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Fearbringer - "Le Notti del Peccato " (Officina Rock Records /Masterpiece Distribution)

Line up:

Fearbringer - All instruments
 

voto:

7,5
 

recensione

Ecco finalmente giugnere dopo diversi anni e un'infinità di demo/vhs/ep al primo vero e proprio album i Fearbringer. La band è l'ennesimo progetto del parmense Fearbringer già attivo da anni con diversi progetti quali Tunguska, Armata di Carona, Homonymous e il più recente Les Jardins Decadentes. Il lavoro in questione si tratta di un buon esempio di black metal legato alla tradizione più pura norvegese anche se vanta alcuni elementi aggiuntivi quali voci puliti e tastiere che rendono il platter al di sopra della media rispetto alle uscite in quel campo ormai troppo saturo. Le lyrics compongo un concept ispirato dal libro "La Religiosa" di Denis Diderot, un romanzo anticlericale del '770 che narra le vicende di una ragazza costretta a farsi monaca. Infatti è una lugubre intro di tastiera a fare da preludio all'album che ben ci introduce nell'atmosfera di un convento. La prima canzone vere e propria è The Mad Nun, un pezzo black metal tirato. Veramente azzecata la produzione che se da un lato è scarna come da tradizione Dark Throne dall'altra si intravede comqunque una maggior cura dei suoni. Infatti non è un pastone unico come accade a certi gruppi troppo fedeli a ciò che è true ma è ben udibile ogni strumento. La successiva Perverted Holy Hands vede un uso molto più marcato delle tastiere che ricreano l'atmosfera decadente e oscura di un convento. La parte centrale con la voce pulita è veramente evocativa, un'ottima scelta. Voce pulita che diviene protagonista nella successiva Seviziata, questo capitolo di quest'opera. Le tastiere qui vengono un pò messe da parte a favore di un black più grezzo e diretto. Notevoli le oscure "melodie" di chitarra che portano al solo finale, altra cosa "strana" nel genere. Con Black Mother Nightimare si và su un pezzo più cadenzato mentre con la successiva e oscura title-track si torna al black più puro, con un'altro ottimo esempio di clean vocals e di aprti melodiche che rendono questo pezzo uno dei migliori del disco. No Escape from Sin chiude alla grande questa piccola gemma di black metal nostrano.

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

  1. Runed Convent Breath
  2. The Mad Nun
  3. Perverted Holy Hands
  4. Seviziata
  5. Black Mother Nightmare
  6. Le Notti del Peccato
  7. No Escape from Sin

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