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recensione

Una bella sorpresa da un paese non prettamente "Metal": la Corea del sud. Infatti questi quattro ragazzotti del sol levante,attivi sin dal '93 ma che vedono la pubblicazione del loro primo full-lenght solo nel 2005,propongono un convincente thrash prettamente ottantiano che sicuramente fara' scendere una lacrimuccia a coloro(me compreso!) che avrebbero voluto vivere la scena della Bay area nel suo periodo di massimo fulgore,gli eighties appunto. Questo "Perseverance" e' il loro secondo album, zeppo di riferimenti ai Death Angel/Testament e compagnia bella... Il disco si snoda attraverso 11 tracce di puro thrash tra ritmiche da headbanging sfrenato,pezzi piu' cadenzati da mosh e veri e propri mid-tempos.Si nota nel complesso una tecnica strumentale veramente buona soprattutto a livello di drumming e riff/solos di chitarra,per non parlare della produzione,molto ben curata cosi' da rendere il loro sound decisamente spaccaossa.Ahime' ci sono delle pecche,come il cantato,che si rivela un growl monocorde capace solo di scimmiottare il molto piu' dotato(e datato) Chuck Billy nei suoi momenti di pazzia urlante...peccato. Altra nota stonata,la cover del piu' classico ed inflazionato pezzo metal del mondo: Painkiller, per carita', sicuramente ben eseguita ma rovinata da un singer inadeguato nel cimentarsi con Rob "Metal God" Halford.In definitiva un bel disco thrash che apprezzeranno sia i fan della old school ma anche a chi e' abituato a sonorita' un po' piu' moderne,dato l'impatto che la band riesce a creare. Speriamo solo che con l'andare del tempo il cantante smetta di fumare...

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. There Is No Hope Without Suffering
2. Beginning Of The End
3. Unseen Enemy
4. Having Hopes
5. Violence
6. Falling To Hell
7. Reform
8. The Road I Must Follow
9. Stormrunner
10. Painkiller (Judas Priest cover)
11. Despair Overcome