Chiedo scusa per questo ritardo, ma come spesso sarà accaduto a voi, spesso sulla vostra scrivania si accumula tanto di quel materiale che qualche cd viene fagocitato e risputato solo settimane dopo… e questo è stato il caso dell’ultimo lavoro dei teutonici Axxis, band ormai attiva da quasi 20 anni e che con questo Doom of Destiny raggiunge quota 12 album… mica paglia, eh!
Che dire? E’ vero sarà difficile per loro scrollarsi addosso l’etichetta di cloni dei Gamma Ray eppure si sente molto di più perché se è vero che in tutti gli aspetti di questo disco (soprattutto nei pezzi tirati, ma anche nelle parti corali e ballad) il tributo pagato alla band di Mr. Hansen è notevole (anche lo stesso modo di cantare del singer Bernhard spesso si avvicina a quello del singer dei Gamma Ray), non bisogna dimenticare le forti influenze alla Therion negli arrangiamenti dei cori, oppure il sapore Ed Guy (leggi Land of The miracle) in un pezzo goloso come la ballad “The Fire Still Burn”, forse uno dei pezzi più orecchiabili e catchy dell’intero album (ma che bello è l’accompagnamento del sax?). Poi ci sono pezzi come “Revolutions” che sono molto Helloween secondo periodo… pezzo quasi ballabile, con una parte solistica centrale che mi rimanda agli Scorpions di metà anni ’80 (ma solo a me, ne sono sicuro!), sicuramente divertente ma senza cadere in quella sorta di “happy metal” che mi fa andare spesso su tutte le furie! ^_^
Fra i pezzi migliori mi permetto di segnalare “Devilish Belle” che è un mid tempo grintoso con belle aperture di ampio respiro; un pezzo che sicuramente sul palco spaccherà! Ha un coro trascinante, un ritornello accattivante e un bel tiro, proprio bella!
Punto a favore inoltre risulta la presenza sul disco di una ottima vocalist come Lakonia che da spesso quel tocco in più alla band, aggiungendo delicatezza o sensualità ad alcuni brani che avrebbero potuto risultare piatti e meno incisivi. E a quanto pare anche se appena arrivata ha già trovato una sua dimensione ben definita all’interno del combo (basti pensare alla sua prestazione on stage nell’ultimo tour della band… a fianco di Helloween e Gamma Ray!).
Così come sono apprezzabili alcuni arrangiamenti di tastiere.
Il disco ha una buona produzione e dei suoni perfetti ma non certo originali: ormai queste band sembrano sfornare dischi con lo stampino…
C’è da dire che a livello di esecuzione è praticamente perfetto: nessuno esagera e tutti eseguono le loro parti con intelligenza e senza strafare (e non dimentichiamo che il batterista Hilgers è stato chiamato nei Rage per rimpiazzare Terrana!)
Comunque per essere onesto questo è un buon disco che ha colpito piacevolmente il sottoscritto che come ben sapete non è certo un amante di questo genere… promossi!
Recensione di RIG
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.