E’ una giornata di metà febbraio … Pioggerellina fastidiosa e treni in ritardo sembrano volermi rovinare la giornata …già sono pronto a maledire il boss per avermi inviato in questa fredda e triste città quando entrato nell’Hotel Galles di Milano , Peavy mi accoglie con un sorriso e una calorosa stretta di mano …
Forse una delle più piacevoli interviste che abbia mai fatto: Peavy è una persona deliziosa e molto interessante ,ma soprattutto intelligente !
Con questo “Speack of the Dead” arriviamo al vostro 21° album ...in 21 anni di carriera ... Come mai siete tornati a collaborare con una orchestra dopo album granitici come Unity e Soundchaser ?
Due anni fa rimanemmo colpiti positivamente nella realizzazione del solo album di Victor dove appunto si collaborò con una orchestra.
Vedi, Victor è nato in una famiglia dedita alla musica dove genitori e fratelli suonano violino, violoncello così lui è cresciuto in una sorta di doppio mondo, quello heavy e quello classico. Inoltre da quando collaborammo 10 anni fa con la Lingua Mortis orchestra le cose sono cambiate e l’apporto di Victor era una garanzia affinché tutto andasse al meglio e più facilmente. Già da subito, quando iniziammo a provare e scrivere i pezzi per il nuovo album, eravamo indirizzati verso ciò ; d’altra parte c’è anche da dire che in questo “SOTD” abbiamo composto i pezzi forse fra i più pesanti della storia dei Rage, e se lo hai già sentito sai che cosa voglio dire ! Inoltre se dovessi comparare il lavoro orchestrale di questo disco con quello di 10 anni fa potrei solo dire che il materiale vecchio “fa cagare “ eh eh eh
Sembra quindi che il disco sia diviso in due parti ,una appunto più orchestrale, la seconda parte invece è più vicina agli ultimi lavori ...
Sì … La prima parte è quella con l’orchestra ed è quella più sperimentale, con pezzi dinamici ma anche tranquilli presenti nella stessa song ci sono pezzi in cui l’orchestra per esempio suona da sola.
La seconda parte del disco è quella più aggressiva ed è giustamente da comparare con i precedenti ultimi lavori anche se mi sembra di avere dato più potenza in questo disco, tanto da poter dichiarare di esserci permessi di “distruggere gli strumenti” ! eh eh eh
Come sono nati i pezzi del disco ? Intendo, comporre un pezzo “classico" metal può avvenire in maniera di retta mentre pensare agli arrangiamenti per una orchestra è una cosa sicuramente più complessa...come cambia quindi il tuo modo di lavorare ?
Abbiamo lavorato molto e la prima parte del disco è stata quella che più ci ha impegnati. Ma come dicevo prima Victor è stato molto di aiuto, soprattutto con gli arrangiamenti : sapeva benissimo che strumento doveva fare cosa…fantastico !
Questo lavoro ci ha preso molto tempo, voglio dire, non abbiamo dormito per giorni! Inoltre tutto veniva scritto sugli spartiti, così potevamo ragionarci meglio.
Mentre per le parti “metal” potevamo lavorare ognuno tranquillamente a casa propria e poi proporle agli altri e provare in sala prove per vedere come uscivano e come e cosa arrangiare ulteriormente.
Rimanendo sul discorso dell'orchestra... quali sono, se le hai, le tue influenze di musica classica ?
Per lo più i classici russi, qualche anno fa studiavo e suonavo chitarra classica così anche i compositori sud americani e spagnoli rientrano nei miei preferiti. Per quanto riguarda Victor, ascolta tutto e può suonare tutto, ovviamente è molto ispirato dai compositori russi, quelli della sua terra.
Altre parti possono sembrare ispirate da un autore tedesco di fine ‘800(chiedo venia ma non ho capito di chi si tratti ! N.d.RIG) i cui pezzi hanno parti molto “hard”, ma anche dark e di atmosfera.
In questo disco l'influenza progressive è molto più forte o è solo una mia impressione ?
Beh sì, quando puoi lavorare con una orchestra sperimenti il più possibile ma penso anche che la seconda parte di questo album sia più aggressive che progressive.
Così penso che in questo lavoro siano combinate le migliori parte progressive con una “pesantezza” perfetta.
Parlando dei testi: ci troviamo davanti ad una sorta di concepì o comunque i pezzi hanno un "filo conduttore ", oppure ogni canzone è a sé stante ??
Diciamo che le canzoni non sono così legate fra loro anche se la prima parte, quella orchestrale, può essere considerata un concept a sé. Viene infatti ripreso un tema classico nel medioevo: la morte e la ragazza giovane. Il “reaper” vuole portare la ragazza nell’aldilà, il contrasto fra vita e morte insomma. Ricordiamoci che nel periodo Medievale la gente era facilmente impressionabile!
"No fear" sarà nella colonna sonora di "Ludgers Fall": come avete avuto questa possibilità? La canzone era stata già scritta o stata realizzata appositamente per il film, magari dopo averlo visto per trarre ispirazione ?
La canzone era già stata scritta, faceva già parte di questo disco. Il film è uno “psycho-criminal story” tedesco e il regista, che è un mio buon amico, mi ha chiamato chiedendomi se volevamo dare una nostra canzone per la colonna sonora di questo film. Noi abbiamo proposto “No fear” e inoltre abbiamo girato il videoclip di questa canzone mettendo spezzoni di film alternato a noi che suoniamo.
Fra le canzoni quella che mi ha colpito sicuramente di più è No regrets, che trovo riassumere al meglio tutte le caratteristiche targate Rage : parlaci un pò di questo brano.
Sì, è un bel pezzo, nell’intro ci sono chitarre intriganti e che colpiscono molto, molto effettate, poi la canzone si sviluppa e diventa molto dì impatto. Penso che dal vivo spaccherà molto !
Tutto è partito da una idea di Victor e le parti vocali riguardano la conversazione fra la Morte e la giovane ragazza, dove la ragazza cerca di persuadere la morte a non “coglierla” perché troppo giovane. Nelle parti più pesanti è la morte che parla.
In aprile sarete in Italia per il vostro tour, l'anno scorso avete suonato al Tradate Iron Fest: come è il vostro rapporto con il pubblico italiano ?
Sì, mi piace molto il pubblico italiano perché sono fans veramente sinceri e fedeli, ricordo con affetto il calore della gente a Tradate. Vedi, Tradate è stato importante per me perché è stato il primo concerto dopo il mio incidente e non ero sicuro di poter suonare, è stato bello!
Parlando sempre d’ Italia: cosa pensi della scena metal italiana, conosci gruppi? Qualcuno ti ha colpito in particolare ?
Sinceramente non conosco molti gruppi italiani, giusto quelli che hanno un minimo di fama internazionale come i Rhapsody, che certo non suonano il mio genere preferito e dalla tua faccia vedo che anche a te non piacciono molto .. (infatti !! n.d.RIG)
Poi conosco i Drakkar, ho un paio di dischi che non mi piacciono, mi sembra che uno di loro scriva per qualche rivista metal.
Dopo oltre 20 anni che ti trovi nel music business cosa è cambiato? Come vedi il futuro, non solo dei Rage,ma della scena metal internazionale ?
Certo le cose sono cambiate anche se possiamo ancora contare su fans fedeli che seguono i gruppi. La cosa che più è cambiata è il fatto che rispetto a 20 anni fa ora ci sono molti, troppi generi musicali. Ai miei tempi c’era solo Heavy Metal, tutto era heavy metal dagli Slayer ai Venom, ai Bon Jovy! Quando ero ragazzino compravo senza problemi Bon Jovy e i Venom ed erano metal per me, certo con le dovute differenze di stile, ideologie e canzoni. Oggi invece un fan dei Dimmu Borgir non comprerebbe mai un disco di Bon Jovy perché lo considererebbe una sorta di sacrilegio! eh eh eh Invece 20 anni fa era una cosa normale.
Ok, parliamo un po’ di te ..come va la tua collezione di ossa?
Eh eh eh sta crescendo … ho molto materiale nuove interessante, molti fossili e anche materiale del neolitico, vecchie armi alcune molto interessanti, ma è un discorso lungo e complesso e non saprei come spiegarti in inglese alcune cose!
In Germania c’è stato recentemente una grande scoperta mentre effettuavano scavi molto interessante, davvero!
Parlando invece di quello che sta succedendo nel mondo ora ?Politica, religione …
Beh, diciamo che non c’è nulla di religioso in quello che sta accadendo ma soltanto ragioni politiche, lo so io quanto lo sai tu .. e anche a proposito delle religioni.
Io credo che il mondo potrebbe andare meglio, la gente è ora sufficientemente forte e matura per vivere senza religione. La religione è solo un mezzo, un forte mezzo per ottenere potere o per motivare azioni per ottenerne ancora di più, per ottenere risorse: energia, petrolio etc.
La storia insegna?
Già, sì, hai ragione … la storia insegna ! Grazie a te, caro Rig, per l’intervista e un saluto a tutti i lettori di Holymetal.com …
See you on tour !!
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.