I White Mirror, provenienti da L’Aquila, nascono nel 2003 da un’idea del tastierista Alessio Scalzini e dal chitarrista Riccardo Lezzi e a seguito di varie ricerche di altri musicisti e cambi di formazione, nel 2006 avviene il loro debutto live, proponendo un metal sinfonico, melodico e con potenti riff di chitarra. Nei primi mesi del 2008 viene alla luce il demo “Hidden Whispers”, registrato al Moon Voice Studio di L’Aquila dalla formazione attuale, con Anita Petruzzi al basso, Efrem D’Orazio alla batteria, Alessio Scalzini alle tastiere, Mariarosaria Cavallo alal voce e Ricardo Lezzi alla chitarra. La band dice di ispirarsi a nomi come Nightwish, Blind Guardian, Rhapsody Of Fire e Within Temptation, vediamo cosa mi dice l’ascolto.
Il disco, composto da 3 brani, parte con “Sunset Of Our Dreams”, che parte subito con tastiere in primo piano, che per tutta la canzone fanno da tappeto sonoro agli altri strumenti oltre ad alcuni momenti di maggiore spicco, buona prestazione anche alla batteria, con passaggi precisi e convincenti, chitarra carica come richiede il genere, voce forse un po’ penalizzata, con momenti dove viene coperta dagli altri strumenti, comunque tendenzialmente autrice di una prestazione più che sufficiente.
Arriva poi “The Lord Of The Rings”, ancora tastiere, chitarrona e anche vari cambi di tempo, da segnalare anche una aprte dova la tastiera si lancia su un giro di sentore russo, a mio parere anche fuori luogo nel brano, comunque per il resto presenti anche spunto su cui lavorare.
Terza ed ultima traccia, rimane “Out Of Control”, con una partenza di influenza maideniana dove spicca il basso di Anita Petruzzi, tra l’altro autrice di un buon lavoro su questo brano.
La canzone risulta essere una sorta di suite che nei suoi più di 8 minuti credo racchiuda la magiior parte delle influenze della band, classici passaggi sinfonici, mid-tempo, l’onnipresente tappeto tastieristico, tanta melodia, assoli e addirittura un pezzo in scream. Anche qui regolazione dei suoni non del tutto convincente, la voce a tratti quasi coperta dal resto degli strumenti, ma comunque sempre cristallina e pulita.
In conclusione, non c’è molta originalità, c’è molto da lavorare e con questo voglio spronare i White Mirror a fare di più, curando magari maggiormente il songwriting, visto che comunque la tecnica è presente e si sente, così come qualche spunto su cui lavorare. Avanti, forza, coraggio e impegno e tanti auguri per il futuro.
Contatti:
www.myspace.com/whitemirror1
Recensione di Marco "Mac" Brambilla
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.