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Vulture Industries - "The Dystopia Journals" (Dark Essence Records/Dark Essence Records)

Line up:

Bjørnar E. Nilsen - Vocals, Keys and samples, Guitars on track 8 ending theme
Øyvind Madsen – Guitars, Keys on track 7
Eivind Huse – Guitars
Kyrre Teigen – Bass
Tor Helge Gjengedal - Drums and Percussion
Additional musicians:
Kim Hellgren – Viola on tracks 1, 3, 4 & 8
Ben Nation – Cello on tracks 4 & 6
 

voto:

8,5
 

recensione

Soltanto pochi mesi fa si sono sciolti gli Arcturus, band padre dell’avantgarde black metal. Il vuoto lasciato dalla band norvegese pareva incolmabile, ma dalla stessa terra ecco sbucare quasi dal nulla, con un paio di demo alle spalle, i Vultures Industries.
Non si tratta di una band clone, sia chiaro, ma il black futuristico di questa giovane di band di Bergen ha un marchio molto simile a quello dell’ex gruppo Garm, anche se il lavoro è firmato dal geniale singer/produttore Bjørnar Erevik Nilsen, che già ha dato sfoggio della sua pazzia compositiva con l’EP Black Karma prodotto con il suo progetto parallelo, Black Hole Generator.
Proponendo un genere così di difficile interpretazione e fruibilità si perdono facilmente una buona dose di ascoltatori che incappano in problemi nel capire il vero messaggio trasmesso dalle composizioni, ma i Vultures Industries riescono a scavalcare questa complicanza con pezzi sperimentali, contorti ma allo stesso tempo “conquistatori”.
“The Dystopia Journals” si apre “Pills of Conformità”, un pezzo allo stesso tempo concreto e malato, che si può prendere come “manifesto” della band. Un base strumentale inattaccabile è posta a fondamento del destabilizzante sound creato con questa prima opera compositiva, che può vantare pure l’utilizzo di una viola, strumento atipico per il genere.
Da “Blood don't Flow Streamlined” in avanti le sensazioni si susseguono in uno psichico turbinio fino alla splendida “Grim Apparitions” che mette la parola fine a questa autentica sorpresa che apre le menti e mostra che ci sono ancora delle personalità forti in grado di creare nuovi capolavori estremi.
Bjørnar Erevik Nilsen con questa “nuova” band ha riconfermato la sua avveniristica vena compositiva e ci ha accompagnati nel futuro…chissà cosa sarà già successo nel suo tempo…

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

  1. Pills of Conformity
  2. Blood don't Flow Streamlined
  3. A Path of Infamy
  4. Soulcage
  5. The Benevolent Pawn
  6. The Crumbling Realm
  7. To Sever the Hand of Corruption
  8. Grim Apparitions

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