Se esistesse il vocabolario delle bands metal alla voce "Magica" troveremo una definizione più o
meno di questo tipo: "ennesima band gotich uscita troppo tardi per poter sfornare una proposta
originale e quindi accodata al vagone di coda del treno guidato da formazioni quali Nigthwish,
After Forever o Evanescence".
Sembra una presa di posizione un pò "cattiva" dato che comunque i rumeni Magica dimostrano di saper
suonare e cantare molto bene ma la realtà è questa, nemmeno un pizzico di originalità si intravede
tra le note di canzoni del calibro di "Turn the Stone" o "No Matter What", ne ho citato due a caso
ma anche se ne avessi prese in esame altre non avrebbe fatto molta differenza.
Ad un primo ascolto il disco sembra anche interessante, ma la prova "tempo", quella che più conta
dato che non si spendono 18/20 euro per comprare un disco ed ascoltarlo 2 o 3 volte, non regge.
Ancor più grave sapere che questo non è nemmeno il debut album ma già il terzo disco e che la band
ha, negli anni passati, testato diversi mercati per trovare quello più commercialmente adatto alla
loro proposta.
L'unico consiglio che posso dare a questi ragazzi se proprio vogliono vivere di musica è di
presentare qualcosa di più originale se vogliono restare in campo metal oppure di convertirsi al
pop, dove chi ascolta ha sicuramente meno pretese.
Recensione di Paolo Manzi
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