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Secret Sphere

Line up:

Ramon - vocals
Aldo Lonobile - guitars
Paco Gianotti - guitars
Andrea Buratto - bass
Antonio Agate - Keyboards
Daniel Flores - drums
www.secretsphere.com
 

I Secret Sphere, band nostrana di power sinfonico, stanno per dare alla luce il loro quarto album, il secondo per Nuclear Blast, dal titolo “Heart & Anger”. Abbiamo fatto una chiacchierata con Andrea Buratto, bassista del gruppo:

Marco: Prima di tutto potresti fare una breve presentazione del gruppo?
Andrea: La band nasce nel 1997 da un’idea di Aldo (chitarrista ndr) e abbiamo avuto vari cambi di line-up. Gli unici rimasti della formazione originale siamo io, Aldo, Ramon (il cantante), e Antonio (il tastierista), poi è arrivato Paco (l’altro chitarrista ndr) ed abbiamo cambiato vari batteristi. Nell’ultimo album abbiamo avuto come batterista Daniel Flores, che non si sa però se continuerà con noi o meno. Come musica facciamo principalmente power, classic metal, ma mettiamo anche qualcosa di sinfonico, di hard rock, e anche qualcosa di gothic ultimamente, insomma un po’ tutto ciò che ascoltiamo, anche perché un nostro punto di forza è che prima di essere un gruppo siamo amici, e quindi fra noi c’è un gran feeling sia personale che musicale.

Una mia curiosità: da cosa nasce il nome “Secret Sphere”?
Il nome non è stato inventato da noi, diciamo che ci è stato dato, da un amico, quando il gruppo ancora non c’era, avevamo l’idea di suonare ma non ci eravamo effettivamente messi al lavoro, ed è nato per caso. Il suo significato deriva dal fatto che comunque noi nei nostri testi trattiamo principalmente di emozioni e di sentimenti umani, per cui questa “Secret Sphere” rappresenta un po’ il lato interiore di ognuno di noi.

Grazie della spiegazione. Parliamo ora del nuovo album, perché “Heart & Anger”?
Il titolo “Heart and Anger” è collegato a tutte le canzoni, trovo che descriva bene le canzoni del disco, perché “Heart”, il cuore, rappresenta il lato più sinfonico, mentre la rabbia il metal più duro, infatti ci sono testi più “dolci” e più “duri”, sono due opposti che ben rappresentano l’album, per questo abbiamo scelto quel titolo.

Sono d’accordo. Ho sentito che avete anche collaborato con un’orchestra per le registrazioni.
Si, abbiamo collaborato con un’orchestra, in realtà nata per l’occasione, ed è una cosa strana perché di solito è il gruppo che cerca l’orchestra, invece nel nostro caso sono stati due musicisti, che ci seguivano praticamente da sempre, che ci hanno chiesto di collaborare, ed hanno formato così un orchestra, con un direttore, e si sono occupati con Antonio degli arrangiamenti. In futuro forse collaboreremo di nuovo, non posso dirti niente di certo ma se capita la possibilità lo faremo sicuramente, anche perché è molto interessante sentire il tuo lavoro ri-arrangiato da un’orchestra

Questo ha contribuito a rendere il disco molto più sinfonico.
Si senz’altro questo ha reso l’album più sinfonico, ma è anche quello che volevamo fare, realizzare appunto qualcosa di più sinfonico rispetto all’album precedente.

C’è già una canzone che preferisci rispetto alle altre?
In realtà non ho una canzone preferita, anche perché abbiamo da poco finito di registrare e abbiamo sentito molte volte tutte le canzoni, è un prodotto ancor “fresco”, quindi è difficile pensare a una canzone in particolare, se proprio vuoi un titolo posso dirti “Dance With The Devil”, per il suo stile, il ritmo, il tempo, il ritornello orecchiabile, ma solo per dirtene una, non perché la preferisca alle altre.

Va bene, vedo che ti ho messo un po’ in difficoltà eh eh. Prendete ispirazione da qualche gruppo in particolare nel vostro stile?
Non prendiamo ispirazione da un gruppo in particolare, anche perché, come ti dicevo prima, ascoltiamo un po’ tutti i generi, e nella nostra musica cerchiamo di mettere dentro tutto quello che ascoltiamo, ovviamente più power, ma c’è chi ascolta anche gothic, chi più trash, chi più sinfonico… e noi prendiamo ispirazione da tutto quello che ci viene in mente.

Come nasce quindi un album dei “Secret Sphere”?
Bè quest’album è nato in modo diverso dagli altri tre, di solito ci riunivamo e mettevamo assieme le varie idee, ma questa volta non avendo il batterista non abbiamo avuto la possibilità di provare molto, ed abbiamo fatto subito una pre-produzione nello studio di Antonio, unendo le varie idee e lavorando sulle canzoni. Poi quando abbiamo trovato il batterista abbiamo potuto provare con lui. Le canzoni nascono dalla singola idea di un pezzo, un riff, una melodia, sviluppate poi assieme. E’ soprattutto un lavoro di squadra, anche perché se ti trovi bene a lavorare con gli altri è giusto sfruttare questo fattore.

Hai perfettamente ragione. Invece quant’è importante per un gruppo come il vostro avere alle spalle un’etichetta come la Nuclear Blast?
Senza dubbio è importante, anche perché è una signora etichetta, poi ovviamente ci sono molti gruppi più grossi di noi, ma si tenta di “scalare” qualche posto rispetto a questi gruppi, cercando di farsi spazio, e devo dire che con la Nuclear Blast non abbiamo mai avuto nessun problema, abbiamo sempre lavorato bene, le persone con cui abbiamo lavorato sono persone bravissime, e sono pronte ad ascoltare le nostre richieste ed accettare magari anche critiche, se poi le richieste vengono accettate va bene, altrimenti pazienza… (ride ndr)

Eheheh… So per esempio che due anni fa avete suonato in Valtellina al “Rock & Rodes”, non vi fate quindi problemi a suonare in manifestazioni anche piccole.
A noi piace molto suonare dal vivo, cerchiamo sempre di suonare dove possibile ed in qualsiasi situazione (certo magari non se dobbiamo pagare noi per suonare (ride ndr)). Mi piace molto anche suonare con altri gruppi, il contatto comunque con altri artisti, anche per confrontarsi, poi in quella manifestazione non c’era solo musica metal. E’ bella anche l’atmosfera di festa che si viene a creare, si fanno anche cose stupide… perché alla fine i festival sono così! (ride ndr)

Concordo eheheh. Avete dei progetti per il futuro?
Adesso aspettiamo l’uscita del nuovo album, poi stiamo organizzando per delle date, tour, parteciperemo magari a qualche manifestazione estiva, anche se ora non so dirti né dove ne quando, poi l’attenzione andrà verso un altro disco, abbiamo già tre pezzi su cui lavorare, e ci sono anche vari progetti paralleli

Per esempio?
Principalmente siamo io, Antonio e Aldo a lavorare a questi progetti, e quasi tutti assieme. Stiamo lavorando ad un progetto gothic ed un altro power, poi io e Aldo abbiamo un progetto hard rock, e sempre io e Aldo stiamo lavorando ad un altro progetto metal, ma questo è ancora solo un’idea. In alcuni casi abbiamo già pronte delle canzoni su cui lavorare, ad esempio per il progetto gothic abbiamo quasi finito, abbiamo iniziato a lavorarci prima io e Antonio, poi si è aggiunto Aldo, e ci sono già una decina di testi.

Quindi presto potremo sentire anche il vostro progetto gothic.
Si, il fatto comunque è che quando hai delle idee è bello buttarle giù e concretizzarle.

Giustamente! Prima invece parlavi di festival e manifestazioni, anche Italia in questi ultimi anni stanno nascendo un sacco di nuovi festival, anche con nomi importanti. Cosa ne pensi?
Come ti dicevo mi piacciono molto queste manifestazioni, c’è comunque un clima festoso, tanta gente, tanto pubblico, e possono essere situazioni divertenti sia per chi suona che per chi ascolta. La mia opinione quindi è positiva, e poi più si organizza meglio è! perché si ha maggior opportunità di suonare, poi, anche parlando con addetti ai lavori e organizzatori, mi sembra di capire che è un po’ un periodo di crisi, perché la gente non va più molto ai concerti.

Credo sia anche una questione di costi.
Il fatto è che costa tanto tutto, è un problema che non riguarda solo la musica ma qualsiasi cosa, e non è facile risolverlo, bisogna fare delle scelte, se magari ti interessano quattro concerti ne vai a vedere solo uno o due…

Privilegiando così però i gruppi più grossi.
Certo, si privilegiano i gruppi grossi, ma è anche normale.

E cosa fai invece quando non suoni con la tua band o non ti occupi dei vari progetti in cui sei impegnato?
Dunque, io lavoro, faccio il geometra, anche se quando lo dico in giro di solito la gente non ci crede molto (ride ndr), e poi comunque suono, ho la passione della musica e mi piace esprimermi in questo modo, al di fuori della musica non ho altre grandi passioni, faccio un po’ quello che fanno tutti.

Bene, io avrei concluso l’intervista, vuoi aggiungere qualcosa?
Prima di tutto vorrei ringraziarti per la chiacchierata, ringraziare tutti quelli che leggeranno l’intervista e i nostri fan, e spero che ci vedremo magari a un nostro concerto. Poi vorrei sapere cosa ne pensi tu dell’album.

Bè io personalmente penso che sia un buon album, in alcune parti secondo me richiama un po’ l’influenza di gruppi come i Rhapsody, i Sonata Arctica, e a volte anche gli Helloween. Ritengo sia un buon album e credo che sarà ben apprezzato dal pubblico.
Bene, lo spero (ride). Grazie e a presto. Ciao!

Grazie a te ed in bocca al lupo per il nuovo album. Ciao!

Intervista di  Marco Manzi

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