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Die Apokalyptischen Reiter

Line up:

Fuchs - voce, chitarra
Pitrone – chitarra
Volk-Man - basso, voce
Dr. Pest – tastiere
Sir G. - batteria
www.reitermania.de
 

Non posso crederci, per la seconda mi è stata concessa la grande opportunità di rivolgere alcune domande a Fuchs, frontman della metal band più eclettica di tutta la scena metal!!! In coincidenza con l’uscita del nuovo lavoro Riders On The Storm, ecco le impressioni e i commenti emersi, nonché una piccola “soffiata” su una possibile apparizione in Italia…

(Tiziana)Anzitutto, grazie mille per l’intervista! Mi è dispiaciuto molto non poterla fare via telefono…ad ogni modo, cos’hanno combinato i Reiter in questi due anni trascorsi dall’uscita del precedente album Samurai?
(Fuchs)Oh, abbiamo fatto tante cose! Subito dopo l’uscita di Samurai siamo partiti per un tour di 5 settimane in Germania, Austria e Svizzera, e una volta tornati a casa abbiamo girato i video di “Eruption” e “Die Sonne scheint”. In estate, poi, abbiamo suonato praticamente in tutti i festival possibili e immaginabili.. .avevamo 2-3 date ogni fine settimana! Abbiamo anche suonato per la prima volta in Norvegia.
In autunno abbiamo iniziato la pre-produzione di Riders On The Storm, e subito dopo siamo entrati nei Principal Studios per registrare il nuovo CD e girare il video del singolo “Friede sei mit Dir”, la cui traduzione in inglese è “Peace May Be With You” (la pace sia con te, n.d.t.). E’ possibile vedere il video nel nostro myspace. A maggio di quest’anno abbiamo preparato il singolo con tre canzoni e la cover di “Ghostriders in the sky” di Kohnny Cash, nonché un DVD- single contenente la nostra performance live al Summer Breeze dell’anno scorso, la nostra videografia completa e uno studio report. Il DVD ha ottenuto il settimo posto nelle classifiche tedesche!
Ora sono impaziente che esca il nuovo album, e di salire di nuovo sul palco!!!


Come hai detto, avete preso parte a molti festivals in questi anni, tra cui anche il Wacken Open Air, in cui suonerete anche quest’anno: qual è stato il vostro miglior concerto e perché?
Beh, devo dire che noi cerchiamo di dare sempre del nostro meglio, ad ogni concerto. Ma la vetta più alta della nostra carriera è stata il With Full Force Open Air 2005, quando abbiamo suonato davanti a 20000 persone e c’era un buffo ragazzo sul palco che ha mostrato il sedere a tutti, ma anche il Summer Breeze dell’anno scorso, dove avevamo montato un tappeto elastico a forma di castello su palco e i fans potevano salirci e divertirsi…c’era davvero una splendida atmosfera!
Personalmente, mi fa sempre molto piacere che i fans vengano da noi dopo lo show a salutare e ringraziare, per il bel concerto o per aver suonato una certa canzone che significa molto per loro, magari perché li ha aiutati a superare un brutto momento.
Queste sono davvero cose che scaldano il cuore!!!


Parliamo del vostro nuovo album, Riders On The Storm: pensi che le sonorità siano diverse, più hard che non in Samurai, quasi un ritorno ai tempi di Soft And Stronger?
Sicuramente le sonorità sono differenti, perché abbiamo registrato in uno studio diverso. Non che non fossi soddisfatto di Samurai, ma questo nuovo sound è molto più massiccio; inoltre, come mai prima, abbiamo usato una varietà incredibile di sonorità e strumenti musicali . Molti pensano che questo album sia più hard, più duro dei precedenti, forse perché in effetti ne da’ l’impressione. Le canzoni sono più incisive che in Samurai, e abbiamo usato ritornelli più estremi, come ad esempio in “Revolution”, seguiti poi da parti di folk messicano…ma nessuno se n’è accorto, è fantastico! Alla fine credo che Riders On The Storm sia totalmente diverso da Samurai, ma un po’ anche da Soft And Stronger. Il nostro primo album è stato registrato con un budget di 500 euro e non eravamo in grado di suonare in modo molto concitato.
So che i vecchi album hanno un loro valore e molti fans vorrebbero un ritorno “a quei tempi”, ma ormai appartengono al passato, noi adesso siamo completamente cambiati, e non possiamo ingannare noi stessi. Inoltre, ora le i testi hanno per noi molta più importanza che in passato.
Quando abbiamo iniziato a suonare eravamo soltanto un gruppo di metallari convinti e abbiamo cercato di suonare nella band più estrema del mondo, come molti prima di noi…ora invece so che la vita è molto più di rabbia e odio, e mi piace così.

Qual è l’argomento principale dell’album?
Abbiamo descritto diverse emozioni e storie. La maggior parte delle canzoni è autobiografica, per cui c’è una piccola trasmissione di esperienze. Ad ogni modo, il tema principale, che si ritrova in quasi ogni canzone, è : diventa quello che vuoi, sii te stesso, insegui i tuoi sogni e sii consapevole della tua forza.

Qual è la tua canzone preferita in Riders On The Storm?
Tutte le canzoni sono come figlie nostre. Non siamo una band che scrive un album in tre settimane, e ogni singola canzone ha dietro la sua storia.

Quali sono i vostri progetti per l’immediato futuro?
Tornare in tour! In settembre suoneremo nell’Europa centrale, e in dicembre speriamo di suonare nel resto del mondo.

Avete suonato con diverse band in questi anni, qual è stata la vostra preferita e con quale gruppo vorreste andare in tour?
Siamo stati due settimane in tour con i Death Angel, e io ogni sera guardavo il loro show…fantastico!!! L’ultimo giorno, in Belgio, io e Mark (Osegueda) abbiamo cantato insieme “Kill As One”, e per me è stato un grande onore. Mi piacerebbe anche un tour con gli Slayer…

Pensate di venire a trovare i “reitermaniaci” italiani?
Sì, spererei in dicembre ma non vorrei fare promesse perché al momento non c’è ancora nulla di sicuro.

C’è qualcosa che vorresti aggiungere e che non ti è stato chiesto, ad esempio un messaggio per i fans?
Beh, spero di vedervi tutti ai nostri concerti, e che la pace sia con voi!!!

Intervista di  Tiziana Ferro

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