Ben otto anni e diversi cambi di line-up sono passati dal 2000, anno in cui vide la luce il primo ed unico album di questo combo abruzzese, intitolato "Vision Of Irrationality". Ora i No More Fear, tornano senza più paura (come dice proprio il loro moniker) e offrono questo interessante "Ethnoprison" a tutti gli amanti del death metal della primissima scuola svedese edito dalla nostrana Lost Sound Records.
Un riffing semplice, ma non semplicistico, è il punto centrale su cui sono costruite le canzoni marchiate NMF. Le ritmiche dirette, ma con spunti imprevedibili, sono estremamente classiche, anche se qua e là riecheggia qualche influenza che riporta agli Opeth, come sulla lunga ed ottima "Quiet Blowing". Buoni gli intrecci chitarristici e la sezione ritmica nei quali si incastrano sempre in maniera precisa le riuscite linee vocali del singer Gianluca Peluso.
Un album costante dall'inizio alla fine, nonostante siano proprio l'opener "Demiurgic Contested Paternity" e la strumentale chiusura "Una Lagrima Sulla Tomba Di Mia Madre" i brani che più ho apprezzato.
Ecco un'altra band di casa nostra da seguire con un occhio di riguardo.
Recensione di Dimitri Borellini
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