Abbiamo ora il piacere di dare un po' di notizie riguardo uno dei gruppi più particolari della scena metal tedesca grazie all' intervista col singer e chitarrista Rock 'n' Rolf, che si dimostra felice soprattutto di rispondere alle domande riguardanti il loro ultimo album "Rogues en Vogue"...
Ciao, come stai?
Posso dire bene, grazie.
Come credi che sia la scena musicale tedesca ed europea, anche in confronto a 15-20 anni fa?
Credo che oggi ci sia un problema abbastanza grosso, ci sono così tanti gruppi, così tante casa discografiche che un gruppo che tenta di emergere non avrà mai un’ attenzione adeguata da parte del pubblico. Vent’anni fa era molto difficile riuscire ad avere un contratto, ma una volta che lo ottenevi, l’ attenzione era garantita.
Ci sono anche dei problemi legati alla produzione, ormai il livello degli studi di registrazione è molto alto e tutti sono più o meno uguali tra di loro, così c’è il rischio che diversi dischi abbiano, per esempio, lo stesso suono della chitarra, è difficile crearsi una propria identità, cosa che ho ritenuto molto importante per i Running Wild e che considero molto importante tuttora.
Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato, qual è la musica che ascolti nel tempo libero, sia ora che agli inizi della tua carriera?
Quando ho cominciato ascoltavo come tutti AC\DC e Judas Priest, adesso ascolto anche cose abbastanza diverse. Non traggo ispirazione necessariamente dalla musica, qualsiasi cosa può avere la sua influenza, un libro od un film.
Dunque è come se creassi una specie di “sfondo culturale” e da quello attingi in modo indiretto?
Esatto.
Parlando del vostro album “Rogues En Vogue”, cosa sta a significare il suo titolo?
Beh, rogues sta per personaggio poco raccomandabile, cattivo, mentre vogue rimanda alla moda, è un po’ come dire la moda della cattiveria, se vogliamo. Ci sono riferimenti alla politica che in questo tempo è incorsa in una circostanza particolarmente buia, ne abbiamo vari esempi, anche Berlusconi da voi…
Ha ha, meglio non parlarne nemmeno, è vergognoso.
Era solo per fare un esempio, anche qui da noi le cose non vanno un gran ché!
Dunque si può dire che il contenuto è impegnato socialmente?
Si, direi di si.
Ti ritieni soddisfatto della riuscita del disco?
Assolutamente si, per la prima volta sono proprio soddisfatto. Fino ad ora non avevamo mai avuto l’occasione di curare determinati aspetti, nei dischi precedenti, per esempio, i cori scarseggiano, ma non era una nostra decisione, semplicemente non avevamo il tempo di farlo. Stavolta invece abbiamo curato tutto come meglio credevamo.
Avete già stabilito date del tour?
Per il momento sono impegnatissimo con la fase promozionale del disco, appena finita consulteremo varie tour agencies e decideremo quale fa al caso nostro, siamo determinati a fare un tour che tocchi tutta l’ Europa nel modo più capillare possibile. Spero che saremo in tour per maggio\giugno. Spero che riusciremo a venire anche in Italia
E Wacken?
No, no, troppo presto, ci siamo già stati due anni fa.
Com’ è in genere la reazione del pubblico quando suonate live?
Molto buona, durante i concerti tentiamo proprio di fare intrattenimento, è molto importante che il pubblico si diverta, per questo facciamo tutta quella storia delle scenografie e dei costumi.
Mi pare di aver capito che più che un concerto lo vedete più come uno show al completo.
Esattamente, il pubblico è molto importante per noi e dunque facciamo di tutto per offrirgli uno spettacolo divertente.
Vuoi aggiungere qualcosa?
Niente se non il fatto che spero di venire al più presto in Italia con il tour.
Ok, grazie mille per la chiacchierate ed il tempo dedicato ad Holymetal.
Nessun problema, anzi, grazie a te, ciao
Ciao
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