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Node

Line up:

Daniel Botti (vocals / guitar)
Gary D'Eramo (guitar)
Klaus Mariani (bass)
Marco Di Salvia (drums)
www.node.it
 

In occasione dell’uscita dell’ultima fatica “As God Kills” il simpatico chitarrista dei meneghini Node (Gary D’Eramo) ci concede quest’intervista, per raccontarci come e perché è nato quest’ultimo lavoro e non solo….

E’ la terza intervista che faccio alla band, questa volta in occasione dell’uscita del vostro ultimo album “As God Kills”. Prima di presentarlo ai lettori ci racconti un po’ com’è avvenuta la fase di song writing e preparazione dei vari pezzi?
Gary D'Eramo : Certamente Paolo, grazie inanzitutto del supporto e dell'attenzione che poni sempre nei confronti dei Node, dunque:
La fase di songwriting è cominciata durante il Das Kapital tour, durante le settimane alla meta' dei concerti io e Marco abbiamo cominciato a buttare giù alcune idee e riffs, dai quali poi dopo le ovvie scremature sono venute fuori le strutture portanti delle varie tracks. Nei mesi precedenti l'entrata in studio abbiamo rifinito gli arrangiamenti e reso definitivi i pezzi inserendo parti di voce ed assoli vari.

Dopo lo studio dei brani siete tornati in Svezia agli Underground Studios, ne deduco quindi che vi siete trovati bene essendo la terza volta che ci andate, cosa vi spinge ad andare fino in nord Europa a registrare?
In primis la competività e la qualita' delle produzioni, purtroppo qui in italia abbiamo gli studi ma non i produttori in gamba per ottenere prodotti all'altezza di tale nome, e poi agli Underground abbiamo nel corso degli anni ,ottenuto una dimestichezza e un metodo di lavoro che ci ha permesso di lavorare con estrema scioltezza e tranquillità.....fondamentali tappe per il lavoro in studio,infine tra noi e Pelle Saether si è instaurata anche una bellissima amicizia oltre che ad una valida e concreta collaborazione professionale.

Novità di questi ultimi mesi, avete lasciato Scarlet Records per Massacre, ci racconteresti i retroscena di questo cambio di etichetta? Come vi state trovando a lavorare con una label straniera, in modo particolare a livello di promozione riscontrate un modo di lavorare differente rispetto a quanto accade nel nostro paese?
Scarlet in quel momento non aveva i mezzi finanziari per sostenere economicamente il nostro lavoro, ed inoltre aveva altre priorita' davanti al nostro album, per cui abbiamo chiesto di guardare in giro per vedere se si poteva trovare una possibilita' alternativa per realizzare As God Kills,anche se avevamo in contratto un altro album. Non volevamo buttare fuori un prodotto scialbo con quattro soldi... Ci hanno accordato la cosa e dopo aver vagliato le varie proposte delle altre etichette abbiamo scelto la Massacre . Ciò nonostante non finiremo mai di ringraziare la Scarlet per il lavoro che ha fatto per noi fino ad oggi!!!!!

Veniamo ora all’abum “As God Kills”, ho ascoltato e riascoltato i vostri pezzi, devo dire che suonano meno Death e più Thrash ed anche Daniel ha cambiato modo di cantare diventando, a mio avviso anche più personale. Come mai questo cambio di direzione?
Istinto!!!! i riffs che Marco ed Io abbiamo steso ci hanno guidato da soli verso tutte le soluzioni finali nella stesura dei pezzi.....nessuna ricerca in particolare, abbiamo seguito quello che ci sentivamo di fare, e daniel ha fatto la stessa cosa trovandosi nella stessa lunghezza d'onda nostra quando ha fatto le parti di voce è stato bello anche questa volta gustarsi il risultato dell'affiatamento che tutti e quattro abbiamo sviluppato in tutti questi anni.

Curiosità mia personale, la title track “As God Kills” esattamente di cosa parla?
Che messaggio cercate di lanciare con la vostra musica e in modo particolare con questo album?
As God Kills lo dice la parola stessa è il nostro dito puntato contro la preponderante giustificazione di violenze inaudite in nome della religione, che negli ultimi anni si è fatta strada nella storia del nostro periodo. Il nostro messaggio è quello di sempre....aprire gli occhi e cercare di andare oltre quello che vediamo usando il cervello....organo che la maggior parte della gente usa sempre di meno col passare del tempo...in questi anni di media e internet chi sta sopra di noi vuole instaurare una cosa tipo.."ciò che l'occhio vede e l'orecchio sente la mente crede...." e noi non ci stiamo a farci rincoglionire da tutto questo....

Prendiamo invece in esame “Watched of a Failed Generation”, qual’è per voi la generazione in questione? La nostra o quella dei nostri genitori o l’ultima che muove i primi passi in questi ultimi anni?
Quella dei ragazzi di oggi, o meglio della maggior parte, plagiati dai media, ignoranti, senza una morale senza una fede, senza un obiettivo....marionette che fanno della mediocrità il loro credo e dell'illusione di essere belli e felici il loro scopo di esistenza...Non si può dialogare con loro, non hanno nulla da dire, non ci si può confrontarsi con loro, non te ne danno la ragione....questa è Watcher Of A Failed Generation....

“Das Kapital” seguiva la linea di un concept album, avete mantenuto questa caratteristica anche con “As God Kills” oppure ogni canzone è un pezzo a sé?
No ogni pezzo tratta di argomenti diversi, ma sempre allacciati ad un valore morto dei nostri tempi. L'unica track che si distacca da tutto è The Manhattan Project, tassello conclusivo del concept di Das Kapital che parla della costruzione della bomba atomica.

I vostri fans sono sempre in aumento, cosa credi che apprezzeranno in particolar modo di questo ultimo lavoro?
Mah....spero la spontaneita' nostra e delle tracks.

Ho cominciato a vedere comparire sul web qualche recensione di portali stranieri e la valutazione era sempre positiva, siete pronti a conquistare il mercato europeo? Credi che ci sia spazio per una formazione italiana in un ambiente sempre più competitivo come quello del music business?
A noi del music business non ce ne frega un cazzo, anche perchè non fa parte della nostra filosofia....speriamo comunque di farci apprezzare sempre di più fuori dai nostri patrii confini.

L’anno scorso avete partecipato a qualche festival estivo, quest’anno però non ho visto comparire il vostro nome nel bill dei due festival più importanti del nostro paese (Gods of Metal ed Evolution Festival) è stata una vostra scelta per concentrarvi sulla promozione estera o è dipeso da altro?
No a quei festival volevamo partecipare ma alle nostre innumerevoli richieste (circa 100 mail a testa) non è mai seguita una risposta...neanche un :" no cari Node non siamo interessati a voi ci spiace...."

L’estate tedesca è costellata di una miriade di festival di svariate dimensioni, parteciperete a qualcuno di questi?
Speriamo....

Ho visto che avete aperto un vostro blog personale, che mantenete oltre al vostro sito ufficiale, ce ne puoi parlare ricordando l’indirizzo ai nostri lettori?
Certo l'indirizzo è www.myspace.com/nodeband e vanta un accesso di 21.000 visitatori e 8.700 iscritti da tutto il mondo fino a questo momento, insomma...una cosa allucinante da gestire.....ahahahahah.
Scerzi a parte siamo felici delle tantissime dimostrazioni di supporto di così tante persone.


I Node come molte altre band non vivono di musica, cosa vi spinge allora ad andare avanti, al vostro livello penso che dobbiate sacrificare molto del vostro tempo libero tra prove, registrazioni concerti ecc… con tutto il marcio che c’è nel mondo (ed il music business non è certo da escludere) cosa vi da la forza di andare avanti con tanto impegno e dedizione?
una parola sola...LA PASSIONE!!!!

Ultima domanda per i nostri numerosi lettori Valtellinesi: come vi siete trovati a suonare per la seconda volta in provincia di Sondrio, questa volta in un ambiente chiuso come quello del So Rock Winter dello scorso inverno? Tornerete a trovarci?
Bè suonare a Sondrio è sempre fantastico al So Rock winter non è stato di meno sicuramente, speriamo di tornarci il prima possibile!!!!!!

Sulle pagine di Holy Metal si trova il nostro fumetto, “Le avventure di Wolfango Patacca”, l’avete mai letto? Che ne direste di scrivere voi una puntata in cui Wolfango, il difensore del metallo, incontra i Node?
Certo che lo ho letto!!!! Scriveremo una puntata il prima possibile;) impegni permettendo, magari con Wolfango che alla fine ci taglia la testa a tutti e quattro ahahahah

Clicca qui per leggere la recensione di As God Kills

Intervista di  Paolo Manzi

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