Secondo lavoro per i deathsters svedesi nati dalle ceneri dei Defaced Creation. Il follow up al debut Bleeding The False (2005) è stato prodotto da Dan Swano agli Unisound Studios ed è composto da ben 12 brani di brutal death metal molto tecnico con molti rimandi alla scuola floridiana dei Cannibal Corpse in primis (non per niente sono stati proprio gli americani a pubblicizzare questo lavoro in molte interviste). La somiglianza è evidente soprattutto nella struttura delle songs che tra mid tempo potenti e cattivi riporta alla memoria l'ottimo Kill e nella voce del catante Tommy Dahlström col suo growl pieno discendente del maestro Corpsegrinder.
L'unica differenza che si nota sono le tematiche dei testi: un'ottica anti cristiana e satanica al posto delle classiche canzoni gore e squartamenti.
Per il resto una copia bella e buona di una qualunque band proveniente dalla scena brutal americana. Se siete amanti di tali sonorità sicuramente l'ascolto potrà essere gradevole (complice anche la perfetta produzione di Swano), se vi state avvicinando al genere puntate sui classici e non sprecherete soldi.
Recensione di Stefano "Demonaz" Pastore
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