Formazione giovane da Alessandria, questi Deep Throat che colpiscono nel segno con il loro primo full-lenght. A distanza di un anno dal ep di esordio "Mosh to the masses" esce questo "thrashin' people...", che dire;sicuramente una proposta inzuppata di 80's hardcore di scuola statunitense,quindi pezzi relativamente brevi ma che colpiscono l'ascoltatore con una scanzonata mazzata tra i denti.Chi apprezza e rimpiange band come D.R.I. (qui citati nel pezzo Jesus saves the D.R.I. appunto), Broken Bones & co. trovera' sicuramente i Deep Throat di proprio gradimento.Personalmente mi e' piaciuto molto il disco in questione che,anche se relativamente breve, circa mezz'oretta, riesce ad alternare pezzi HC tirati, riffoni thrash 80's (quindi l'unico vero thrash) e pezzi cadenzati da mosh in tipica tradizione S.O.D. I ragazzi ci sanno fare! E di certo si ispirano alle band giuste..... Anche la produzione e' abbastanza curata anche se il genere certo non richiede suoni patinati! Altra nota positiva l'ironia che permea sia i testi della band piemontese sia l'interno del packaging,volete un esempio: il fumetto nel quale Burzum viene invitato a dare una sua versione del natale per contrastare il famoso Nightmare Before Christmas di Burton...a voi scoprire il finale. Anche le liriche sono vere e proprie sferzate ironico-critiche su fatti di attualita',titoli come "Fallaci is Dead","Livin' in Burzum society" oppure "Swastinger the pope" (pezzo per chi adora i Nuclear Assault) parlano da soli!Azzeccata,nella traccia finale,la citazione del polizziottesco 70's "Milano odia: la polizia non puo' sparare", film cult nel genere con Tomas Milian nei panni di un sadico malvivente. In definitiva una gran bella riscoperta dell'HC 80's non fa mai male e se supportato dall'attitudine giusta,che presumo i Deep Throat abbiano,diventa una bomba! Grandi ragazzi, HC from AL rules!
Recensione di Alessio Aondio
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