Ascoltare in anteprima un album dei Blind Guardian è veramente qualcosa di eccezionale specialmente quando il gruppo in questione è tra le tue band preferite! Se poi aggiungiamo la curiosità di sentire se vi sono stati cambiamenti stile sulla batteria (ormai non scossa più dal nostro Thomen), annunci che volevano il nuovo album meno articolato del suo predecessore, diciamo che è comprensibile avere addosso un pò di emozione!
Ovviamente non si può dare un giudizio complessivo in merito nessun album al primo ascolto, sicuramente non a "A Twist in the Myth" che richiede diversi passaggi per una completa assimilazione, come tradizione di casa Blind vuole...
In linea generale l'album è parso più diretto e meno articolato di A Night at The Opera, si potrebbe definire l'anello di congiunzione tra A.N.A.T.O e Nigthfall in Middle Earth!
Non è stato invece riscontrato nessun cambiamento di stile dietro le pelli, un clone di Thomen si insinua alla batteria, fa bene il suo lavoro e per ora è giusto che sia così.
Ma passiamo ora all'analisi Track by Track:
01. This Will Never End (5:07)
E' un brano di grande impatto dai riff molto potenti e dai forti richiami al primo periodo della band ma con innesti di cori tipici degli ultimi lavori. Adatto per un'apertura che "spettina".
(Voto 8,5)
02. Otherland (5:14)
Ha invece un incedere più lento, con dei middle tempos quadrati ed un ritornello orecchiabile. Si riscontra un buon equilibrio tra parti Heavy ed orchestrazioni.
(Voto 8)
03. Turn The Page (4:16)
Un tuffo nel passato! Toni più epici e grandi melodie ci riportano nella tempi di Nightfall, anche se il finale richiama Under the Ice di A.N.A.T.O. Un brano di sicuro effetto in sede live.
(Voto 8,5)
04. Fly (5:43)
E' stata completamente ripresa senza alcuna variazione la versione già presente nel singolo uscito a febbraio.
(S.V)
05. Carry The Blessed Home (4:03)
Piazzato verso metà disco troviamo questo brano abbastanza articolato, una sorta di maestosa e pomposa ballad con chitarra acustica.
(Voto 7,5)
06. Another Stranger Me (4:36)
Sarà il prossimo singolo, parte molto veloce per poi rallentare, intressante l'arpeggio. E' un brano che richiede decisamente parecchi ascolti per essere assimilato!
(Voto 8,5)
07. Straight Through The Mirror (5:48)
Non troppo convincente la voce di Hansi in apertura, sezione ritmica e chitarre non la fanno comunque sfigurare. Acquista maggior interesse sul ritornello.
( Voto 7)
08. Lionheart (4:15)
Sarebbe stato uno dei momenti più interessanti di questo album, ma gli strumenti vengono coperti eccessivamente da cori a volte troppo invadenti.
(Voto 7,5)
09. Skalds And Shadows (3:13)
Versione più melodica ed orchestrale rispetto a quanto presente sul singolo. Resta un momento di sicuro interesse di tutto il platter.
(Voto 8,5)
10. The Edge (4:27)
Il pezzo che fa la differenza (anche se non ce ne sarebbe stato certo bisogno), Riff potenti, batteria tirata al limite (della Blind Guardian comprensione) i riffs a tratti ricordano quelli di Schaffer degli Iced Earth. Ottimo il ritornello, orecchiabile e convincente!
(Voto 9)
11. The New Order (4:49)
Inicipt potente e decisa, con un approccio molto heavy che piacerà ai vecchi fans, il ritornello è invece un pò scontato anche se non stona affatto con le melodie.
(Voto 7,5)
12. Dead Sound of Misery
La versione "molle" di Fly, poco carica, perde potenza e di interesse in pochi secondi, va a fare a pugni con il resto del lavoro con cui non sembra avere troppi punti in comune, si solleva solo in parte sul finale.
(voto 6)
Questo è quanto posso dire dopo un solo misero ascolto, per un commento più dettagliato non resta che aspettare la recensione vera e propria.
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.