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Valiance

Line up:

Carmine Gottardo – Vocals
Amedeo De Angelis – Guitar
Marco De Angelis – Guitar
Gian Paolo Costantini – Bass
Ciro Esposito – Keys
Alessandro Romano – Drums
www.valiance.it
 

Cari amici di Holy Metal, è un vero piacere per me scambiare quattro chiacchiere con il gruppo che ha avuto l’onore di aprire l’anno scorso la l’Agglutination Metal Fest che si è svolto a Chiaromonte.

Com'è nato il nome del gruppo Valiance?
Beh…nel momento in cui ci siamo trovati ad affrontare il cambio di monicker, in occasione della pubblicazione del nostro debut album “The Unglorious Conspiracy” , abbiamo cercato un nome che soddisfacesse diversi aspetti: immediatezza, facilità di pronuncia e soprattutto un significato condiviso da tutti i membri della band! Valiance, tra le soluzioni in lista è risultato immediatamente quello che facesse al nostro caso, soprattutto per il significato che sottende! Infatti Valiance vuol dire “valore” e tutti noi abbiamo sempre avuto ed abbiamo tuttora grande rispetto per quelli che sono i valori umani e musicali: professionalità, impegno, sacrificio, perseveranza! Non credo che altro monicker sia più appropriato di questo!


Dato che i Valiance sono nati da ciò che erano i Tixotropia, vorrei sapere cosa ha rappresentato quell'esperienza per Voi e cosa di quell'esperienza è entrato a far parte del Dna dei Valiance.
Wow…chiedendoci ciò, ci catapulti letteralmente a ben 12 anni fa, quando eravamo poco più che adolescenti! Ti assicuro che ricordiamo quegli anni sempre con grande trasporto e pathos! 12 anni sono davvero tanti e naturalmente ora siamo persone adulte, cresciute umanamente e musicalmente (anche se non si smette mai di imparare!) ma sin dalle prime session in sala prove si sono delineate subito alcune caratteristiche che ci accompagnano da sempre: passione, professionalità e perseveranza…il fatto di essere qui a fare quest’intervista con te, dopo tanti anni di attività, in un paese come l’Italia (e soprattutto al Sud) notoriamente poco benevolo verso un genere come il metal, beh credo dimostri quanto dei tre aspetti di cui ti parlo siano tuttora ben radicati nel DNA dei Valiance!

Cosa ha rappresentato per Voi il fatto di essere entrati a far parte della grande famiglia della Black Lotus?
L’opportunità! Abbiamo avuto la possibilità di entrare ufficialmente nel music business…magari non in quello del mainstream..ma questo ha reso possibile una serie infinita di esperienze talvolta esaltanti, talvolta meno, tutte però estremamente importanti per la nostra crescita come band! Tra l’altro, possiamo affermare (anche con un pizzico di orgoglio) che i Valiance sono stati una delle poche band italiane ad accasarsi con una label estera! E non dimentichiamo che è grazie alla BLR che abbiamo ottenuto una licenza esclusiva per il Giappone, dove la KING RECORDS ha pubblicato “Wayfaring” , il nostro secondo album.

Quando componete i Vostri pezzi, usate il metodo della Jam-Session oppure ognuno di Voi compone le proprie parti e la scelta finale avviene in sala di registrazione?
Non esiste un metodo standard e cristallizzato. Talvolta capita che uno di noi abbia già in mente la struttura e le parti di una song, pertanto propone l’intero pezzo agli altri coinvolgendo tutti nel processo di arrangiamento…talvolta, invece, ci si trova in studio e da un singolo riff nasce jammando un nuovo pezzo! Tra l’altro questo metodo è quello che ci rende più soddisfazioni...in quanto nonostante, nel primo caso, tutti lavorino all’idea di un singolo, nel caso di una jam la canzone è il frutto concreto di tutti! Proprio “Sad Ironic Flows” è l’ultima composizione nata dalle jam fatte in occasione delle prove con Dario, il nostro nuovo bassista…ed abbiamo deciso di provare l’efficacia live di questa killer song in occasione della data con i Fire Trails che terremo il prossimo 23 Aprile al Duel Beat di Napoli.

Datemi un Vostro giudizio sulla scena rock e Metal italiana ed Europea.
Wow…tasto dolente! Per quanto concerne l’Italia, non credo sia plausibile parlare di “scena”! Una “scena” vera e propria implica la presenza di un movimento massiccio di idee, esponenti, strutture, di una forma mentis adeguata ma soprattutto di un gran “fermento”...pensa alla Bay Area con il thrash, alla NWOBHM in Europa e così via, allora c’era un fottuto gran fermento per tutto quanto accadeva intorno. Vedi, il rock ed ancor più il metal, sono tuttora considerati forme di espressione “strane” e poco considerate qui in Italia (soprattutto al Sud) e se non fosse per i sacrifici fatti da persone come te e poche altre, beh non immagino quanto in basso si possa cadere! Ritengo che in Italia ed in Europa ci siano davvero delle buone band…ma, a rischio di apparire impopolare, mi rifiuto di accettare che “tutte” siano realmente valide ed eccezionali! Ormai il mercato discografico è più che saturo da “superband”, “nuove incredibili rivelazioni”…eppure non dicono nulla che non sia stato già detto decine di anni or sono dai veri grandi del rock o del metal! Un po’ più di umiltà e di personalità, probabilmente aiuterebbero ad alzare il livello qualitativo piuttosto che quello quantitativo! Forse sembrerò duro..ma nella vita come nella musica preferisco e preferiamo essere sinceri!

Se doveste fare un bilancio della Vostra carriera (includendo anche l'esperienza Tixotropia), quali sono stati i momenti migliori e quelli peggiori?
I momenti migliori sono tanti… momenti in cui ci siamo ritrovati sul palco a condividere le nostre emozioni con il pubblico completamente scatenato, oppure trovarsi tra le mani l’edizione giapponese del proprio album o semplicemente momenti come questo, in cui ci si trova a fare un’intervista! I momenti peggiori ci sono stati, e sarebbe stato anormale non averne vissuti, ma senza scendere nei dettagli posso affermare con assoluta certezza che i momenti brutti sono quelli da cui impari di più e che più ti fanno crescere come uomo e come musicista!

Cosa o chi ha fatto scoccare la scintilla per iniziare a suonare? Beh..non saprei,ad essere onesto! Vedi, noi pensiamo che la passione per la musica…quella vera ed ardente…la si ha dentro sin dalla nascita…se ne resta lì nascosta per un po’ ma prima o poi giunge il momento in cui ti chiama e tu avverti quel bisogno irrefrenabile di dare sfogo a qualcosa di cui ignori l’identità, qualcosa che però abita in te da sempre! Se poi questo fuoco che ti porti dentro trova affinità con altri fuochi di altri individui, beh si da vita ad un alchimia che salda diverse personalità in un’unica identità..ed allora realizzi che la band può avere una possibilità!
Il Vostro nuovo mini-cd contiene brani come "Feed My Rage", "And Farce Goes On" e "No More", che trattano di tematiche molto dure e difficili. A cosa Vi ispirate quando componete i Vostri pezzi?

Basilarmente la musica è la via preferenziale che i nostri stati d’animo e le nostre emozioni usano per venire allo scoperto! Il mondo in cui viviamo è tutt’altro che un paradiso terrestre e giorno per giorno (anche inconsapevolmente) incameriamo rabbia, rancore, avvilimento per tutto ciò che c’è di marcio in questa fottuta società…ebbene, tutto questo deve pur aver una via di sfogo, altrimenti impazziremmo, non trovi? E quale modo migliore di fuga se non farne testi e note?!

Intervista di  Donato Tripoli

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