fosse un po’ più energico degli altri, e così è stato.
Quanto tempo e lavoro dedichi alla ricerca del giusto suono per gli strumenti e la voce mentre sei in studio?
Decisamente molto, non solo per il suono in se, ma anche per l’arrangiamento dei pezzi.
Qualche parola riguardo allo show fatto a Milano.
Mi pare che sia stato molto positivo. È sempre divertente andare in tour e poter fare casino.
E qualcosa riguardo il pubblico, o l’Italia più in generale?
Sono stato colpito del fatto che molti conoscessero le canzoni.
So che molti gruppi da tutta l’Europa vengono nel tuo studio per registrare il loro album, mi sapresti dire, secondo te, perché vengono proprio da te e non da un’ altra parte?
Questa è una bella domanda, credo che sia perché hanno sentito altri album registrati li e gli è piaciuto il suono.
Una domanda un po’ particolare, potresti descriverti come persona, spiegare qual’è il tuo atteggiamento verso la vita di ogni giorno. Mi spiego meglio, ho notato in diversi casi che più una persona è coinvolta attivamente nella musica, più sembra che abbia necessità di esprimersi con quella essendo meno coinvolto nella socializzazione (anche eccessiva ed ostentata di oggi).
Il mio atteggiamento verso la vita quotidiana è positivo, in fin dei conti il mio hobby è il mio lavoro, non sento alcuna mancanza.
Hai qualcosa da aggiungere?
Si, spero che le persone apprezzino “Dance With The Dead” e spero di venire presto in Italia per qualche festival, magari oltre che Milano andare anche da qualche altra parte, come per esempio Roma.
D’accordo, lo spero anch’ io, grazie mille per la discussione, spero sia stata di tuo gradimento.
Si, certo, ciao e buona giornata.
Buon lavoro, ciao.
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