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Rhapsody Of Fire

Line up:

Fabio Lione – Vocals
Luca Turilli - Guitar
Alex Staropoli - Keyboards
Patrice Guers - Bass
Alex Holzwarth - Drums
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Cari lettori di Holy Metal, è un vero onore per me poter intervistare Alex Staropoli, il tastierista dei Rhapsody Of Fire, uno dei gruppi che ormai è diventato un caposaldo della scena metal italiana.

Donato: Ciao Alex. Grazie del tempo che mi stai condendo.
Alex: Figurati. È sempre un piacere poter chiacchierare con chi ci supporta sin dagli esordi.

Appena ho visto il Vostro disco mi sono subito chiesto come mai avete deciso di cambiare il nome della band in Rhapsody Of Fire. È stata una Vostra scelta?
Diciamo che siamo stati legalmente forzati a cambiare il nome, dato che il monicker Rhapsody era già stato registrato da un artista americano molti anni fa. Quindi abbiamo cercato di trovare un nome che potesse andare bene all’estero ma che nello stesso tempo esprimesse il senso della nostra proposta musicale.

Parliamo del titolo dell’album: come mai lo avete scelto?
Diciamo pure che il titolo è molto legato alla saga e descrive, senza mezzi termini, il successo o meno di un’azione; descrive in modo drammatico l’impegno che qualcuno mette in ciò in cui crede. Tale impegno può portare trionfo, se va a buon fine, o agonia, se finisce per essere un fallimento totale.

Cosa ha rappresentato per Voi poter nuovamente collaborare con Christopher Lee?
Lavorare con lui è stata una gioia ed una sorpresa; una gioia perché è un grande artista; una sorpresa perché abbiamo avuto la partecipazioni di altri attori che hanno contribuito a rendere il nostro album molto diretto ma allo stesso tempo molto epico.

Ascoltando il Vostro album ho potuto notare, con molto piacere, che i testi delle Vostre canzoni sono molto più orecchiabili rispetto alle precedenti produzioni: è stata una Vostra precisa scelta?
Effettivamente hai ragione: stavolta abbiamo cercato di comporre dei testi molto semplici e diretti, cercando di evitare di essere troppo ostici. Nei precedenti album affrontavamo delle tematiche che alla fine potevano risultare molto noiose e che, molto spesso, non venivano apprezzate. Stavolta invece abbiamo deciso di produrre un album molto più epico che power; abbiamo creato dei pezzi adatti ad essere eseguiti live, senza dover utilizzare troppi artifizi elettronici o basi preregistrate.

Quando avremo l’onore di vederVi suonare in Italia?
Purtroppo prima del 2007 non suoneremo in Italia; stiamo cercando comunque di organizzarci per fare un tour da headliner che possa toccare praticamente tutti i continenti.

Avete intenzione di pubblicare un singolo come apripista dell’album?
Al momento non è nei nostri piani. Forse metteremo un singolo scaricabile via internet oppure pubblicheremo delle edizioni dell’album con alcune bonus track, ma è ancora tutto in forse.

Come nasce un brano dei Rhapsody Of Fire?
Diciamo che tutti i brani li componiamo io e Luca; si parte dal capitolo della saga che dobbiamo descrivere ed andiamo avanti. Poi quando abbiamo composto tutte le parti basilari di basso, chitarra, batteria e tastiera entriamo in studio e le sviluppiamo. È una gestazione molto lunga e faticosa, ma alla fine il prodotto è sempre soddisfacente.

Se dovessi tracciare un tua Line-Up ideale, con chi ti piacerebbe suonare?
Anche se potrebbe sembrare scontata, il gruppo ideale con cui vorrei suonare è quello in cui mi trovo adesso. Non penso che abbiamo mai avuto una Line-Up migliore.

Quali sono i gruppi che ti hanno fatto scoccare la scintilla per cominciare a suonare?
Sicuramente Europe, Dio, e Malmsteen.

Ci sono dei brani che ti risulta difficile suonare?
Se devo essere sincero ci sono alcuni brani tratti dai primi due album che sono veramente ostici ed ogni volta che li eseguiamo sudo freddo perché ho sempre paura di sbagliare.

Quali sono a tuo giudizio i momenti più alti della Vostra carriera?
Senza alcun dubbio la collaborazione con Christopher Lee e la realizzazione di Simphony Of Enchanted Lands I e II; l’unica pecca è stata la scarsa vena di suonare live a cui speriamo di poter porre rimedio dando appuntamento, agli amici di Holy Metal, per i nostri concerti dal vivo nel 2007.

Intervista di  Donato Tripoli

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