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recensione

Per il quinto album i tedeschi Dark Fortress ci prensentano un concept album sulla ricerca astrale e il cammino che l'anima deve fare per raggiungere questo stato di deumanizzazione.
Possiamo considerare i sei blackster bavaresi (di Landshut per la precisione) ormai una certezza di quella scena fervida e attiva che rimane la Germania (Lunar Aurora su tutti). E proprio ai recenti autori di Andacht che i nostri prendono ispirazione per il loro black metal di stampo nordico e melodico.
La lunga opener The Silver Gate fa capire di che pasta sono fatti i nostri, un attacco sferzante in stile thrash ma con tanta melodia magniloquente e break assassini. La seguente Cohorror invece è la classica traccia black metal che ci si aspetta da una band del genere.
Dopo queste dittico d'apertura l'album si fa molto vario e direi che si può benissimo citare solo la stupenda Baphomet (black'n'roll come va di “moda” ora con una guest star d'eccezzione, tale Tom Gabriel Fischer dei Celtic Frost), la sesta traccia Edge of Night (altro brano di modern black'n'roll come sono soliti fare I Sayricon ma con una grinta superiore) e la conclusiva, lunga Antiversum (melodic black metal molto vicino ai primi lavori dell'indimenticato Imperatore).
Volersi ridurre a citare solo una manciata di canzoni non rende però giustizia ad un lavoro cattivo, fresco, ottimamente prodotto e suonato per una band che sicuramente merita più successo di quello che ha ottenuto finora. Tutti I blackster sono avvisati.

Recensione di Stefano "Demonaz" Pastore

tracklist

1. The Silver Gate
2. Cohorror
3. Baphomet
4. The Unflesh
5. Analepsy
6. Edge of Night
7. No Longer Human
8. Catacrusis
9. Antiversum