Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Interviste » Kamelot
Torna indietro

Kamelot

Line up:

Roy S. Khan - vocals
Thomas Youngblood - guitars
Glenn Barry - bass
Oliver Palotai - keyboards
Casey Grillo - drums
www.kamelot.com
 

Cari amici di Holy Metal, è con vero piacere che mi accingo a scambiare quattro chiacchiere con Roy Khan, il leader dei Kamelot, una delle band che ormai si è assicurata un posto di tutto rispetto nella scena metal europea e mondiale, in Italia per promuovere il nuovo cd e dvd, One Cold Winter’s Night.

Donato: Ciao Roy. Prima di tutto ti ringrazio per il tempo che hai deciso di concederci e devo farti i complimenti per il nuovo album che, a mio modesto parere, è una reale testimonianza dell’energia che riuscite ad esprimere durante le vostre esibizioni.
Roy: Grazie dei complimenti. Comunque sono io che vi devo ringraziare per l’incessante supporto che ci date. Senza di voi non saremmo arrivati a questo punto.

Toglimi una curiosità: chi ha avuto l’idea di chiamare la band Kamelot?
L’idea l’ha avuta Tom. Cercavamo un nome che fosse immaginario ma al tempo stesso collegato alla storia e Kamelot era l’unico monicker che riuscisse a richiamare quegli elementi, dato che è direttamente collegato alla storia dei cavalieri della tavola rotonda.

Come nasce un vostro pezzo? Intendo dire ognuno di voi sviluppa le proprie parti oppure usate il metodo della Jam Session?
Non abbiamo un metodo preciso per la composizione dei pezzi. A volte li componiamo insieme, durante le varie prove che facciamo in studio; alcune volte c’è qualcuno che porta un’idea già fatta e ci lavoriamo sopra.

Sul vostro ultimo album The Black Halo avete collaborato con Shagrath, il cantante dei Dimmu Borgir e con Jens Johannsson, il tastierista degli Stratovarius. Com’è stato suonare con loro?
Per quanto riguarda Shagrath, lo abbiamo scelto perché avevamo bisogno di qualcuno che impersonasse il ruolo di Mephisto e nessuno come lui poteva farlo in maniera migliore; Jens, invece, con la sua innata capacità tastieristica, ha dato alla nostra musica quel tocco di magia che ha contribuito a renderla completa.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Ora stiamo impegnandoci a fondo per la realizzazione del Dvd di supporto al nostro album live, la cui uscita è prevista per il mese di novembre; probabilmente, verso il mese di marzo od aprile, organizzeremo un tour di supporto all’album live, cercando anche di venire in Italia; poi cominceremo a comporre i brani che faranno parte del successore di The Black Halo.

Puoi anticiparci qualcosa sul nuovo album?
Non posso dirti molto, dato che le idee sono molteplici. Quello di cui sono certo è che non sarà legato a nessuna saga. Sarà un album a sé stante, un ritorno alle origini che contenga un sound diretto e senza fronzoli.

Se dovessi scegliere una location per un concerto, preferiresti esibirti in un piccolo club o in un mega festival?
Francamente preferisco i piccoli club, dato che in quelle location puoi avere un contatto diretto con il pubblico. I grandi festival ti danno l’occasione di esibirti insieme a nomi prestigiosi, ma molto spesso accade che la gente è lì solo per loro e tende ad ignorare gli altri.

Quali sono stati i gruppi o i cantanti che ti hanno fato decidere di cominciare a cantare?
Devo dire che prima di entrare nei Kamelot non ascoltavo molta musica metal; mi piace molto ascoltare gruppi come Pink Floyd, Queensryche; ma se devo citare colui che ha fatto scoccare dentro di me la scintilla per cominciare a suonare devo citare il mitico Elvis Presley.

Se dovessi tracciare una tua line-up ideale con cui vorresti suonare, chi ci metteresti?
Mi fai una domanda troppo complicata. Avrei una lista chilometrica e sarebbe troppo difficile scegliere solo alcuni nomi.

Quali sono gli elementi che secondo te non dovrebbero mai mancare durante un’esibizione live?
Principalmente ciò che non deve mai mancare è il calore che il gruppo sa trasmettere al pubblico, dato che se non ti diverti sul palco lo spettacolo diventa una pura esibizione tecnica; poi come contorno ci possono essere degli elementi scenici e degli elementi pirotecnici. Ma non deve mai essere trascurato l’elemento musicale.

Ok. Grazie ancora per la splendida chiacchierata. Attenderemo con ansia il vostro ritorno in Italia ed il vostro nuovo album.
Grazie a tutti i lettori di Holy Metal. Grazie per la vostra fedeltà ed il vostro supporto. STAY HEAVY!!!!!

Intervista di  Donato Tripoli

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com