Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Interviste » Domine
Torna indietro

Domine

Line up:

Morby – Voce
Enrico Paoli – Chitarra
Riccardo Paoli – Basso
Riccardo Iacono – Tastiere
Stefano Bonini - Batteria
www.dominetruemetal.com
 

In occasione dell’uscita del nuovo disco dei Domine “Ancient Spirit Rising” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con disponibilissimo chitarrista della band Enrico Paoli che anche questa volta non si limita a dire la sua sul disco ma ci svela anche qualche retroscena…

- 10 anni sono trascorsi dalla pubblicazione del vostro album d’esordio, “Champion Eternal”, come vi sentite a questo punto della vostra carriera, siete arrivati dove volevate? Siete andati oltre?
Quando inizi a suonare hai il sogno di riuscire a realizzare un album e suonare un po’ di concerti dal vivo, magari di supporto ai tuoi gruppi preferiti. Non eravamo certo sicuri di arrivare a questi risultati ma nello stesso tempo abbiamo lavorato duro per riuscirci. Abbiamo realizzato 5 dischi e suonato con Judas Priest, Maiden, Manowar etc.. Inoltre, ogni volta che vai avanti con un nuovo progetto, l’ impegno diventa sempre piu’ grande, anche se aumenta l’ esperienza. Poi i sogni rimangono sempre. A me piacerebbe fare un bel tour mondiale con una scenografia tipo Kiss, con luci, esplosioni, stivali alla Gene Simmons ! Ah ! Ah ! Ah !

- Ora puoi svelarci la formula chimica di "Ancient Spirit Rising", è chiaro che avete apportato qualche cambiamento nel vostro sound arricchendolo di sfumature, cosa avete mantenuto dei vecchi album e quali sono invece gli elementi di "innovazione"?
Bella questa della formula chimica ! In realtà non c’è una vera formula, ma in effetti quando abbiamo iniziato a pensare alla direzione musicale per l’ album è venuta fuori una nuova attitudine, o meglio, si è accentuata ancora di più quella che è sempre stata l’ attitudine della band, senza freni e senza limiti. Ci siamo detti : facciamo veramente un disco senza barriere stilistiche e sperimentando cose di altri generi che ci piacciono. Siamo dei grandi fans di molti artisti e gruppi, anche di generi diversi dall’ Heavy Metal. Per questo nell’ album trovi cose Hard Rock, Progressive, Folk, Classiche, ascoltiamo questi generi da sempre e volevamo integrare alcuni elementi di questi generi nel nostro. Lo abbiamo fatto anche in passato ma questa volta lo abbiamo fatto senza mezzi termini. In passato siamo sempre stati molto fieri di essere una band Metal. Lo siamo ancora ma pensiamo che sia importante, a questo punto della nostra attività, di cercare di ampliare la proposta musicale e crescere come musicisti e come band.

- Come mai avete deciso di "rischiare" lasciando una strada già tracciata modificando, anche se in modo parziale, il vostro sound?
Guarda, non è che avevamo molta scelta. L’ alternativa sarebbe fare sempre e comunque il solito disco. Alcune band lo fanno e ci costruiscono anche una carriera, perciò non è che sia una cosa sbagliata, ma non era la cosa giusta per noi. Noi siamo una band che basa la propria attività solo e solamente sull’ entusiasmo e sulla passione per la nostra musica. Se fare dischi diventasse un lavoro ripetitivo, allora non sentiremmo più l’ esigenza di esprimerci tramite questo mezzo. Mi sembra comunque che la maggior parte delle persone abbia apprezzato questa maggiore varietà stilistica e questa sorta di “maturazione”. In fin dei conti abbiamo già detto molto in ambito strettamente Heavy Metal. Poi, credo che abbiamo introdotto elementi che combaciano bene con il Metal. Non ci sono brani rap o hip hop o punk….

- C'è un gruppo , una corrente, un musicista a cui vi siete ispirati durante la composizione di questo disco?
I nostri punti di riferimento sono sempre un po’ i soliti, fin dagli inizi. Penso sia innegabile l’ influenza da parte di Manowar, Maiden, Queen, Thin Lizzy, Kansas, Rush, Boston, Sabbath, Priest, Led Zeppelin, tanto per citare un po’ di nomi di artisti che ammiriamo. Certo, si parla di basi, dell’ ABC del Metal, dell’ Hard e del Prog. Poi Domine ha un sound personale e stabilizzato con gli anni di lavoro.

- Per quanto concerne invece le liriche da cosa avete preso spunto?
Questa volta volevo scrivere dei testi più personali ed uscire un po’ dai canoni dell’ Heavy Metal e dall’ ispirazione prettamente Heroic Fantasy. Un po’ tutto il disco è influenzato dall’ arte Vittoriana, dove gli artisti ripercorrevano dei miti e dei canoni estetici antichi e “classici” per poter invece parlare di tematiche umane reali e sentite, come vita, morte, amore, odio. Quindi, un album con testi più introspettivo e personali.

- I vostri testi sono sempre stati a carattere epico / fantasy, il valore delle parole che compongono le vostre canzoni si limita alla semplice narrazione di eventi o possono assumere anche significati più profondi, personali o attuali?
Dipende. In passato molti brani erano direttamente influenzati da libri specifici, specialmente da quelli di autori come Michael Moorcock e Frank Herbert. Percui, molti di quei testi erano delle narrazioni. Altri brani del passato e praticamente tutti quelli di “Ancient Spirit Rising” sono invece metaforici. Credo sia anche questo un processo di crescita creativa ed artistica.

- Da dov'è arrivata l'idea o l'ispirazione per una canzone intensa come "How the Mighty Have Fallen"?
E’ il brano di chiusura del disco e contiene, a mio avviso, una delle più belle performance di Morby, sul finale ad librando. L’ improvvisazione finale che senti nel disco è la sola performance in studio che ha fatto di quella parte, è stata buona la prima. Mi sono emozionato a sentirgli interpretare quei testi che per me sono molto personali. Il brano è molto influenzato dalla musica celtica e dai Thin Lizzy, anche come struttura. Il testo è poi una dissertazione sui sogni di un individuo, sulla forza vitale che sprigionano e su come a volte, anche i grandi, possono “morire” se perdono i propri sogni per strada. Poi, ognuno può sentirci quello che vuole.

- C'è qualche canzone o anche solo una parte che senti particolarmente tua?
Bè, le ho scritte tutte io con intento diverso. Penso che “The Lady Of Shalott”, “How The Mighty Have Fallen” e la title track siano brani che si “appartengono” particolarmente. Rappresentano un po’ questa rinnovata attitudine artistica. Non ti nascondo però per mi esalto a bestia con “Tempest Calling” e con “On The Wings Of The Firebird” che sono molto Heavy Metal ! Ma deve essere così, è bello scrivere un album che non sia unilaterale e che ti emozioni in modo diverso da canzone a canzone.

- Quanto tempo vi siete presi in totale dal quando il disco era solo un’idea fino ad arrivare al prodotto finito? Reputi che tempo e fatica siano stati adeguati se rapportati a al risultato?
Non siamo veloci a fare un album. Dunque, se mi ricordo bene, abbiamo iniziato a pensare al disco verso Aprile 2005, però in modo molto sporadico, perché avevamo un po’ di concerti da fare. Poi da settembre 2005 ci siamo messi a lavoro sul serio, interrompendo l’ attività live. Siamo entrati in studio a marzo e ne siamo usciti un mese dopo. Quindi , un progetto abbastanza lungo ed elaborato. Ma credo sia così se vuoi imparare a fare cose nuove e non ti vuoi ripetere. Poi noi siamo un gruppo che entra in studio con i brani prontissimi ed arrangiati, perciò lavoriamo molto in pre-produzione. Questa volta abbiamo registrato decine e decine di versioni in sala prove di ogni brano ed in studio siamo arrivati a riempire oltre 40 tracce di strumenti. Insomma, si, è stato un lavoro impegnativo ma siamo molto contenti del risultato. Si, la realizzazione di un album ripaga sempre della fatica provata. Almeno, finora è sempre stato così.

- Perché avete scelto di inserire delle suite in più parti (anche se poi su disco risulta tutto molto lineare) come ad esempio "The lady of Shallot" e la titletrack "Ancient Spirit Rising"?
Questo è uno dei trademark del nostro stile. Le suite hanno fatto parte del sound dei Domine fin dai demo tape. Probabilmente sarebbe più strano se facessimo un album con 12 brani di tre minuti ciascuno. E’ sempre stato parte del nostro stile avere dei brani molto Heavy Metal, diretti e sparati ed altri più lunghi ed articolari. Però poi l’ album fila liscio, come tu stesso hai detto. Questo perché c’è stato, evidentemente, un buon lavoro di composizione e produzione del disco.

- Potete vantare nella line up una delle migliori voci del panorama metal italiano e non solo, come vi sentite sapendo di possedere uno strumento così importante?
E’ eccezionale. Non potrei veramente chiedere di più. Morby è una colonna del Metal italiano ed è uno di quegli artisti che dimostra che anche in Italia ci possono essere artisti di levatura internazionale. Riceve sempre dei complimenti incredibili dai colleghi stranieri e non. Certo, io lo metto a dura prova, con delle tonalità e delle parti a volte molto difficili, ma è veramente entusiasmante avere un cantante che ti permette di scrivere dei brani con la tua più folle immaginazione. Non dimentichiamoci comunque che Morby trova nei Domine anche una band che lo valorizza. In passato ha cantato in dischi che mostravano solo una piccola parte delle sue capacità, perciò alla fine un disco dei Domine è veramente un lavoro di gruppo.

- Per le registrazioni vi siete avvalsi delle nuove tecniche e strumentazioni in digitale o siete tra quelle band che cercando di fare il più possibile alla classica "vecchia maniera"?
Certo che abbiamo usato varie tecnologie, sarebbe stupido non farlo. Il New Sin è uno studio all’ avanguardia che upgrada la sua strumentazione con il passar degli anni. Luigi è un tecnico attento alle esigenze dei gruppi ed all’ andamento della tecnologia negli anni. Poi, certo, siamo una band rock, perciò realizziamo degli album con un metodo abbastanza tradizionale, registrando la batteria con chitarra e basso in regia e poi realizzando le sovra-incisioni di ogni singolo strumento e mixaggio finale. Però, senza tecnologia non potrei registrare 40-50 parti di strumenti e voci in un brano e farle suonare tutte. Come ti dicevo, “Ancient Spirit Rising” è un album dagli arrangiamenti ricchi, che ha necessitato di parecchio lavoro. La tecnologia ti facilita e ti velocizza il lavoro.

- Che tipo di reazione vi aspettate o sperate che abbia il pubblico italiano all'uscita del disco?
Bè, speriamo che piaccia !! Il cd è appena uscito ed è entrato in classifica italiana al nr. 73. Può sembrare una poca cosa, ma è l’ unico disco Heavy Metal in top 100 di questa settimana. Inoltre, la stampa è stata praticamente unanime nel definirlo il nostro lavoro migliore, decretandoci 5 dischi del mese e 3 copertine. Non mi sembra male.

- Durante una mia vacanza in Svezia ho potuto notare che i vostri dischi si trovano facilmente nei negozi specializzati di quel paese. Che tipo di responso avete al di fuori dell'Italia ed in particolar modo in quelle nazioni dove la tradizione rock/heavy metal affonda le proprie radici in tempi ben più lontani rispetto che qui?
Dipende. Non è mai una cosa uguale perché il mercato internazionale, per un gruppo non enorme come il nostro, è più difficile da affrontare rispetto all’ Italia, dove siamo stimati e suoniamo continuamente. I nostri cd sono regolarmente licenziati e pubblicati in Giappone, Russia, estremo oriente ed alcuni in USA e Sud America. Poi Dragonheart ha una distribuzione europea abbastanza buona, in ambito Metal. Per quanto riguarda i responsi, i risultati sono sempre decenti, anche se chiaramente subiamo la concorrenza delle centinaia di band Metal, specialmente in quei mercati dove i gruppi locali sono supportati in modo eccellente. Fa parte del gioco, molti gruppi stranieri non si sognano nemmeno i risultati che abbiamo noi in Italia. Non siamo una band di successo enorme, ma in ambito strettamente Heavy Metal siamo più o meno rispettati. Poi, a volte, i gruppi Italiani non sono visti proprio di buon occhio. In questi ultimi anni, per esempio, il Metal classico ed il Power Metal ha avuto un calo di interesse decisamente evidente.

- State pianificando date in supporto del disco? Tour, festival, Italia o estero... possiamo avere qualche anticipazione?
Per ora abbiamo in programma solo delle date in Italia a partire da Aprile. Speriamo di metterne insieme un decina. Poi ci sarà sicuramente qualche apparizione nei festival estivi. All’ estero, non so, è diventato un casino. Per fare da supporto in un tour vero e proprio devi svaligiare una banca e presentarti con la valigetta alle agenzie tedesche. Almeno per una band come la nostra.

- Le vostre due ultime importanti partecipazioni live sono state quella dell'Italian Gods of Metal la scorsa estate e ancora l'anno prima al Tradate Iron Fest. Come reputi attualmente lo stato di salute della scena metal italiana? Seconde te può ancora crescere o credi che oltre non si possa andare?
Ma scherzi ? Ci sono dei margini di miglioramento enormi. Credo che a fine anni 90 si sia soltanto iniziato a creare una scena con band come Rhapsody, Lacuna Coil, Labyrinth, White Skull, Necrodeath, DoomSword, Thunderstorm e che poi la cosa si sia veramente fermata. I gruppi ci sono, manca il mercato e l’ attitudine. Ma non è solo un problema del Metal, credo sia un problema di mercato italiano che reagisce solo ai nomi enormi internazionali ed ai grossi artisti pop italiani.

- Durante una nostra vecchia intervista mi parlavi di quanto è stato emozionante l'esibizione all'Heineken Jamin’ Festival davanti ad un folto pubblico. C'è stata o ci sarà per voi qualche altra occasione di esibirsi in una situazione simile?
Speriamo !!! Ti assicuro che vedere 40.000 persone che saltano e cantano è una grande emozione. E’ stato bellissimo anche il concerto di supporto ai Judas Priest a Milano. Abbiamo un video ripreso dal palco dove si vede tutto il pubblico del PalaMazda che batte le mani durante l’ inizio di “Aquilonia Suite”. Non è spiegabile a parole. E poi fare da supporto ai Judas Priest…credo sia uno dei sogni di ogni band Metal e noi lo abbiamo realizzato. Fai tu…

- Il promo del disco è suddiviso in tante minitracce, tecnica che si utilizza per cercare di mettere i “bastoni tra le ruote” a chi molto simpaticamente decide di rendere disponile in rete la musica, tu che sei del settore ci puoi dire come mai anche in Italia e soprattutto nel mondo del metal siamo dovuti arrivare a questo punto?
Semplicemente perché ormai internet è un Far West, dove l’ illegalità dilaga. Ormai è consuetudine che, come l’ etichetta manda le copie promozionali ai “giornalisti” (ed uso il termine tra virgolette, visto che sono persone che mettono a repentaglio la loro stessa attività), il disco finisce sui P2P, dove può essere scaricato gratuitamente ed illegalmente. A parte il fatto che ascoltare il disco in mp3 è un insulto all’ intelligenza dell’ ascoltatore ed al lavoro dei musicisti perché la qualità è pessima (viene pubblicizzato solo per rifilarvi i lettorini con le cuffiette…ma i dischi vanno ascoltati con un impianto Hi-Fi, con delle casse da paura ed a volume devastante, altro che le cuffiettine!), il download gratuito è un reato punibile per legge. Se io rompo il vetro di un’ auto e prendo un cd dal cruscotto e poi lo rivendo, il proprietario mi denuncia e passo un guaio. Se una persona prende il mio disco, addirittura prima della sua uscita, e lo diffonde illegalmente, non considera nemmeno che sia sbagliato. Anzi, vengono tirate fuori scuse come “i cd costano troppo” e “la musica deve essere libera su internet”. Il risultato è che le vendite calano di brutto, le etichette chiudono ed i gruppi giovani non trovano più un contratto. Considerando che la maggior parte dei fans Metal sono anche musicisti, si danno proprio la zappa sui piedi, perché in questo modo si negano la speranza di realizzare un disco. Oppure, se riescono a farlo, subiscono poi lo stesso furto, che loro stessi hanno contribuito a diffondere come normale routine. E’ una questione di ignoranza. Gli artisti affermati come Madonna o gli U2 continueranno a vendere milioni di dischi ed il dowload illegale, anche se li reca un danno economico, non li fermerà di certo. Mentre tutti i gruppi underground non avranno più la chance del disco di esordio o di continuare. La cosa “fantastica” è che, alla fine, i soldi che appartengono legittimamente ai musicisti ed agli addetti ai lavori vanno a finire ai gestori di telefonia che vendono le connessioni internet che sono spesso parte di multi-nazionali ….. alla faccia della libertà di internet tanto sbandierata!

- E’ on line il vostro nuovo sito web completamente rifatto ed aggiornato ce lo vuoi presentare brevemente?
L’ indirizzo del sito è www.dominetruemetal.com . Ci stiamo ancora lavorando. Adesso contiene un po’ di cose allo stato embrionale, ma almeno è un modo per dare un po’ di notizie sull’ attività della band. Abbiamo inoltre una pagina su My Space all’ indirizzo www.myspace.com/domineofficial dove potete avere informazioni ed anche ascoltare qualche brano. Questa è la faccia positiva di Internet, un mezzo d’ informazione velocissimo e diretto che può, e dovrebbe essere usato in modo giusto.

- Abbiamo finito, grazie per la disponibilità ed il tempo concesso, ti lascio come da prassi le parole conclusive….
Grazie mille per lo spazio ed il tempo concessoci. Invitiamo i lettori ad ascoltare “Ancient Spirit Rising” ed a venirci a vedere dal vivo. Speriamo di divertici insieme. Grazie ancora. Ciao !!!!

Intervista di  Paolo Manzi

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com