Buongiorno a tutti i lettori di Holy Metal. Eccomi pronto, dopo un’estenuante giornata di lavoro, a scambiare quattro chiacchiere con il simpaticissimo ma poco loquace Abbath, in Italia per presentare il suo nuovo progetto I.
Donato: Ciao Abbath. Prima di tutto devo farti i complimenti per il tuo nuovo album il cui suono riesce ad attrarre sin dal subito l’ascoltatore. Volevo chiederti perché hai deciso di chiamare il tuo progetto I.
Abbath: Ho deciso di chiamarlo così perché mi è sembrato un nome originale, molto diretto e soprattutto perché fa capire sin da subito cosa si andrà ad ascoltare.
Cosa ti ha portato ad intitolare l’album “Between Two Worlds”?
Il titolo esprime la condizione umana odierna: siamo sempre sospesi tra il mondo del bene e quello del male, tra il mondo dei viventi e quello dei morti. Siamo sempre in bilico e non riusciamo mai a capire dove convenga stare.
In questo album nonostante tu abbia conservato molto del sound degli Immortal sei riuscito ad inserire degli altri elementi. È stata una tua scelta precisa?
Questo album è una prosecuzione del sound degli Immortal miscelato con il sound tipico degli Enslaved e di alcuni elementi del sound dei Bathory e degli albori dell’Epic Metal, un genere che io ho sempre adorato.
Quindi questo album è un passo in avanti nel sound degli Immortal.
Diciamo pure che mi sono preso una pausa con gli Immortal ed ho continuato il mio percorso evolutivo musicale con questo progetto.
Ok. Ti ringrazio per questo breve ma fruttuosa chiacchierata.
Grazie a te. Scusami ma non amo molto le interviste. Preferisco comunicare le mie idee direttamente sul palco mentre suono. Chiedo scusa agli amici di Holy Metal. Ripagherò la vostra fiducia durante le mie esibizioni live. Ve lo prometto.
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.