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Stryper - "To Hell With The Devil" (Hollywood Records/***)

Line up:

Michael Sweet: Vocals/Guitar
Robert Sweet: Drums
Oz Fox: Guitars/Vocals
Timothy Gaines: Bass
 

voto:

9
 

recensione

Sono ricordati dai profani per le loro tutine gialle e nere, per i loro lanci di Bibbia al pubblico, per la loro immagine decisamente glamour, laccata, ma gli Stryper, al di là di ogni pantomima di genere, furono autori di una discografia clamorosa, ricca di episodi di splendente heavy metal cromato, marcatamente melodico ma ugualmente sferzante.
Merito di una formazione dalle sincronie meravigliose, con l’ugola straordinaria di Michael Sweet, le possenti e dinamiche costruzioni chitarristiche di Oz Fox e dello stesso Michael e il gigantesco drumming di Robert Sweet. Gli Stryper furono i principali fautori del christian o white metal, producendo un marchio di fabbrica magnifico, costruito su cori immensi, linee vocali incredibili e altissime, riffing portentosi e coinvolgenti, drumming massiccio.
“To Hell With The Devil” è un mid-tempo spaventoso, fragoroso, ultra-melodico ma carico di energia come pochi, con Michael pronto a sfondare i timpani degli ascoltatori; “Calling On You” vola solare sulle melodie intessute dalla voce divina di Sweet e dai contro-cori della band; “Free” svetta vittrice sull’intero hair metal del tempo, con la sua dinamicità, la ritmica quadrata, l’assolta bellezza e perfezione degli intrecci vocali in sede di chorus tra il magico Michael e i fidati cori degli angelici compagni.
“Honestly” abbassa i toni ritmici: ballad soave, dolcissime tastiere, Michael Sweet in preda al più candido dei deliri paradisiaci, con la sua voce, chiara, cristallina, impetuosa o morbida, fino al cielo, fino a sussurrare all’orecchio di Dio. Il riff travolgente di “The Way” riporta l’album a sonorità più movimentate, in una cavalcata che pur nella forza tagliente non perde né la melodia né la magnificenza vocale della band.
E il full lenght continua sulla stessa strabiliante scia di melodia, ricercatezza, possanza anche con le tracce successive, tra il mid-tempo di “Sing-Along Song”, il divertissement melodico e rockeggiante di “Holding On” (ricca di cori davvero celestiali), l’up-tempo aggressivo e anthemico di “Rockin’ The World”, e la accorata, zuccherosa ballad “All Of Me”, che vede un Michael Sweet disumano, per emozionalità, per delicatezza, per facoltà esecutive.
Chiude il disco quel capolavoro di puro heavy metal americano che è “More Than A Man”, rocciosa, epica, assassina, vorticosa e dotata di un chorus irresistibile.
Questo album meraviglioso sarebbe capace di vincere le crociate da solo, evangelizzando qualsiasi infedele alla causa dell’heavy metal più compiuto.

Recensione di Marco Priulla

tracklist

  1. Abyss (To Hell With the Devil)
  2. To Hell With the Devil
  3. Calling on You
  4. Free
  5. Honestly
  6. The Way
  7. Sing-Along Song
  8. Holding On
  9. Rockin' the World
  10. All of Me
  11. More Than a Man

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