Ecco l’intervista ad un gruppo abbastanza seminale nella scena death metal europea che dopo lunghi anni di esperienza è arrivato ad incidere un disco davvero notevole preso di per se stesso, anche se un po’ cristallizzato ad una quindicina di anni fa. Per loro parla il batterista Anders Schultz …
Anders: Pronto, Lorenzo?
Lorenzo: Si ciao, sono io, come stai?
Piuttosto bene, grazie!
E lo credo, con un disco appena uscito devi si stare bene, ho giusto fatto in tempo a darci una breve ascoltata e devo dire che l’ho trovato davvero valido!
Oh beh, grazie!
E voi ne siete soddisfatti?
Devo proprio dire di si, finalmente siamo riusciti a fare un disco esattamente come volevamo, ci son voluti un po’ di anni, ma alla fine eccolo qua, siamo tutti assolutamente contenti di come sia riuscito il lavoro.
E dal punto di vista dei contenuti cosa mi puoi dire?
Sinceramente non c’è molto da dire, riguardo ai testi le tematiche sono quelle che si possono trovare abbastanza comunemente nei dischi death metal, i testi son per lo più rivolti verso una critica feroce antisociale ed a volte anticlericale, per quanto riguarda la musica è un disco di chiara derivazione death scandinava della vecchia scuola…alla quale per altro noi apparteniamo. Sulla musica c’è poco da dire, c’è solo da ascoltare ed ognuno trova le sue sensazioni.
Di sicuro sarà difficile che ci si trovi serenità e pacatezza…
Assolutamente ha ha!
Passando ad argomenti un po’ più tecnici, mi potresti parlare un po’ di come è avvenuta la registrazione… avete seguito il metodo standard a tracce a partire dalla batteria?
Si, come ormai tradizionalmente si fa, prima la traccia di batteria, poi basso, chitarre, voce, del resto gli strumenti che ci servono son questi e questo è ormai collaudato come sistema, è quello migliore. Il disco comunque è stato registrato nel nostro studio e questo è stato spettacolare perché così puoi permetterti di fare le tue cose con la dovuta calma, hai tutto in ordine, poi uno dei nostri chitarristi ha pure studiato sound engeneering, così è stato tutto molto semplice, alla portata di mano.
A livello di timbriche dei singoli strumenti e di sound complessivo, era questo il risultato che ricercavate o è giunto per caso?
Guarda, ormai è da un pezzo che lavoriamo con un metodo abbastanza stabile, per cui sappiamo come funziona, il risultato è esattamente aderente alle aspettative, del resto le nostre pretese erano anche soddisfabili senza troppi problemi, Non ci interessa avere chitarre super compresse (stile Fear Factory) o cose del genere, per cui la cosa è stata piuttosto semplice.
Domanda un po’ spinosa, riuscite a vivere di musica?
Attualmente no, o meglio forse si potrebbe anche, e per diverso tempo lo si è fatto, ma oggi alcuni di noi hanno una famiglia, dei figli e non ci si può prendere il rischio di restare senza un soldo quando hai delle persone che dipendono da te. Certo che quando riuscivo a farlo era spettacolare!
Tornando un po’ più sul generale, mi sapresti dare qualche opinione su una cosa che in molti hanno notato, ovvero, sapresti spiegarmi in qualche modo come è venuta a formarsi questa famigerata scena death metal scandinava?
He, bella domanda… posso provare a darti la mia opinione… però non so se sia giusta, allora, più che una scena scandinava vera e propria secondo me è più esatto, parlando di quella svedese, parlare di città, nel senso che si può ritrovare in un certo senso una matrice di Goteborg ed una di Stoccolma (In Flames-Dismember) e questo secondo me è dovuto un po’ al fatto che ci si conosce tutti, le fonti di ispirazione sono le stesse, si fanno le stesse esperienze.
Ed invece, che mi dici della scena metal-core che sta imperversando da qualche anno… io mi sono fatto delle domande a questo riguardo, nel senso che nell’ascolto di questi gruppi, ho notato svariate somiglianze col metal svedese, in certi casi mi pare di sentire gli At The Gates però camuffati con una pettinatura alla moda e la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è il fatto che molti di loro son giovanissimi e spesso gli At The Gates, o chi per loro, non li conoscono nemmeno…alcuni conoscono a malapena i Metallica …
Si, ho notato anch’io una cosa simile, secondo me come musica sono ok, certo, non sarà mai la mia preferita, però le cose vanno avanti. Riguardo al discorso della conoscenza dei vecchi gruppi trovo che possa anche non essere semplicissimo andarsi a pescare i dischi che hanno fatto quella parte di storia, o magari manca l’interesse, e su questo sono un po’ più critico perché andare a vedere da dove le cose vengono fuori sarebbe la cosa migliore.
E che mi dici invece del tour che state intraprendendo?
Mi piace una vita rispondere a questa domanda, andare in tour è sempre una cosa fenomenale, forse la più bella all’interno del mondo musicale e poi, questa volta si va con dei nostri vecchi amici (Dismember, Entombed e Grave) per cui credo che verrà proprio fuori il disastro!
C’è qualcosa che vuoi aggiungere?
Beh, non vedo l’ora di essere in tour e sono curioso perché dopo diversi anni torneremo finalmente in Italia!
Perfetto, grazie mille per la chiacchierata e buona fortuna!
Grazie a te!
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