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Handful of Hate

Line up:

Matteo F. – Bass
Nicola B. – Vox/Guitars
Gionata P. – Drums
Geny A. – Guitars
www.handfulofhate.com
 

Sulla scia dell’ottimo “Gruesome Splendore” abbiamo deciso di farci una chiacchierata con Nicola, la mente dei toscani Handful of Hate

Innanzitutto partiamo col presentarvi ai nostri lettori…
Nasciamo per mano mia nel 1993 e nonostante mille problemi che caratterizzano un cammino molto travagliato realizziamo nel corso degli anni 4 album: “Qliphothic Supremacy” 1997, “Hierarchy 1999” 1999, “Vicecrown” 2003, “Gruesome Splendour” 2006. Un demo di esordio “Goetia Summa” 1995 un mcd “Blood Calls Blood” 2004 e due 7”EP “Death From Above” 2001 e “Scorn and Conquest” 2004.

”Gruesome Splendore” è un ottimo album che vi sta mettendo il luce. La risposta della critica è stata ottima almeno in Italia. All’estero invece come va?
Al momento all’estero sta andando molto bene soprattutto in America dove non credevo esistesse un tale interesse per le bands black metal. La gente rimane stupita dalla ferocia che esprimiamo e dall’alto livello qualitativo della produzione. Per il resto sono appena passati 2 mesi dall’uscita il grosso delle risposte deve ancora arrivare.

E la risposta dei fan? Avete un riscontro nelle vendite?
In due mesi a vendite siamo riusciti a fare quello che col disco precedente abbiamo fatto in 8 mesi. Le persone che ci seguono da sempre sono entusiaste perché vedono nella band un costante progresso su una linea ben definita che non stravolge niente di quello che siamo ed aggiunge in termini di tecnica e maturità compositiva.

Parliamo ora dell’album. Con questo lavoro avete raggiunto la maturità. Sei d’accordo?
Si direi di si. Già con ViceCrown avevamo evidenziato una certa maturità ma stavolta credo abbiamo confermato la cosa e chiarito le nostre intenzioni in termini di professionalità e capacità tecnico-compositive.

Son passati tre anni dal precedente lavoro. Come mai tutto questo tempo?
Beh abbiamo promosso bene quello prima. Noi non abbiamo una major alle spalle che ti fa fare in un anno un tour europeo, uno americano e più i festival estivi di modo che dopo torni in studio e ti dedichi al seguito. Se noi facciamo uscire un disco ogni anno vendiamo delle cifre irrisorie. Inoltre preferisco produrre meno ma fare cose migliori, tanto non lo faccio per vivere e quindi posso fare le cose con i miei tempi.

La vostra musica suona fresca anche se risentite sicuramente dell’influenza delle band svedesi. Qual è la band che maggiormente vi ha influenzato?
Ci sono molte bands…. Contrariamente a quello che generalmente le bands dicono a noi il Black norvegese ci è scivolato addosso senza lasciare niente. Sono nato ascoltando grind core e brutal ma non nego che bands come Beherit, Marduk, primi Impaled Nazarene, Blasphemy hanno dato un bel contributo alla mia ispirazione.

La cover e anche qualche testo ricordano tematiche fetish bondage sadomaso. Chi è l’appassionato?
Sono io. Parlare di Satana o sputare merda sulla chiesa è tremendamente inflazionato e noioso. La carnalità e l’estetica del Vizio si conciliano meglio con il mio spirito e con le mie passioni per me sono tematiche molto più reali ed interessanti. Io sono quello che scrivo nelle liriche, tremendamente terreno e per niente spirituale.

Con questo album siete passati sotto la Cruz del Sur. L’etichetta crede in voi e vi sta supportando bene non credi?
In due mesi di lavoro direi di si! Già il fatto che sai come vanno le cose e se chiedi hai una risposta per noi è motivo di soddisfazione dopo le precedenti esperienze. Vedremo nel lungo termine.

Passiamo ai live. Sono sicuramente una parte fondamentale per voi. Sbaglio?
Si lo sono. Credo dovrebbero esserlo un po per tutte le bands. Chi non sa riproporre la propria musica su un palco non completa la sua proposta musicale. Almeno mi riferisco alle bands come la nostra che suonano! Cioè usano strumenti con corde e pelli e non computers e menate varie. Io purtroppo sono della vecchia guardia, si registra in studio e si suda sul palco!

Avete in programma qualche apparizione magari al fianco di band importanti come già accaduto in passato?
Col nuovo album abbiamo già diviso il palco con Impaled Nazarene e Setherial. Per i prossimi mesi non so cosa dirti. Vorrei imbastire una sorta di mini tour all’estero magari richiamando più nomi di spessore a seconda del paese che tocchiamo.

Oltre al fenomeno negativo del file sharing con internet ci si può fare molta pubblicità, soprattutto con la nuova frontiera rappresentata da MySpace. Che ne pensi? Voi ne possedete uno?
Si lo abbiamo. Da un anno a questa parte sembra che se non sei su myspace non esisti! Buon per Tom! che ha fatto i miliardi e perfino un colosso come Google si è mosso per comprare il suo spazio. Se cerchi Handful Of Hate ci trovi pure li….

Il panorama underground italiano è sempre più folto ed è sempre più difficile emergere. Voi ci siete riusciti. Che progetti avete per il futuro?
Ci muoveremo a piccoli passi secondo le nostre possibilità. Cercheremo di suonare live il più possibile ed intanto lavorerò sul songwriting per il successore di “Gruesome Splendour”.

Sempre riguardo al panorama nostrano. Come è la scena black vista dall’interno? Quali altre band oltre a voi consigli?
Ti faccio io una domanda: esiste realmente una scena black metal italiana? Io negli anni ho visto una marea di bands partire con proclami e dichiarazioni di un certo spessore. Adesso a 10 anni di distanza se fai un conto noti che ne è sopravissuta forse 1 su 20! Perché? Perché la gente qui invece di suonare fa dichiarazioni? Perché la gente suona un anno e poi smette o peggio ancora si crede di aver scoperto tutte le caratteristiche di un genere e si mette a fare crossover vari con mille contaminazioni con la scusa “dell’evoluzione innovativa”? Perché noto così poca mentalità underground? Perché le persone dopo aver fatto un cd si credono che tutto gli sia dovuto compreso il successo i tours e soprattutto i soldi?
Ok scusami per le domande ma non l’ho mai capito… suonando in giro per l’Italia in tanti anni ho visto e vedo scene pietose…. Proprio non ci siamo.
Dico solo che esistono delle bands valide che si fanno il culo e si propongono a livello almeno europeo ma si contano con le dita di una mano. Siamo dietro ai paesi dell’est Europa, il quarto mondo della musica quanto ad importanza sul mercato internazionale.

E riguardo ai vostri ascolti, siete tutti chiusi nel black-death o ascoltate anche altro così che qualcuno possa accollarvi l’appellativo che tanto va di moda, ovvero “poser”?
Se devo dirti la verità a me possono appellarmi come gli pare… io ascolto pochissimo black, o meglio solo bands che tirano e sono professionali con produzioni decenti e dischi veloci. Evito tutto il filone tastierato, folk e menate varie. Il black metal costituirà il 10% dei miei ascolti sento generalmente brutal e grindcore amo l’attitudine spartana, stronza e senza troppi discorsi. Quello che è underground mi rispecchia. Se non ascolto questo sento la classica, il resto mi fa sbadigliare molto facilmente.

Augurandovi un fortunato 2007 lascio a voi la chiusura dell’intervista…
Ti ringrazio per l’intervista ed il supporto un saluto a tutti coloro che ci seguono da anni e che vengono a vederci live….

Intervista di  Dimitri Borellini

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